SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Basta proroghe. Con l’approvazione lunedì prossimo in Consiglio Comunale del nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, gli esercizi del centro cittadino saranno costretti a mettersi a norma. Nessun rinvio stavolta e per chi non rispetterà i parametri partiranno immediate sanzioni.
Il pugno di ferro riguarderà soprattutto le autorizzazioni per tavolini e gazebo esterni, che continueranno ad avere validità solamente nel caso in cui i singoli esercizi garantiranno la piena disponibilità dei servizi igienici per portatori di handicap. Tolleranza zero pure per quel che concerne la raccolta differenziata: i locali dovranno essere muniti all’interno di spazi da destinare ai contenitori, nel rispetto delle norme regolamentari vigenti, della superficie minima pari a 2 metri quadrati e comunque non inferiore al 3% della superficie utile lorda dell’insieme delle medesime strutture.
La prima scadenza per l’adeguamento fu inizialmente fissata per il 9 febbraio 2012, in seguito posticipata al 15 ottobre. “Stiamo parlando di casi quasi inesistenti”, garantì due mesi fa l’assessore al Commercio Fabio Urbinati, dopo un lungo summit con le associazioni di categoria. “Siamo voluti venire incontro ai disabili, provvedendo all’abbattimento di molte barriere architettoniche. Il nostro Comune è uno dei pochi che s’è mosso in tal senso”.
I gazebo dovranno pertanto abbandonare il colore bianco, con i titolari che dovranno adeguarsi a tonalità rosso ossido e antracite. Inoltre, l’occupazione da parte degli esercizi commerciali dovrà essere effettuata lungo i lati dell’esercizio, senza superare in larghezza il fronte stesso (o i fronti in caso di negozio con più lati affacciati sullo spazio pubblico), per una profondità massima di 1,20 metri. L’occupazione dovrà essere effettuata entro la fascia di 2 metri dal filo del fabbricato. Con apposito atto del Dirigente competente verranno definiti criteri tesi a garantire il decoro urbano per dette occupazioni.
Il Comune chiuderà invece un occhio sulla tipologia del materiale utilizzato: saranno ammesse strutture non solo in acciaio inox, ma pure in zincato, alluminio e legno.
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ma per accedere al bagno degli handicappati occore comunque poterci arrivare…coem e’ possibile arrivarci se in alcuni bar o locali ci sono addirittura scale o gradoni?e comunque mlti negozi di abbigliamento hanno i gradini anzi quasi tutti?come la mette il comune?perche’ non si interviene ovunque??
Dunque… Forse non si capisce, ma è evidente che non basta avere l’accessibilità dei servizi, è indispensabile, per chi vuole occupare il suolo pubblico, avere un locale pienamente accessibile. Le normative sull’accessibilità non sono di competenza comunale, per cui che esistano attività (per lo più vecchie licenze) non pienamente accessibili non è oggetto di regolamenti comunali. Anche in questo caso, infatti, il comune non può dire “i bar non acessibili chiudano” ma al massimo “i bar non accessibili non possono richiedere l’occupazione di suolo pubblico”, in quanto è prerogativa del comune normare le condizioni che permettono l’occupazione di suolo pubblico,… Leggi il resto »
se c’è “ristorazione” o “servizio a tavola” l’abbattimento delle barriere architettoniche è obbligatorio, non “ci si va incontro”!!!
purtroppo chi non ristruttura ed ha una licenza pre-1989 non è tenuto a fornire servizi igienici a norma, la legge non prevede alcuna scadenza per la messa a norma. Non c’è obbligatorietà. Se così fosse, non ci sarebbe stato bisogno di un regolamento che ponesse dei paletti. Questo regolamento, così come scritto, è più restrittivo della normativa nazionale in tema di accessibilità, e per questo mi sembra un atto di grande civiltà. Del resto basta andare in molte grandi città per vedere come le norme per l’accessibilità siano costantemente disattese.
è corretto quello che dice, ma se una pizzeria da asporto, utilizza il suolo pubblico per fare servizio a tavola, c’è una modifica della licenza in ristorazione con l’obbligo dell’accessibilità di un parte dello spazio di relazione e di un servizio igienico.
Se poi se ci sono i tavoli dove appoggiarsi senza “servizio a tavola” la norma diventa interpretabile sia in un senso che nell’altro.
Esatto; in realtà però le attività artigianali (cioè quelle che potrebbero avere tavoli senza “servizio a tavola” e quindi senza la licenza di somministrazione) non avrebbero affatto diritto ad occupare se non con pochissimi arredi, come da regolamento.
si deve rispettare la legge ed avere rispetto per i disabili, ma molti locali non hanno neanche rispetto per i cittadini comuni, in quanto si allargano a piacimento con tavoli, sedie, materiali che ingombrano il suolo PUBBLICO oltre gli spazi a loro concessi
Cio’ vuol dire che quello scandalo di via Bezzecca, dietro l’edicola di viale Moretti , finisce? Vi ricordo che oltre un megagazebo quel tratto di via viene puntualmente occupato ABUSIVAMENTE da tavoli sgabelli ,cuscini bianchi su una pancina circolare pubblica di marmo (come se fosse la loro) e funghi per il riscaldamento degli avventori.
Noi (Rifondazione Comunista) abbiamo inoltrato diffide formali al comune perchè vigilasse sulle irregolarità garantendo il diritto all’accessibilità sancito dal regolamento per l’occupazione del suolo pubblico. Se tutti i cittadini, anzichè limitarsi al commento su Riviera Oggi o facebook, richiamassero al loro dovere gli organismi di controllo preposti (che quindi non potrebbero sottrarsi senza incorrere in un reato penale), ci sarebbero meno irregolarità di cui lamentarsi, non crede?
Dici: “Se tutti i cittadini, anzichè limitarsi al commento su Riviera Oggi o facebook, richiamassero al loro dovere gli organismi di controllo preposti (che quindi non potrebbero sottrarsi senza incorrere in un reato penale), ci sarebbero meno irregolarità di cui lamentarsi, non crede?“. Come?
Scusa direttò, non ho capito la domanda. Nel momento in cui noi abbiamo verificato una certa inerzia degli organi preposti, abbiamo fatto una formale diffida a cui – se non prenderanno provvedimenti – seguirà un esposto formale. Poichè questo “inguaierebbe” non poco i funzionari, io credo che non si sottrarranno al loro dovere. Un pò come fece, anni fa, Paolo Forlì di fronte alla disparità di trattamento sullo stesso tema. Allora la Procura si mosse e determinò una accelerazione significativa del processo decisionale e dell’applicazione della norma. Se chi nota una irregolarità che si ritiene lesiva di un interesse pubblico… Leggi il resto »
Hai detto tutti i sambenedettesi per cui volevo capire bene come la massa potrebbe prendere certe iniziative legali. Ora ti sei spiegato o sono io ad aver capito meglio.
Signor Daniele, lei ha ragione ma a mia discolpa posso dirle che spesso ne parlo con persone che gravitano in comune , ma non avendo molto tempo a disposizione mio malgrado l’unico mezzo per me, non avendo il facebook , e quello di commentare su questa testata. Noto con piacere che voi comunque portate avanti queste diffide.
Non intendevo farle una reprimenda, ma semplicemente far notare che per costringere gli incaricati a muoversi non basta parlarci nè fare comunicati, perchè anche quando le cose sono sui giornali molti funzionari fanno “finta di non sapere” e non procedono come dovrebbero. Quando invece si prende carta e penna e si scrive direttamente agli incaricati, questi, non intervenendo entro 30 giorni, farebbero una omissione d’atti d’ufficio, reato penale punito con il carcere fino a un anno di reclusione e (più frequentemente) con una ammenda di circa 1000 euro. Quindi, per chiarire, i vigili possono non intervenire se lei li interpella… Leggi il resto »
Un commento utilissimo. Grazie.
Daniele io ho fatto pure le foto a quell’occupazione abusiva ma ti faccio notare che a circa 30 metri ci sono i vigili urbani, quindi se volessero, potrebbero agire senza necessità di una segnalazione da parte dei cittadini.
io non solo ho fatto le foto Ale, tu lo sai me ne hai prestate un paio…ma le ho anche pubblicate sulla mia pagina facebook..condivise con la bacheca del sindaco e di altri componenti di giunta…mò staremo a vedere…..anche i vigili mi spiace dirlo fanno orecchie da mercante…un pò su tutto….mio padre ha segnalato un abuso edilizio ed è stato rimandato a casa con la coda tra le gambe..GRAVE ERRORE…non hanno capito che mò parto io….(tanto per fare un esempio)….il cittadino Daniele, quello semplice…che non ha un peso, viene sbeffeggiato da chiunque copra anche il benchè minimo ruolo di potere… Leggi il resto »