GUIDONIA – Barbetta 6: Elettrocardiogramma piatto. Svolge un ruolo di ordinaria amministrazione senza vivere momenti di particolare tensione;

Camilli 6: Dopo la brillante performance che lo ha visto protagonista del match contro la Civitanovese, mister Palladini lo convoca nuovamente come titolare e non sbaglia. Il terzino ricambia la fiducia concessagli conducendo una gara che non lo vede mai in difficoltá. Bravo ad arginare Di Marco.

Marini 6.5: Difende e attacca, attacca e difende. Autore di una potentissima conclusione realizzata allo scadere del primo tempo, scardina la gara da un momento decisamente piatto. Imbizzarrito nella ripresa serve Napolano e lotta fino alla fine.

Ianni 6.5: Sostituisce Aquino e non regala la possibilità di rimpiangerlo. Al 36′ del primo tempo evita il vantaggio avversario intervenendo su Silva senza commettere fallo. Dopo qualche minuto regala un brivido agli spettatori: su calcio di punizione battuto da Napolano, spicca il volo in area e sfiora il palo.

Nocera 4.5: Inaffidabile e impreciso conduce una gara che lo mette più volte in difficoltà. Palladini non ha dubbi e lo sostituisce con Di Santo anche se il cambio andava fatto un po’ prima.

Traini 6: Al 32′ del primo tempo impegna Prisco – mai chiamato in causa fino a quel momento – concludendo dalla distanza. Al 22′ della ripresa ci prova di testa e, pochi minuti dopo, colpisce disgraziatamente la traversa. Marca l’uomo e si fa vedere ma può (e deve) fare meglio.

Carpani 6: Sente la mancanza di Scartozzi anche se l’intesa con Forgione non è parsa poi così malvagia. Meno propositivo del solito inventa poco e non incute timore ma svolge un lavoro di “quantità” utile ai fini del gioco;

Forgione 5.5: Vive il peso (ed anche la frustrazione) di ricoprire più ruoli. Questo non gli consente di “ambientarsi” e mettere in luce le sue doti.

Napolano 6: Inizia ad imporsi all’inizio del secondo tempo attraverso un rapido slalom che gli permette di offrire a Santoni una preziosa palla gol. Al 22′ fa vivere a tutti un deja vu calciando una punizione che, schiantandosi sulla traversa, torna in campo (un film già visto a Termoli). Al 47′ mette a dura prova l’estremo difensore avversario quando a colpo sicuro calcia dal limite senza però incidere come tutti speravano. Non segna ma lotta con caparbietà e non appena si accinge a battere le varie punizioni riesce ad invocare il silenzio.

Santoni 5: Al 3′ minuto della ripresa viene servito da Napolano e sbaglia clamorosamente il tiro pur trovandosi a quattr’occhi con il portiere. Riesce ad essere vittima di se stesso anche al 16′ quando, su assist di Pazzi, perde di vista la ghiotta possibilità di concludere. Imperdonabile la totale mancanza di professionalità nel momento in cui mister Palladini decide di cambiarlo con Shiba: anziché tornare in panchina preferisce dirigersi verso gli spogliatoi.

Pazzi 5: Crea gioco ma commette errori imperdonabili. E’ una punta centrale e in quanto tale ha il compito – o meglio il dovere – di ricevere la sfera e calciarla in porta. Può accadere che un colpo non venga messo a segno una volta, due volte e anche tre volte. A partire dalla quarta è il caso di porsi qualche domanda.

Shiba 5.5: Sostituisce Santoni per sopperire agli errori del compagno ma non riesce a raggiungere l’obiettivo. Si mette subito in luce conquistando palla diverse volte ma senza ottenere risultati. Al 26′ del secondo tempo entra anche lui a far parte del club degli attaccanti “attapirati” gettando al vento un importante occasione da gol.