SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come avvenuto per le limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti, il sindaco ha dovuto firmare una nuova ordinanza che, recependo le stringenti indicazioni fornite dalla Regione Marche, pone severe limitazioni alle attività commerciali che utilizzano forni e agli immobili dotati di camini per il riscaldamento. La decisione rientra negli obiettivi che i Comuni marchigiani ricadenti nella zona A (quella cioè a maggior rischio di sforamento dei limiti delle polveri sottili) si sono impegnati a conseguire con la sottoscrizione di un apposito accordo di programma.
Il provvedimento, pubblicato stamane in Albo pretorio, è valido fino al 15 maggio 2013, tutti i giorni, anche festivi, praticamente su tutto il territorio comunale. La regione Marche, nel disporre la perimetrazione dell’area oggetto dell’ordinanza, ha di fatto escluso solo l’area della Sentina, quella Brancadoro e alcune zone più periferiche al confine con Acquaviva. Ecco i punti principali.
Tutte le attività produttive autorizzate alle emissioni in atmosfera dovranno ridurre le emissioni di polveri totali e di ossidi di azoto del 10% rispetto ai limiti autorizzati. Le attività produttive di panificazione e ristorazione come le pizzerie non potranno usare per i forni biomasse legnose salvo che tali apparecchiature siano dotate di idonei sistemi di abbattimento che eliminino almeno l’80% delle polveri sottili PM10. Il provvedimento entra subito in vigore per le attività che ricadevano nella perimetrazione della vecchia ordinanza (in sostanza quelle situate lungo la Statale 16) mentre per tutte le altre c’è tempo fino al prossimo 31 dicembre per adeguarsi.
Inoltre i titolari delle attività produttive di panificazione e ristorazione devono comunicare al Comune, sempre entro il 31 dicembre 2012, i dati relativi alla propria attività e alle caratteristiche tecniche degli impianti che usano per la cottura indicando, tra le altre cose, il tipo di filtro installato in attuazione di questo provvedimento.
Il Comune potrà effettuare, dal canto suo, entro il 31 gennaio 2013 il censimento delle suddette attività produttive e ad effettuare entro il 28 febbraio 2013 il controllo sull’avvenuto adeguamento di tutte le attività per le quali non sono pervenute le autodichiarazioni ma che sono state censite dal Comune con autonoma ricerca, nonché di un conveniente numero a campione di quelle per le quali è pervenuta l’autodichiarazione.
Per quanto riguarda gli edifici pubblici e privati, l’ordinanza vieta l’accensione degli impianti a biomassa solida (legna, cippato, pellet, carbonella, etc.), inclusi i caminetti tradizionali aperti e quelli moderni chiusi, quando nell’unità immobiliare è presente e funzionante un altro tipo di riscaldamento autonomo o centralizzato. C’è il divieto di accensione dei medesimi impianti per il riscaldamento di ambienti esterni (per esempio dehors invernali). L’unica eccezione è ammessa per quegli impianti di moderna concezione, che rispettino determinati requisiti tecnici, a patto che ne denuncino la messa in funzione al Comune.
Copyright © 2021 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Egregio signor sindaco perché non risolve anche l’inquinamento acustico e l’igiene pubblica nelle vie del centro nelle notti dei week end (in inverno) e tutte le notti durante l’estate visto che anch’io pago l’imu pago le addizionali comunali pago le addizionali regionali pago la raccolta dei rifiuti e considerato che ha portato le proprietà c2 a 10,60 ora che ci farà con tutti questi soldi
Ah dimenticavo ma i camini della sentina non inquinano????
Alla Sentina ci abita lui, che domanda!
Ma a cosa serve questa delibera? Se sento freddo accendo il camino,il caminetto, la stufa,i termosifoni e pure un bel falò di tutte queste delibere sensa senso che la tua amministrazione sforna a getto continuo! Come:lungomare est chiuso la domenica dall’ex camping al ponte dell’Albula,traffico limitato da S. Lucia fino all’Ospedale! Ma perchè non vi sparate?
Già le PM10… queste sconosciute PM10… di cui tanto si parla ma di cui non si conoscono i valori in città.
Per non parlare poi delle PM 2,5 e della capacità degli “idonei sistemi di abbattimento” in grado di eliminarle.
Per il momento le eliminiamo dalla memoria e dalla nostra coscienza: poi si vedrà! (Riego Gambini)
E mo’ ci mancava pure questa ! Ho comprato una stufa a pallet e mi sono staccato dal condominio 10 giorni fa. Con tutti i problemi che abbiamo ,le tasse che paghiamo (le più alte delle marche) non ci potevamo far mancare la bella notizia giornaliera. Grazie sindaco, buon Natale a te e tutta l’amministrazione!
Siamo alle solite… prima si incentiva l’utilizzo di una sorgente di calore e poi, quando il privato ha profumatamente pagato la sua stufa a pellet, gli si vieta di utilizzarla oppure gli si mettono i bastoni tra le ruote per poterla utilizzare!
Sono convinto che se passerà l’attuale D.L. attualmente in votazione alle camere, a San Benedetto sarà permesso circolare solo con le gomme invernali… Quanto vogliamo scommetterci?
-Marì, Marì! – Che c’è ‘Ndò? – Chiuda li persiane che ‘ppeccieme lu fuche! – Noooo ‘Ndò che je matte? E se pù se ne ‘ccoriene? ce mannene li Carabbignire! – Daje, daje, che ce coceme du castagne. -No, no ‘Ndò, tenghe paura. – Paura de che, mica sceme ‘mmazzate cajune! – Pegge, ‘Ndò! Lu camì ‘nquina! – ‘Nquina? e lu gasse che ce vunne mette sotte a lu cule nen ‘nquina? – No ‘Ndò, se vede che nen sci stediate! Quille è bbune. Lu dice la parola stessa! Il metano ti dà una mano! – Sci, ‘na mano. Te… Leggi il resto »
Gentile commentatore/trice,
mi autorizza a copiare il suo commento e a pubblicarlo su Facebook? E’ fantastico! :-)
Aspettiamo la risposta di lemana
Gentile Sig.ra Myriam, la autorizzo con piacere.
Grazie! :-)
e del forno crematorio ne vogliamo parlare? Perchè non si riescono a trovare i dati dell’Arpam???? Lo sapete che inquina più il forno quando cremano i nostri cari, che 100 camini insieme????
ma è una legge Nazionale …o solo della ns Regione ??
è una delibera regionale dello scorso anno, ora non ho a portata di mano il riferimento giusto.
comunque li ho indicati più volte in commenti precedenti riguardanti l’inquinamento (chiusura lungomare, gasplus, ecc)
Ne frattempo che vi riempite le tasche con i nostri soldi perché non decidete anche a che ora possiamo uscire di casa e con chi? Ormai vergognosa non è più la parola adatta, la nostra classe politica e’ indefinibile!
qualcuno conosce la pena prevista in caso di inosservanza?
Carissimo Direttore,
vorrei chiedere una cosa fondamentale, io abito a Grottammare e possiedo un camino,questa ordinanza viene estesa su tutto il territorio regionale o solo su san benedetto del tronto perche se fosse così il livello d’utilità di questa delibera sarebbe pari a zero poiche le famigerate polveri sottili volano e di conseguenza quelle di grottammare o di martinsicuro arriverebbero ugualemente a san benedetto.
secondo ess qualcuno c’da magna!!!
Sammenedett car bill me lù mare tune jer lu chiù lucent lù cil tune jer lù chiù terchì, ma quill che te stà a governà, la gent vò fa scappa!!!
molti comuni, non tutti, della regione marche sono obbligati a perimetrare delle zone ben precise dove vietare l’accensione dei camini, stufe, ecc, e regolamentare il traffico
Il problema è più generale. Viviamo in un mondo in cui le leggi sono sempre più numerose e sempre più vincolanti da arrivare, talvolta, al grottesco. Le autorità alle quali siamo sottoposti, locali, nazionali e, ahimè sempre di più, sovranazionali ci stanno sempre più comprimendo e stringendo in un reticolo, via via più asfissiante, di leggi e leggine, che ci hanno ridotto a degli automi che pensano, dicono e fanno quello che le norme decidono che debbano pensare, dire e fare. E tutto questo, sia ben chiaro, per il “NOSTRO BENE”, ça va sans dire. Le legislazioni sono ormai talmente… Leggi il resto »
Riflessione su cui riflettere
Lemana la tua riflessione non fa una grinza! Siamo alla utopica regolamentazione di tutto! Se fai una ricerca nei vari comuni italiani trovi una vera e propria giungla di divieti, dal baciarsi al mangiate un panino! Il risultato e’ l’ovvia inosservanza di tutto, anche delle norme basilari! Il vero motivo e’ solo l’esigenza di fare cassa per salvaguardare le poltrone raggiunte!
Concordo. Io sono arrivato alla conclusione che la dissonanza tra le norme ed il comune buon senso (tanto da diventare grottesche) sia dovuta (dove non derivi da vera e propria incapacità) al fatto che tali norme traggono ispirazione e fondamento non dal bene comune, cioè da un conseguente beneficio del cittadino, ma da interessi di parte. Mi spiego. I legislatori (europei, nazionali o locali), promulgano norme (direttive, leggi, ordinanze) che servono non a migliorare la vita dei cittadini, ma, da una parte, a facilitare, rafforzare e renderne più agevole l’esercizio del loro potere, dall’altra a riempire le tasche loro e… Leggi il resto »
Per favore non scriva più commenti con “a capi” e doppie interlinee. Grazie. Stavolta ho sistemato io.
Chiedo venia. Inavvertitamente avevo scritto su blocco notes con ” a capo automatico” inserito.