COLONNELLA – Sono giorni convulsi quelli che stanno vivendo gli 82 dipendenti dell’Atr che rischiano di perdere il posto di lavoro senza poter accedere agli ammortizzatori sociali. L’azienda che lavora il carbonio, dopo la revoca dell’affidamento ai due soci Massi-Proietti da parte del commissario straordinario Terracciano, è a rischio fallimento. Restano pochi giorni di tempo per salvare una delle aziende storiche della Val Vibrata, e i lavoratori continuano con il presidio davanti ai cancelli. Si susseguono in questi giorni gli incontri con i lavoratori  da parte di politici, istituzioni e sindacati per esprimere solidarietà ed impegno nella risoluzione della vertenza.

Sabato mattina a Colonnella è arrivato il presidente della Provincia Valter Catarra, che ha cercato di rassicurare i dipendenti sul fatto che sarà fatto tutto il possibile per salvare il polo del carbonio. Per oggi è prevista la convocazione in provincia dei due imprenditori, Primo Massi e Valter Proietti, la cui rottura del sodalizio per il rilevamento dell’azienda sta portando l’Atr sull’orlo del baratro. Massi sabato mattina è stato dai lavoratori, che lo hanno accolto con diverse contestazioni. Resta da capire quale sia la motivazione alla base della rottura della società con Proietti. Sembrerebbe che gli screzi tra i due siano originati da un ripensamento da parte di uno dei soci, ma un quadro più chiaro della situazione probabilmente si avrà dopo l’incontro con le istituzioni previsto per oggi.

IL PD PROVINCIALE – “Porteremo al più presto in Parlamento la questione dell’Atr”. È quanto ha dichiarato il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio, dopo la sua visita venerdì scorso agli operai in sciopero di fronte ai cancelli dell’azienda vibratiana. “Tutte le istituzioni devono attivarsi al più presto per evitare il peggio”, ha proseguito. Insieme a Verrocchio anche il capogruppo provinciale del Pd Renzo Di Sabatino.

“Sin da lunedì il Pd attiverà tutti i canali possibili per portare all’attenzione del ministero questa vicenda – ha aggiunto – dove deve essere al più presto convocato un tavolo per dirimere una questione che purtroppo per gli operai ha del surreale. L’Atr è un’azienda sana, ha commesse in tutta Italia da parte dei marchi più importanti come Lamborghini e Ferrari, ed è assurdo che si debba discutere di un possibile fallimento. Noi porteremo avanti ogni iniziativa possibile, ma chiediamo che Regione e Provincia si adoperino in tutti i modi per velocizzare le procedure per l’attivazione del tavolo. Non è possibile che le istituzioni rimangano in silenzio di fronte a dei lavoratori che rischiano il loro posto di lavoro e di fronte ad un’azienda che è stata e rimane un fiore all’occhiello per Teramo e per l’intero Abruzzo. Per questo che voglio chiedere quali sono le intenzioni della Regione sull’azienda e se ha intenzione di investirci, perché quello dell’Atr deve essere per noi un settore assolutamente strategico. Mi chiedo – prosegue Verrocchio – anche perché il sindaco di Colonnella non stia facendo nulla per la questione. Questa è la filiera del Pdl da sempre tanto sbandierata”.

“Non possiamo neanche pensare che la Val Vibrata e la nostra provincia perdano un’azienda di questo genere – ha dichiarato Renzo Di Sabatino – Occorre un impegno politico complessivo da parte delle istituzioni per affrontare l’intera questione Val Vibrata. Il capogruppo regionale Camillo D’Alessandro si è impegnato a portare al tavolo del Patto per lo Sviluppo sia la questione dell’Atr, che deve essere affrontata immediatamente, sia la questione della Val Vibrata, perché non è pensabile che i fondi destinati a questo territorio si basino sul principio di premialità”.

INSIEME PER COLONNELLA – “Il gruppo di minoranza Insieme per Colonnella esprime solidarietà nei confronti dei dipendenti dell’Atr in lotta per difendere il proprio posto di lavoro. Intendiamo essere vicini a loro, manifestando e condividendone le preoccupazioni e attivandoci per amplificare la loro voce, affinché la questione Atr non passi sotto silenzio. L’azienda va difesa con tutti i mezzi perché rappresenta l’eccellenza del nostro sistema produttivo ed occupazionale.

Chiediamo all’amministrazione comunale l’assunzione delle proprie responsabilità di fronte agli operai, alle loro famiglie ed a tutti i cittadini di Colonnella. A loro non servono diplomatici incontri di facciata per calmare gli animi, ma atti concreti. Il famoso rilancio Atr tanto sbandierato in campagna elettorale con i 200 posti di lavoro promessi dove sono finiti? Come mai il giocattolo dell’amico Massi si è rotto? Cosa non ha funzionato?  Vorremmo interventi energici presso tutte le istituzioni, provinciali e regionali, ma come al solito gli interessi probabilmente sono altri”.

I consiglieri di minoranza l’onorevole Augusto Di Stanislao, Graziella Cecchini e Marco Vannucci hanno incontrato domenica mattina i dipendenti dell’Atr.

“L’onorevole Di Stanislao – afferma Insieme per Colonnella – ha assicurato di portare la vertenza Atr a Montecitorio presentando martedì prossimo una interrogazione parlamentare con un intervento in aula. Successivamente chiederà un incontro urgente con il ministro dell’industria Corrado Passera a cui saranno invitati i sindacati locali,  per valutare se esiste la possibilità di recuperare la situazione.

Conoscitore delle problematiche dell’azienda – prosegue la nota – Di Stanislao ha ricordato che fu autore di una proposta di legge regionale per l’istituzione del polo industriale del carbonio all’interno del Distretto industriale Vomano-Vibrata-Tordino approvata dal consiglio regionale nel 2003. E’ ovvio interesse di tutta la comunità salvaguardare il lavoro, cosi come le professionalità acquisite che non hanno eguali in nessun altro territorio, non possiamo permetterne il dissolvimento. E’ assurdo permettere la chiusura di un’azienda che rappresenta l’eccellenza ed ha peraltro numerose commesse ed altre se ne prospettano.

Insieme per Colonnella esprime solidarietà ai lavoratori e forte preoccupazione per la revoca dell’assegnazione dell’Atr e il conseguente avvio della fase liquidatoria. Il commissario Terracciano su disposizione del Ministero ha infatti revocato l’affidamento ai due soci proprietari per la mancata definizione dell’acquisto”.

IL SINDACO DI COLONNELLA: “Credo che “Insieme per Colonnella” ha perso la cognizione del tempo e la correttezza delle azioni – è la risposta di Leandro Pollastrelli al gruppo di minoranza – poichè la campagna elettorale sì è verificata nell’aprile-maggio 2011 e l’affidamento dell’Atr al gruppo Massi-Proietti è stato concretizzato dopo ben tre aste pubbliche nel novembre del 2011 e perfezionato nei primi mesi del 2012, e non ha nulla a che a vedere con la campagna elettorale, ed oltretutto quando la passata amministrazione non è stata mai presente nei tavoli istituzionali. Diversamente è stato il supporto di questa amministrazione comunale, che non ha mai mancato un appuntamento istituzionale e ha assunto da subito la massima disponibilità, al punto tale da deliberare in Consiglio Comunale un accordo di transazione al fine di agevolare il rilascio del certificato di agibilità, problema mai affrontato dalla precedente amministrazione e pendente da ben nove anni e mezzo. Sulla questione – prosegue Polalstrelli – il sottoscritto ha assunto immediatamente la propria posizione istituzionale, ha sentito il Commissario Terracciano insieme al Presidente della Provincia, ha incontrato sul posto i sindacati ed i lavoratori è sarà presente agli incontri che si terranno in Provincia lunedì mattina e successivamente nelle altre sedi istituzionali. La posizione del sindaco e dell’intera amministrazione comunale è netta e trasparente, e come è stato sempre fatto, sarà di supporto ai lavoratori ed all’azienda, perchè è nostra intenzione difendere a tutti i costi questo patrimonio che è l’unico che ci potrà dare uno spazio occupazionale per un prossimo futuro, in quanto tratta un prodotto innovativo e le maestranze hanno sempre dimostrato una grossa professionalità che a tutt’oggi nel settore del carbonio non ha uguali. Quindi, bando alle chiacchiere e a spot politici, è penoso leggere certe dichiarazioni da parte del gruppo di minoranza, non si può speculare sui lavoratori e sulle loro famiglie”.