GUALDO TADINO – Non vincere una partita così, è quasi come perderla. Impressiona la Samb nel primo tempo, sul neutro di Gualdo, a porte chiuse (una settantina di tifosi dell’Ancona sono giunti fin qui, per intonare qualche coro dall’esterno dell’impianto). Palladini sembra aver sistemato la squadra alla perfezione: se la prendono Forgione o Carpani, a centrocampo, corrono all’impazzata per trenta metri, e basta a quel punto darla a Napolano, sulla sinistra, o Santoni, a destra, per sconquassare la difesa dell’Ancona. Una, due, tre volte.

Sembra troppo facile, ma, dopo un quarto di partita, invece che il meritato 3-0 si è appena sull’1-1. Eppure la musica non cambia per tutto il primo tempo, e il 2-1 con il quale si conclude la prima frazione fa tirare un sospiro di sollievo al presidente dorico Marinelli: “L’unico dato positivo è che perdiamo soltanto 2-1“.

Così nella ripresa i rossoblù non sono più arrembanti come nel primo tempo, complice qualche correttivo di Gentilini (Traini almeno conferisce spessore all’attacco, Gramacci tiene basso Tracchia e crea non poche difficoltà). Campo pesante, appannamento di alcuni uomini fondamentali come Santoni, indiavolato nel primo tempo, Forgione, Carpani e Napolano.

Certo, se non fosse per quel calcio di rigore forse l’Ancona non pareggerebbe mai: la Samb, tutto sommato, si difende bene (ma subito dopo il pari sbanda, con Carminucci messo alle corde, e Traini colpisce la traversa). Shiba rileva Pazzi ma non sembra neanche lui quello di appena venti giorni fa.

Palladini, a sua volta, viene nuovamente espulso: in maniera esagerata, stavolta, ma l’allenatore rossoblù dovrà stare sempre più attento, perché l’eccesso di espulsioni rischia di macchiarne la giovane carriera. Una gara che doveva concludersi almeno sul 4-2 e che nel primo tempo ha ricalcato la spettacolare Samb di Macerata (3-0), invece si conclude con un mesto pareggio.

Non c’è però da stracciarsi le vesti, né incrementare di un ambiente che, dopo la vittoria di Celano, poteva bearsi del primo posto e che invece si è aggrovigliato su se stesso. Il rigore non c’era, è chiarissimo, ma oramai appartiene al passato. Questa Samb può vincere e con piccoli ritocchi a dicembre (niente di speciale) può rinsaldare ancora il suo primato che, se al momento non è di classifica, lo è certamente per quanto mostrato negli scontri con le dirette concorrenti.