SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La politica di oggi è sempre più lontana dalla società e dalle vere esigenze della gente”. L’accusa arriva da Sandro Assenti, che critica senza remore l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di imporre l’abbandono del colore bianco alle coperture esterne dei locali del centro.
“Sono allibito”, dichiara a Rivieraoggi.it il proprietario del Sasushi. “Mi pare un atteggiamento puntiglioso, i problemi sono ben altri. Come rappresentante della Confesercenti, ho partecipato alla Commissione di giovedì e ho esposto le mie titubanze”.
Assenti afferma di essere d’accordo col resto della normativa, che concede l’autorizzazione per tavolini e gazebo esterni solo in caso di garanzia da parte degli esercizi della piena disponibilità dei servizi igienici per portatori di handicap. Al contempo, la giunta Gaspari varerebbe la tolleranza zero pure per quel che concerne la raccolta differenziata: i locali dovranno essere muniti all’interno di spazi da destinare ai contenitori, nel rispetto delle norme regolamentari vigenti, della superficie minima pari a 2 metri quadrati e comunque non inferiore al 3% della superficie utile lorda dell’insieme delle medesime strutture.
“Da quel punto di vista non mi sono minimamente opposto. Anzi, mi ero detto persino favorevole a non concedere un’ulteriore proroga. Le consideravo osservazioni civili e me ne sono fatto carico. Ma per il resto no”.
Il quesito è sempre e solamente uno. “Perché impedire l’uso del bianco? Davvero non capisco. Se avessero voluto offrire uniformità avrebbero sposato un colore solo, non svariati”. A tal proposito, la delibera farebbe riferimento al rosso ossido e al grigio antracite, con Assenti che a sorpresa cita anche il beige come tonalità ammessa. “E’ un controsenso. O se ne dà uno solo, o è assurdo. Oltretutto, il bianco è neutro, non incisivo. In tutto il mondo è consentito, tranne che qua”.
L’imprenditore sambenedettese presenzierà all’assise di lunedì, auspicando un mezzo dietrofront: “Non avrò il fucile puntato verso i politici. Tuttavia, mi auguro che si capiscano che San Benedetto non è una città storica. In Riviera non esiste casa che abbia la facciata uguale ad un’altra. In Via Mentana hanno persino consentito di dipingere di celeste l’esterno di un’abitazione. Deve prevalere il buon senso. Non dimentichiamoci che col sole le tele sbiadiscono presto. In centro oramai tutti i gazebo sono bianchi, un motivo ci sarà”.
Sul fronte politico, non è ancora stato deciso se verrà o meno proposto un emendamento nel merito. Nel Partito Democratico tanti sono i dubbi sull’argomento e il fronte degli indecisi potrebbe ulteriormente aumentare.
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Assenti non può dare un giudizio super-partes, dato che ha il suo gazebo bianco. I suoi commenti hanno ampio e pronto risalto sui media solo perchè presidente di Confesercenti.
no, ma è difficile dargli torto.. effettivamente il bianco è un colore classico mediterraneo, e isolare.. non attrae il sole come il grigio antracite e non scolora.. Non c’entra che lui abbia il gazebo bianco.. Che l’amministrazione pensasse ai tremendi colori delle case che stanno dilagando per sbt piuttosto
Le regole vanno rispettate. PUNTO E BASTA. Altri locali hanno fatto i lavori a norma, rispettando il regolamento comunale e spendendo anche di più (visto che il bianco è il colore che costa di meno sia tra i tendaggi che nelle strutture di alluminio). Quindi, visto che ci sono esercenti che hanno rispettato le regole, non vedo per quale motivo , bisogna aiutare chi le stesse regole le ha eluse.
La realtà è una sola, abbiamo politici di basso spessore, intellettuale e civile, nel senso che si mettono a tavolino e sparano le loro cavolate, avere una zona pedonale con dei gazebi simili nei colori e nelle costruzioni darà sicuramente un parvenza di linearità e bellezza, al luogo di passeggio rinomato della cittaà, piuttosto che vederne uno verde, un rosso, uno nero, ecc, ecc, io se potessi imporrei le stesse cose anche per gli chalet, adesso abbiamo una serie di chalet alla rinfusa sia come struttura che come colorazioni, se vedete gli chalet di montagna sono tutti quasi simili e… Leggi il resto »
Per carità: in questo caso penso che sia la logica a dar ragione a Sandro Assenti. Che i gazebo siano SOLO bianchi, casomai, e non TUTTO MENO CHE BIANCO.
Non mi interessa se Assenti abbia un gazebo proprio color bianco, ma se deve essere garantita uniformità che bianco sia: è elegante, pulito, classico. Rosso o grigio antracite, per carità. Penso che ci sia tempo e modo per modificare questo punto.
pienamente d’accordo. il concetto di “uniformita’” si annulla dal momento che di colori ne presenti piu’ di uno e dal momento che non prevedi l’utilizzo del piu’ neutro.
Non mi capita spesso di essere d’accordo con il Sig. Assenti ma in questi caso credo che le sue rimostranze siano fin troppo civili! Questo fatto del bianco dimostra che la nostra classe politica non solo e’ lontana dalla gente, vive proprio su un altro pianeta. È’ assurdo!
Mò pure sul colore di un gazebo vogliono mettere bocca!
Ma non hanno nulla di più importante da pensare? eppure ce ne sarebbero molte!
la storia infinita dei gazebo continua.
… ma le persone in centro dove sono andate a finire?
scusate, esiste un Colle dalle nostre parti dove rassegnare le dimissioni?
non è questione di colore bello o brutto (il che è sempre soggettivo) il punto è che si devono rispettare le regole!
Ora mi sembra di capire che le regole dicevano che ci si doveva adeguare a dei colori, allora punto.
Inoltre è vero che il Comune deve controllare bene le metrature, in quanto come si diceva negli altri commenti, non è giusto che questi locali mettano cuscini, sgabelli, sedie, eccetera oltre lo spazio a loro concesso.
Non vorrei sbagliare,
ma il regolamento che l’attuale amministrazione Gaspari intende modificare, fu partorito dalla precedente amministrazione Gaspari in circostanze imbarazzanti.
Gaspari dovette intervenire in fretta e furia perché la Procura di Ascoli intervenne sui gazebo di SBT, in quanto il regolamento comunale era scaduto da tempo.
Per rincorrere l’emergenza Gaspari definì le nuove regole, che lui stesso oggi rigetta.
Mi raccomando, correggetemi se sbaglio!
La cosa più inquitante è che questa classe politica (che abbiamo purtroppo scelto) è veramente inadeguata ai tempi e poco rispettosa dei cittadini, che dovrebbero SERVIRE. E’ giusto uniformare il colore, e bianco sarebbe il meno peggio,ma vogliamo mettere i gazebi in piazza Matteotti,orribili, e che non ti permettono di “fare un giro per le vetrine” senza zigzagare tra tavoli e sedie? Da chi ha imposto la tassa di soggiorno,deciso quella famosa pompa a 30 metri dal Palazzetto, considerare la Torre al porto…..c’è veramente da iniziare ad avere paura.
Concordo.