SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Obiettivo cinquemila firme per difendere lo spazio sportivo del Ballarin: sabato scorso è sorto il comitato “Salviamo il Ballarin, la storia e il diritto allo sport“. Promotori un gruppo di cittadini che, nel loro statuto, sottolineano la valenza sportiva e quindi sociale e ambientale di uno spazio del genere nella zona nord della città. Spazio di cui si è parlato anche di recente per la riqualificazione (clicca qui).
Presidente del comitato è Marina Rotini, vicepresidente il giornalista Silvestro Pompei mentre i consiglieri sono Fabrizio Marcozzi, Aleandro Fioroni, Elisabetta Novelli, Cesare Ciccarelli, Lorella Renzi, Maria Cristina Nespeca e Federico Latini. I quali stanno iniziando a raccogliere delle firme, con l’obiettivo di arrivare a 5 mila adesioni nel giro di due mesi: “Vogliamo tutelare l’impianto da interventi pubblici o privati che rendano il terreno di gioco non idoneo alla pratica del calcio e del rugby, e valorizzare l’impianto come sede sportiva e del Museo dello Sport oltre che come luogo commemorativo delle due vittime del rogo del Ballarin, Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri“.
“Lo stadio Ballarin rappresenta la memoria storica dello sport cittadino e del calcio sambenedettese e un pezzo importante della storia sportiva, culturale e sociale della città” scrivono nello statuto del neo-comitato, e aggiungono: “Su quegli spalti si è consumata la più grave tragedia sportiva d’Italia della quale la gradinata sud rappresenta una toccante testimonianza, e in città non esiste un museo che raccolta le testimonianze sportive della città”.
Ma al di là della storia, è il presente che anima l’azione del gruppo: “Nella zona centro-nord di San Benedetto il Ballarin rappresenta l’unico campo sportivo cittadino che può essere utilizzato gratuitamente dai bambini in determinate ore della giornata e, attualmente, è utilizzato tutti i giorni, da settembre a giugno, da oltre 500 bambini, ragazzi e adulti che praticano calcio e rugby”. Si citano quattro società di calcio (Sambenedettese, Vit Samb, Sportlandia, Atletico Samb) per un totale di 20 formazioni tra giovanili e prima squadra, e 3 società di rugby (Rugby Club Sambenedettese, Rugby Club Sambenedettese Junior, Unione Rugby Sambenedettese) per complessive 5 formazioni con un totale di 180 praticanti. Inoltre “l’impianto è frequentato da gruppi di bambini di diversi quartieri cittadini, da alcuni gruppi parrocchiali che vi svolgono centri sportivi”.
Il comitato teme “la trasformazione dello stadio in parco urbano e strada”.
Nei prossimi giorni il comitato renderà note le modalità per firmare i moduli. Sembra che gruppi di tifosi della Samb si mobiliteranno per contribuire alla raccolta firme.
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Un saluto al comitato “Salviamo il Ballarin” e spero che non sia solo come si dice un modo per sostenere qualche candidato per le imminenti elezioni del parlamento. Forse a qualcuno dispiacerà ma la scelta di distruggere il Ballarin è politica. E, penso che è inutile scrivere che l’insieme delle forze politiche e non solo che si spendono per l’attuale amministrazione comunale hanno ampiamente dimostrato che delle sorti della nostra città interessa poco. E scrivo così per mantenermi sul leggero. Mi permetto di suggerire che andrebbe anche in qualche modo rilanciato il museo della Samb e spero che quanto prima… Leggi il resto »
Cosa hai deciso per la cena dei lettori?
Ci sarò!! E, naturalmente e purtroppo e non per fortuna s’intende, non ho auto. E, sarebbe bello che tu mi prelevi e poi mi riporti in un luogo prossimo e facciamo davanti alla chiesa di San Filippo che tu conosci bene.
Ok, ricordamelo il giorno prima.
Bravi, condivido lo stesso timore e la stessa esigenza di mantenere memoria storica e verde sportivo, aderisco in pieno all’iniziativa.
Per mia personale erudizione ed informazione: il nascente Comitato vuole salvaguardare il Ballarin come luogo della memoria e come struttura sportiva per bambini, giovani e società dilettantistiche. Tutto giusto, ma vorrei sapere: il suddetto Comitato ha anche da proporre progetti e risorse finanziare (privati, sponsors etc.) per ottenere concretamente tale risultato? Infatti, visto lo stato di abbandono della struttura e la crisi attuale, se ci si dovesse affidare esclusivamente a progetti e soprattutto a risorse e finanziamenti pubblici, si correrebbe il serio rischio di ritrovarsi in pochi anni un vero e proprio rudere inutlizzabile, in quannto privo delle minime condizioni… Leggi il resto »
Mi trovi pienamente d’accordo e dubito dell’esistenza di benefattori vogliosi di ringiovanire il Ballarin.
Salviamo il Ballarin!Spiegate meglio dove si firma e proporrei un incontro con il comitato di Brancaccio che già aveva presentato dei progetti per un museo.
Credo che il futuro del Ballarin sia strettamente legato al nuovo piano del porto, credo che senza questo documento sia difficile fare ipotesi sull’utilizzo di quest’area.
benissimo per la storia e lo sport ma che c’entra un ecomostro collocato all’inizio di san benedetto per di più con una discarica a cielo aperto……..hanno asfaltato piazza montebello ma la zona ballarin resta di uno squallore unico. Per l’ennesima volta se ne parla ben sapendo che non si farà nulla per migliorarla.
Ci mancava un comitato, che con belle parole vuole mantenere il Ballarin, ma non ci dice come! bel mostro!
Giusto. Meglio chi “riqualifica” costruendo palazzine.
Palazzine non è riqualifica, ed io non ho parlato di palazzine, non ci sono soldi e figurati se ne troviamo per riqualificare un mostro, per quanto riguarda i nostri figli e i ragazzi che lo utilizzano con poco possono essere ricollocati meglio con cifre sicuramente inferiori all’improbabile riqualificazione, quindi non tiriamoli in ballo per nulla.
Si ma l’alternativa in ballo resta solo e comunque quella delle palazzine.
Non è un caso secondo me che l’area è stata scientemente abbandonata a se stessa…
La questione è semplice. Il Ballarin è STORICAMENTE un campo sportivo e campo sportivo deve rimanere. Poi si può discutere quali spalti mantenere e quali no. Così come si potrà discutere dove andare a mettere i carri di carnevale, dove andare a mettere la croce verde, dove andranno a giocare le società sportive che oggi giocano in quel campo, qualora si volesse anche accettare l’ idea ( che io non accetto ) che il ballarin debba avere una destinazione diversa da quella sportiva, in assenza di nuovi campi di calcio nelle zone strategicamente adatte nel comune di sbt ( brancadoro… Leggi il resto »
Il suo commento mi fa venire in mente l’ex galoppatoio, eliminato oltre venti anni fa. Gran parte dello spazio che occupava è rimasto lo stesso di oltre venti anni fa ed in condizioni assolutamente indegne per un luogo principe di una città turistica. Ma chi ci ha governato fino ad oggi? Perché solo costruendo si può rendere più bella una città. O qualcuno pensa che rendere quel posto più bello e vivibile eliminerebbe definitivamente la possibilità di costruirci? Ma chi ha governato questa città fino ad oggi e negli ultimi 25-30 anni? Chi? Tutto sta diventando sempre più evidente e… Leggi il resto »
COMITATO… la mia presenza puo anche essere fattiva.. cosa devo fare?? io ci sono con il CUORE..
I capannoni del Carnevale?? io mi
” APPICHERO SUL TRALICCIO ” ..
Sindaco GASPARI hai capito?? …. Vesperini Mariano li ha realizzati ,Vesperini Mariano ci ” muore ” insieme….. STAI TRANQUILLO..
I capannoni del Carnevale tu li hai realizzati……………ma li hai anche abbandonati tanti anni fa.
Per favore lascia perdere questo argomento.
lLAUREN NON CREDO DI AVERLI ABBANDONATI.. stanne certissimo HO ANCORA due carri E TANTISSIMO MATERIALE NEI CAPANNONI.. pietoso IL TUO COMMENTO
Sarò lieto di contribuire invitando ogni mio cliente a firmare il modulo non appena entrato prima di chiedere qualsiasi cosa.
Mi date qualche indirizzo a cui fare riferimento….
Solidarietà all’amico Vesperini,ma tanto contro i palazzinari nulla potrai…..
È incredibile come tutti targhino gli imprenditori come palazzinari, cementificatori e poi tutti in fila ( magari non di questi tempi, ovvio), a comprare appartamenti pagandoli fior di quattrini. Per fare proposte come questo comitato propone, cari signori, ci vogliono i soldi, non le associazioni e le chiacchiere. I soldi. Ed un progetto come quello che proponete non è di interesse nè di sponsor, nè di aziende. E poi, abbiamo già uno stadio sovradimensionato di almeno il triplo del necessario ( la domenica è occupato ad 1/3 della capienza ), abbiamo campi d’atletica, palazzotti dello sport, campo Europa, campo Ciarrocchi,… Leggi il resto »
Sono sorpreso di tanti commenti contro questo comitato, che si propone si salvaguardare la memoria storica e il verde sportivo.
Non credo che qualcuno stia chiedendo di mantenere il ballarin così com’è, in una ipotesi minimale si potrebbero abbattere gli spalti (tranne la curva sud e un’area per i capannoni di carnevale) e mantenere il campo sportivo già oggi molto usato da rugby e calcio.
No a parchi cittadini o peggio ancora a edificazioni su quell’area.
Le alternative che vengono proposte non sono a costo zero, quindi non mi sembra una discriminante la diatriba tra bruttura attuale e costi.
Mi sembra esagerata l’affermazione “commenti contro”. Sono semplicemente punti di vista differenti su qaule dovrà essere il futuro dell’area ex Ballarin
Samba55, Dino, Ravanelli, ns e Oratore, poco sopra, hanno detto: il Ballarin è un ecomostro all’inizio di San Benedetto, una bruttura da eliminare, “Ci mancava un comitato, che con belle parole vuole mantenere il Ballarin, ma non ci dice come!” Ok, premessa l’ovvietà che le brutture vanno eliminate, io e molti altri pensiamo che non sia la stessa cosa eliminare una bruttura ed eliminare il Ballarin. Perché oltre a buttare giù gli spalti fatiscenti (secondo me risparmiando la curva sud come museo della Samb per ragioni storiche e affettive) si mette in discussione il campo sportivo al suo interno, che… Leggi il resto »
Caro First, io dico solo che l’area Ballarin è inclusa nel Piano Regolatore del porto pertanto la destinazione d’uso, e più in generale quello che ci si potrà fare su quell’area, dipenderà da questo documento. Secondo me tutta quell’area andrebbe un’attimino rivista, perchè il porto non è quello di 30 anni fa, le esigenze della città cambiano e ricordiamoci che siamo una città di patchwork che non ha una consapevolezza urbanistica del proprio territorio. Poi io sono del parere che i buoni progetti trovano sempre soldi per finanziarsi, quindi aspettiamo cosa dirà il piano del porto poi diamo sfogo alle… Leggi il resto »
Faccio osservare che essere in una città di patchwork non si significa che non ci sia una regia stabile dei business che si fanno in città. C’è. Ed è ben organizzata!! E, quello della distruzione del Ballarin è un business da contrastare e al di là che la nostra città sia (oppure è, o come o si voglia inglesizzare s’intende) di patchwork eossia di toppe e o brandelli di lavoro.
D’accordassimo, per questo noi cittadini dobbiamo pretendere un impegno politico per la pianificazione urbanistica della città e non solo varianti. L’assenza di questo tipo di impegna significa, appunto come dici tu, non tenere a cuore il futuro della città, come dovrebbero fare le istituzioni pubbliche, ma soltanto interessi di pochi,
Bene. Invitiamo questo comitato a fare un incontro pubblico sulle scelte di urbanizzazione di questa parte della città che debbono rispettare il Ballarin.
Hai messo esattamente il dito nella piaga, Felice.
Ci potrebbe essere un business dietro che non va a vantaggio della collettività, ma di pochi: se non è così va chiarita la destinazione finale e il suo valore aggiunto per la città, altrimenti va contrastata senza se e senza ma.
Questa tematica è la principale criticità di un’amministrazione che scorda troppo spesso il suo ruolo di istituzione pubblica che deve tutelare gli interessi della città e dei cittadini presenti e futuri. E questo lo si capisce dall’assenza di una visione della città per il futuro (non ho mai sentito parlare Gaspari con un orizzonte temporale che vada oltre 6 mesi) e quindi, in assenza di obiettivi, risulta impossibile pianificare qualunque cosa costrigendo a governare la gestione della città sempre attraverso la getsione delle emergenza. Chiaramente, il prolungato utilizzo di questa modalità gestionale (per emergenza), si presta ad essere poco credibile… Leggi il resto »