SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non esiste progetto, né tantomeno è stato deciso che tipo di opera mettere in piedi in quella zona. Eppure, il fantasma di un possibile grattacielo in Via Colombo smuove gli animi della Federazione della Sinistra che, in occasione del prossimo Consiglio Provinciale, interrogherà Palazzo San Filippo.

“Quale assenso preliminare è stato rilasciato dall’ente in merito ad un intervento così inquietante?”. A domandarlo è il capogruppo Massimo Rossi, secondo il quale “non risulterebbe esserci alcuno studio del prevedibile impatto sul tessuto urbano esistente, tutt’altro che trascurabile”.

La famigerata palazzina di circa sedici piani sarebbe l’ipotesi favorita delle tre in ballo. In cambio, la ditta Santarelli abbatterebbe il rudere del Ballarin mettendo sul tavolo 3 milioni utili al restyling dello spazio. Il Comune muterebbe la destinazione in residenziale, con tanto di aumento di volumetria.

Negli altri due casi si parlerebbe da una parte di completare gli scheletri, sempre di Santarelli, che attualmente sorgono in quel punto con conseguente demolizione di quel che resta della compianta casa della Sambenedettese; dall’altra di rifare il palazzo con una rinnovata impostazione della viabilità – sempre in seguito alla demolizione dell’ex stadio – e lavori stavolta non superiori agli 1,8 milioni.

Se passasse il discorso del grattacielo “vi sarebbe un mutamento sostanziale dei carichi urbanistici dell’area – prosegue Rossi – chiederò dunque alla Provincia se il progetto non sia in contrasto con i principi e le norme del Piano territoriale di coordinamento, non solo in riferimento alla spropositata e deturpante altezza del palazzo, ma anche per la localizzazione in piena area portuale. La notizia ha fatto registrare forti preoccupazioni tra i cittadini e anche lo stesso comitato di Quartiere ha espresso perplessità. Un allarme pienamente condivisibile, motivato dal forte impatto paesaggistico di tutto il litorale Piceno, trattandosi di un edificio con dimensioni ben visibili da grandi distanze”.