GROTTAMMARE – Studiare la Perla dell’Adriatico, il mare, il Paese Alto, la cultura, partire dal passato, per portarla nel XXI secolo. Non esiste ancora un progetto, ma Bernard Tschumi promette per febbraio, al massimo maggio prossimo, la presentazione di una bozza. Un anticipazione? Non ci sarà alcun teatro all’interno di Anima (acronimo di Arti, Nature, Idee, Musiche, Azioni ndr).

Durante l’incontro tenutosi a Grottammare l’architetto svizzero ha presentato uno schizzo di quello che forse sarà la Grande Opere, anzi in realtà tre. Verificherà nei prossimi mesi i vantaggi e gli svantaggi della terna di ipotesi cosciente, a suo dire, del ruolo importante nel futuro economico sociale e culturale non solo di Grottammare ma di tutto il territorio.

Una presentazione completamente in inglese, con un interprete di eccezione che ha reso possibile la comprensione a tutti i presenti, il presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini.

Diversi i progetti illustrati ai quali Tschuni si sta ispirando. Dalla Casa de Musica in Portogallo alla Wagner Noël del Texas: “Non ci sarà un teatro, ma un grande auditorium per concerti anche rock- spiega l’architetto- Penso di predisporre una grande sala con balconate e platee con sedili rimovibili. In più ci saranno 5 sale piccole e altre poco più grandi da utilizzo flessibile: incontri, laboratori o altro. Ci tengo a precisare che non sarà uno struttura senza vita, Anima genererà delle attività all’interno di essa”.

I tanti accorsi all’incontro hanno potuto rivolgere anche delle domande all’architetto e i più hanno sottolineato l’importanza di un’opera che nasca in sintonia sia con il territorio che con l’urbanizzazione dell’area ex-Ruffini, nel rispetto ambientale, culturale e storico.

Il consigliere di minoranza e architetto Sandro Mariani ha chiesto espressamente che sia ricordato Pericle Fazzini, che s’ispirava nelle sue sculture di vento proprio al movimento dei canneti di Grottammare.

Tscumi ha fatto i complimenti ai presenti per le domande e si è impegnato ad approfondire i vari aspetti sollevati nei prossimi mesi.