ALBA ADRIATICA – Non si placano le polemiche per le esose bollette della Tia ricevute nei giorni scorsi dai cittadini di Alba Adriatica. Somme che in molti casi arrivano a diverse migliaia di euro che dovrebbero pagare famiglie, aziende e attività commerciali. Cifre insolite relative soprattutto all’anno 2006, su cui si sta provvedendo ad accertamenti e controlli per eventuali errori nei conteggi da parte della società Andreani Tributi, che gestisce la riscossione per conto della Poliservice. La vicenda ha suscitato critiche e proteste ed alimenta il dibattito politico, con il movimento Passione per Alba che ritiene quanto accaduto “una vera e propria vessazione sulle spalle dei cittadini albensi”.

“Le cartelle riportano somme spesso ingenti – si legge in una nota – scaturite da conteggi relativi agli ultimi anni e penalità dovute, secondo la società richiedente, per dichiarazioni infedeli dei cittadini, soprattutto sulle superfici denunciate dagli utenti. Il movimento ritiene che un’amministrazione comunale che si rispetti fa prima di tutto gli interessi dei cittadini, e quindi il possibile per contenere i costi. Questo non sembra essere il caso albense, un’amministrazione completamente assente, sia sulla mancata convocazione preventiva delle associazioni di categoria, al fine di effettuare un accertamento congiunto sulle superfici in questione e sulle modalità di applicazione della penalità laddove sia risultata tale, sia sulla procedura. Alba Adriatica risulta essere l’unico Comune ad adottare la Tia, delegando la riscossione diretta alla Poliservice, mentre gli altri Comuni della vallata sono restati con la vecchia Tarsu, di gran lunga  più vantaggiosa per i cittadini. Nel Comune di Tortoreto è stata adottata la Tia ma con gestione diretta. Il Comune di Alba Adriatica  e la società Poliservice, ambedue in possesso dei dati catastali ed anagrafici, avrebbero dovuto accertare tali anomalie anno per anno, e non inviare le cartelle selvagge e riportanti somme spesso ingenti, scaturite da conteggi che, in certi casi, potrebbero essere errati o lontani dalla somma che di solito l’utente pagava. Quindi gli utenti già penalizzati da questo sistema d’imposizione si vedono ulteriormente vessati da questa procedura e proprio nel periodo delle festività”. Il movimento Passione per Alba critica apertamente anche la classe politica albense, sia di maggioranza che di opposizione, per non avere preso posizione in merito. “Né l’opposizione ha preso le difese dei cittadini, né la maggioranza ha convocato incontri pubblici per chiarire la vicenda che sta mettendo in seria difficoltà la popolazione. I rappresentanti del movimento – prosegue la nota – si chiedono anche come sia possibile che tale accertamento riguardi solo la cittadina di Alba Adriatica, dal momento che la Poliservice opera in tutta la Val Vibrata, una disattenzione dell’amministrazione che non sa come uscire da un errore di anni? O forse le cartelle inviate sono state confezionate frettolosamente al fine di non incorrere nella prescrizione prevista per fine dicembre? Quindi i cittadini degli altri Comuni saranno più fortunati, perché si vedranno prescrivere le richieste del 2006 entro dicembre? Una cosa è certa – conclude Passione per Alba – molti i cittadini che si sono rivolti ai propri legali di fiducia, legali che, in numerosi casi, ritengono di poter impugnare la bolletta “ pazza “, in quanto forti sono i presupposti giuridici  per ottenerne l’annullamento. Il movimento Passione per Alba comunque ritiene che sia stata avviata un’operazione di dubbia legittimità a danno dei cittadini e operatori commerciali e turistici, in difesa dei quali annuncia forti iniziative di contrasto”.