Politica. Sono stato rimproverato da Peppe Giorgini, una persona che stimo, per alcune mie considerazioni sull’uscita da M5S dell’attivista Andrea Mattioli. Dopo essermi spiegato con lui, almeno credo, vorrei dare un mio piccolo contributo affinché chi andrà a rappresentarci non abbia più alibi né segreti nei riguardi dei cittadini. Al primo posto quindi gli eletti dovranno garantire la massima trasparenza che, non mi stanco mai di ripetere, è la panacea di tutti i mali. Al secondo posto metto la condizione di votare consapevolmente e a nessuno tra chi è già stato eletto in passato o ha ricoperto cariche regionali senza nulla dare alla comunità. Pagherà qualche innocente per i tanti peccatori ma non c’è strada diversa che, tra l’altro, complicherebbe molto il mio pensiero.  I buoni potranno ripresentarsi la legislatura seguente dove i cattivi  non si presenteranno più perchè non ci sarà più nulla da rubare.

Capisco benissimo, e credo lo capite anche voi, che i vari personaggi che quasi tutti gli italiani vogliono mandare a casa stanno facendo carte false per mantenere il “porcellum” e cioè quel sistema elettorale nel quale le persone da eleggere escono dalle segreterie dei Partiti per sfuggire alla competizione. Confidando sul fatto che Pd e Pdl, Udc e Lega, Idv sono comunque contenitori di voti. Facciamogli capire che tali sigle resteranno contenitori solo se tra i candidati non ci saranno ex eletti nazionali e regionali. Solo così si può ripartire da capo.

Un’altra cosa che non riesco a digerire è l’imposizione che si sta facendo ai cittadini con la complicità di un’informazione truccata. Essendo tutti decaduti dall’incarico, per quale motivo i vari Alfano, Bersani, Casini, Maroni, Di Pietro parlano come se fossero già e ancora i depositari di un certo numero di voti. Un po’ di più Pd, un po’ di meno Pdl e così via. Chi da loro questo permesso? Non facciamoci ingannare dalle tribune politiche, dai talk-show nei quali mettono gli italiani l’uno contro l’altro solo per dimostrare che uno di loro DEVI scegliere. Ripeto: non hanno nessun diritto per ergersi a probabili governanti della nostra Italia. Oggi sono semplicemente coloro che hanno portato l’Italia sull’orlo del baratro. Se c’è qualche nostro lettore che può obiettare a questa mia ultima affermazione, lo faccia. Non c’è. Quindi chi ha sbagliato a casa, servono facce nuove poi si vedrà.

Samb. Archiviata la vittoria con la Civitanovese, scontati i vari provvedimenti disciplinari, incerottata la questione societaria anche se non si è ancora capito se Pignotti ha fatto vedere i libri contabili a Bartolomei (visto il suo silenzio sembrerebbe di sì), restano due cose da fare, oltre a tante vittorie sul campo… sgombro di oggetti. Innanzitutto la definizione del problema stadio con piena soddisfazione di chi vi ha lavorato. La questione va chiusa, domani sapremo come. L’altra cosa è strategica per il bene della Samb Calcio: se veramente gli vogliono bene come dicono i rappresentanti del Rdp, i dirigenti della Samb, la ditta Troiani & Ciarrocchi, Fabio Russo (lui in persona) devo indire una conferenza pubblica presso l’aula consiliare (quindi in presenza del sindaco) per sotterrare tutti insieme l’ascia di guerra e promettere (c0n tutti i rischi che il calcio comporta) un futuro migliore, possibilmente la serie B. Semplici tifosi, sportivi comuni, imprenditori abbienti, a quel punto, non potranno che garantire il loro contributo per un obiettivo doppio perché anche la gestione professionale dello stadio per eventi (se tutto si rivelerà vero) potrà dare la svolta ad una programmazione turistica in agonia e apparentemente in un vicolo cieco.