Dal settimanale di Riviera Oggi numero 939 del 12 novembre 2012

GROTTAMMARE – In viaggio verso le elezioni di Grottammare. Si avvicina la prima scadenza, quella che riguarda il tempo utile per presentare un candidato sindaco. In certi casi un ritardo del genere va a penalizzare la lista. Filippo Olivieri del Pdl lo sa bene e fissa il 15 novembre come data ultima. L’imprenditore grottammarese ci accoglie nel suo hotel “Parco dei Principi”, che gestisce insieme a “Villa Picena”. Alle spalle non solo una vita imprenditoriale che si impegna da anni nella valorizzazione del
territorio dando al turismo una funzione di sviluppo, ma anche un premio letterario dedicato al
padre Gabriele Olivieri e l’aver contribuito tra le tante cose all’opera dedicata al “43 parallelo” sulla pista ciclabile. “Nonostante i miei tanti impegni non trascuro mai la mia famiglia”, ci tiene a precisare Olivieri mentre ci mostra i ritratti della moglie Agnese e dei figli Gabriele e Augusto e le foto dei cavalli e dei falchi, animali che alleva personalmente.

Una prima domanda riguarderebbe l’associazione Pegaso e l’interrogazione che portò in Consiglio Comunale. Ha sollevato tante polemiche.
“Alla fine si è deciso che l’associazione potrà rimanere sul posto se presenterà un progetto che dia senso al lavoro. Quando presentai il problema, gli altri consiglieri di minoranza si rivolsero a me con parole offensive e la maggioranza ha poi infierito” (ricordiamo che l’associazione in questione si occupa di ippoterapia per disabili e non gli è stata ancora rinnovata la convenzione per usufruire dell’area in cui è dislocata, ndr).

Come le sono sembrati questi ultimi cinque anni di amministrazione Merli?
“Parto dal presupposto che un sindaco non debba far altro che il proprio dovere, gestire la città e rendere migliore la vita dei cittadini. Se penso al Lungomare nord, alla trattativa per la Grande Opera, Merli si è mosso proprio nell’ottica della mia premessa. Le cose cambiano per il lungomare sud, dove si trova la più grande concentrazione di hotel che è pericoloso ed impresentabile.”

A proposito di Grande Opera, lei aveva consigliato di coinvolgere le ditte locali nella realizzazione. E’ stato ascoltato?
“Presentai la proposta direttamente al presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini, che la definì una bella idea e in effetti Merli ne cavalcò l’onda ed è stata inserita nel nuovo accordo fatto, ma il sindaco ha anche precisato che si tratterebbe di una buona prassi per l’orgoglio della città. Ovvero gratis o quasi? Mi chiedo a questo proposito che senso abbia favorire le imprese locali senza guadagnarci nulla. Poi si va sempre alla ricerca di artisti provenienti da fuori quando potremmo permettere ai giovani talenti di esprimersi”.

Tramite un concorso di idee?
“Certo, oppure, meglio ancora con un vero e proprio bando. Di fatto ancora non si sa come verrà fuori la Grande Opera, spero che non nasca già vecchia”.

Merli secondo lei ha avuto qualche demerito da sottolineare?
“Il non essere riuscito a portare degli investitori a Grottammare. I negozi chiudono anche se per il sindaco ne sono stati al massimo 3 o 4 in tre anni e l’economia non è ripartita. In più anche la viabilità sarebbe migliorata con delle rotatorie sulla Nazionale all’altezza di Piazza Carducci, vicino al Big Store e all’imbocco della Valtesino. Il progetto per quest’ultima lo presentai in consiglio una decina di anni fa”.

Lei al suo posto che avrebbe fatto per l’economia?
“Il commercio, soprattutto quello del centro andrebbe vissuto come un’azienda, con un piano di marketing e di comunicazione”.

Un esempio pratico?
“Riunire tutti i commercianti chiedendo loro di preparare delle promozioni, non sconti, ma dei veri e propri slogan per attrarre i visitatori al centro. Certo è che bisognerebbe puntare su dei prodotti di nicchia e rendere più appetibile il corso che è sporco e asettico”.

Una proposta in merito?
“Verde dappertutto. Con tutti i vivaisti che ci sono in zona, si potrebbero creare delle zone che renderebbero unica Grottammare. Mi immagino il corso con locali dai gazebo trasparenti tipo serre botaniche”

Secondo lei il problema di Grottammare sono gli investimenti assenti di cui parlava prima, o la mancanza di idee?
“Se ci fossero le idee gli investitori si avvicinerebbero. Merli ha limitato la città al suo perimetro, lasciandola chiusa in se stessa. Se si pensa al Cabaret Amoremio! sarebbe tutto da rivedere”

Parla di Morgia o del Festival di Iacchetti?
“Il format di Morgia era buono, Iacchetti è un bravo cabarettista, ma non è un manager, dovrebbe essere guidato. L’edizione di quest’anno è stata realizzata grazie a delle amicizie, l’anno prossimo? Inoltre, la frase del comico tornerò solo se vincerà le elezioni Piegallini, è stata inopportuna, nulla togliendo ad Enrico, visto che pronunciata da un personaggio pagato con i soldi pubblici”.

Anche in questo caso suppongo abbia delle soluzioni da proporre
“Il Cabaret è una macchina ben avviata ma poi ha subito diversi rallentamenti. Grottammare con un evento del genere potrebbe puntare a farsi conoscere addirittura in Europa. In che maniera? Innanzi tutto presentando un format al massimo a gennaio (il festival si tiene in genere nella prima settimana di agosto, ndr) e promuoverlo per tutta Italia”

Elezioni 2013, sarà lei il candidato sindaco per il Pdl?
“Purtroppo con Maria Grazia Concetti e Raffaele Rossi non riusciamo a metterci d’accordo. Non vorrei auto-candidarmi, ma sottolineare che è arrivato il mio turno e l’ho dimostrato rispettando i miei impegni. Non capisco come mai per loro ogni candidato andrebbe bene tranne me. Mi sono fatto da parte cinque anni fa e oggi mi aspetterei lo stesso gesto nobile da parte loro”.

Cinque anni fa presentaste il candidato un po’ in ritardo e forse questo vi penalizzò. Quanto tempo vi concederete stavolta per decidere?
“Chiederò al partito di esprimersi entro il 15 novembre, in caso contrario prenderò una decisione. Ne ho parlato già con il coordinatore provinciale Andrea Assenti”.

Se la scelta non ricadesse su di lei?
“Mi presenterò solo come candidato sindaco. In caso contrario appoggerò un altro nome ma da esterno”.
Dall’altra parte Piergallini o Rocchi?
“Entrambe brave persone. Enrico ha buone idee ma non le sa mettere in campo, dovrebbe trovare più sicurezza in se stesso. Rocchi è competente, ma deve fare esperienza”.