Guarda qui il video integrale di YouRiviera dedicato al Movimento Cinque Stelle con Andrea Mattioli e Tonino Silvestri

Cinque Stelle. Archiviata la questione Samb e notato con soddisfazione che, almeno ieri, il Corriere Adriatico non ha rivelato confidenze esclusive del vice presidente rossoblu (l’altra soddisfazione è la mancanza di commenti al mio dubbio), passo ad altro argomento.

Ho ascoltato con molto interesse la nostra Diretta Web YouRiviera di ieri sera sulle recenti vicende all’interno dell’emergente Movimento Cinque Stelle. A fine trasmissione scherzando ho detto che Andrea Mattioli ha battuto Tonino Silvestri per 2 a 1. Una battuta che Silvestri ha preso seriamente per cui gli ho chiarito il concetto: è stata una “gara” equilibrata che però ha visto perdere di misura solo il Movimento che, evidenziando con molta onestà e trasparenza i dissapori e le fuoriuscite, ha fatto un favore a Partiti come Pd e Pdl che, sentendosi il fiato sul collo, vi hanno trovato un modo per dire che “hanno appena cominciato e già si scannano tra di loro a dimostrazione che un Partito non si inventa dall’oggi al domani e che sono uguali a tutti gli altri o almeno lo diventeranno“. Ha fatto anche un favore a quell’informazione generalista che ha preso al volo un’occasione fornitagli su un piatto d’argento.

Un monito e una paura che ho anch’io per il semplice motivo che la cultura del denaro continua a far vittime sempre e comunque; né mi basta il fatto che abbiano rifiutato (in Sicilia mi pare) oltre un milione di euro. Perché anche amministrare senza compensi non risolve il problema che è all’interno dell’uomo sotto forma di ingordigia, arrivismo o furberia che alla fine ha come unico scopo l’arricchimento che, come si sa, oltretutto, non basta mai.

Lo si può capire con un semplice ragionamento in riferimento a tutti gli scandali che non sarebbero stati scandali se i problemi dei super stipendi, che esistono e come, fossero scaturiti dalla semplice “paga” esageratamente alta. Sono da abbassare pesantemente sia le competenze che il numero di amministratori della politica a tutti i livelli. Un problema che è arrivato alle cronache in modo così traumatico, grazie gli scandali e quindi all’ingordigia di chi vuole sempre di più e svende anche l’anima quando intravvede possibilità per un ulteriore arricchimento oltre i lauti emolumenti.

Che c’entra il Movimento Cinque Stelle e Andrea Mattioli con tutto questo? C’entra perchè ho intravisto nel giovane attivista con un’immensa voglia di sanare la politica, la grande delusione di un suo sogno e di altri come lui che rischia di svanire. Mi auguro di no ma la sua purezza è andata in tilt quando ha visto nei “capi” del Movimento atteggiamenti e comportamenti molto vicini a quelli di coloro che hanno ispirato in Grillo & C. una grande voglia di combatterli. Quando Mattioli ha visto che certi compromessi stavano distruggento o iniziando a distruggere un’idea, si è sentito tradito e non avendo la forza di combattere (anche perché molto giovane) all’interno dello stesso, si è tirato fuori.

Non so se ha sbagliato ma lo capisco e gli suggerisco un’idea: perché non prende contatto con i fondatori del dormiente Movimento denominato NOI (Nuovi Orizzonti Italiani) e li stimola per far ripartire dal basso un movimento tutto sambenedettese con regole precise nel rispetto di ideali e valori ben precisi? La sua grande energia potrebbe contribuire a svegliare un ideale che, quando iniziò il suo cammino (che oggi sembra interrotto) suscitò tanti consensi anche da chi già in politica ci sta perché vi vedeva un qualcosa di innovativo in grado di poter contribuire ad una vera e definitiva svolta. Magari dalla piccola San Benedetto del Tronto (nonostante il nome troppo lungo!) può partire qualcosa in grado di ramificarsi in tutta la penisola.