SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se vinci quattro a zero e uno dei migliori in campo è il portiere qualcosa di strano è successo. E Samb – Civitanovese, effettivamente, è stata una partita strana. Stavolta – tuttavia – la colpa non è dello stadio vuoto (ci stiamo abituando, purtroppo) né della terna arbitrale, ma è tutto merito (e colpa) di Samb e Civitanovese che, a dispetto del risultato, hanno dato il “la” ad un derby che – all’intervallo – sembrava tutto fuorché deciso.

Nel primo tempo c’è una super Civitanovese, capace di imporre il proprio gioco davanti ad un avversario solo sulla carta superiore. Gli uomini di Cornacchini giocano senza timore reverenziale, rischiando poco dietro e rendendosi pericolosa davanti. Gli ospiti giocano bene: il grande movimento di Ridolfi porta spesso fuori posizione Aquino e Carminucci, costretti a inseguire gli inserimenti di Mandorino e le discese di La Vista – una vera croce per il giovane rossoblu.

Tra il 20′ e il 30′ la Civitanovese ha due ottime occasioni per andare in vantaggio, ma l’erroraccio di Gadda (che manda fuori a un passo dalla porta) e la super parata di Barbetta (su Ridolfi) mantengono inalterate le distanze.

La Samb subisce molto il pressing della Civitanovese e – soprattutto in attacco – sbaglia molti passaggi. Con il cambio di modulo la squadra si spezza in due: da una parte Scartozzi e Traini sono troppo schiacciati davanti alla difesa, dall’altra – con Santoni troppo vicino a Pazzi – Napolano e Camilli sono troppo larghi e non riescono a ricevere palla con regolarità. Le occasioni migliori arrivano così su azioni personali (vedere alla voce “Giordano Napolano”) o casuali (come nel gol – a nostro avviso regolare – segnato da Santoni).

Con il secondo tempo, oltre alla consueta inversione di campo, si ha davanti una clamorosa inversione di tendenza. La Samb, rientrata in campo con più coraggio e aggressività, parte subito alla ricerca del pallone e – dopo solo tre minuti – raggiunge il vantaggio con il giovane Camilli, bravissimo a rubar palla e lucido nel battere Perozzi.

Il gol taglia le gambe alla Civitanovese che, da quel momento, smette praticamente di giocare. Troppo duro il colpo subito, troppo veemente il ritorno della Samb, che – senza l’ansia del risultato – gioca sulle ali dell’entusiasmo. Da lì in poi i gol di Napolano, Pazzi e Shiba, più che di un’insperata goleada, hanno il sapore di una giusta – e inevitabile – conclusione. Troppo forte la Samb, troppo fragile la Civitanovese (peraltro orfana di Mallus per tutta la ripresa).

Se questa era la prova di maturità la Samb l’ha passata in pieno. Non tanto nella prestazione (senza il Barbetta del primo tempo staremmo forse commentando un’altra gara), quanto nella dimostrazione di forza data dalla squadra. La Samb ha un ottimo organico, e oggi l’ha dimostrato.

Quattro gol, quattro buone notizie: Camilli è il nuovo che avanza, Napolano si conferma il superman di sempre, Pazzi sta tornando, Shiba è decisivo anche dalla panchina.

Proprio dalla panchina, soprattutto dalla panchina, arrivano ottime notizie: Nocera (che oggi ha guadagnato un rigore) sta dimenticando le sofferenze di inizio anno, Camilli sta uscendo alla grande. Se a questo aggiungiamo la crescita di Traini, il ritorno di Guglielmi, e l’importanza di Forgione e Shiba (anche a gara in corso), abbiamo la dimensione di una squadra importante. Importantissima.

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