TERAMO – Un Piano che “pesa” oltre 27 milioni di euro di cui 10 milioni di opere pubbliche strategiche e oltre 17 milioni di euro di interventi per il sistema impresa della Vibrata: a questi si aggiungono altre azioni per la riqualificazione del capitale umano, a valere sul Fondo Sociale europeo (Fse). Costruito insieme alle parti sociali, con il contributo tecnico di Abruzzo Sviluppo e quello istituzionale della Regione, individua azioni ma anche canali di finanziamento ai quali attingere.

Il Piano di rilancio dell’area si basa su tre priorità: promuovere nuove iniziative industriali, rivitalizzare il sistema imprenditoriale locale, creare nuova occupazione stabile.

Ed è sull’aspetto risorse che si è concentrato l’intervento del presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenuto questa mattina alla presentazione del Piano organizzato dalla Provincia che, dopo la firma del Protocollo d’intesa con le parti sociali nell’aprile scorso, ha coordinato i tavoli dilavoro.

“Ci sono le risorse dei Fas, ci sono quelle dei contratti di sviluppo locali: partiamo da 17 milioni di euro che potrebbero arrivare a 25 e oltre. Non è una dotazione specifica, ma la Regione ha introdotto il principio di premialità per i progetti che, come il vostro, hanno seguito un metodo, sono stati concertati e rappresentano un modello di intervento a sostegno di un’area imprenditoriale”.

La sfida lanciata da Chiodi sulla “qualità progettuale” – che non ha potuto seguire lo sviluppo del dibattito per impegni istituzionali – non è parsa soddisfacente alle parti sociali che compongono il Tavolo del Piano che chiedono, invece, “una dotazione specifica per la Val Vibrata altrimenti tutto illavorodi questi mesi sarà stato inutile. Senza una dotazione da parte della Regione non potremo nemmeno chiedere al Governo che ci metta del suo. Gli altri territori abruzzesi, su progetti simili, oggi possono contare sul sostegno di finanziamenti regionali: la Val Vibrata si merita lo stesso trattamento”.

Questo in sintesi, il pensiero del tavolo del Piano, espresso fra gli altri dal segretario regionale della Cgil Abruzzo, Gianni Di Cesare e da quello provinciale, Giampaolo Di Odoardo; dal presidente di Confindustria Teramo, Salvatore Di Paolo, dal direttore della Cna, Gloriano Lanciotti; da quello di Confartigianato, Luciano Di Marzio; dai rappresentanti della Uil, della Cisal, della Cisl; dell’Ugl.

Al presidente Catarra, dopo avergli riconosciuto il “merito di essere riuscito a raggiungere un risultato importante, che non può andare disperso, mettendo insieme tutti gli attori del territorio” hanno chiesto di “convocare tutti gli assessori regionali teramani affinchè, in Regione e in Giunta, pongano tutti insieme e con la forza la questione sul tavolo politico”.

“E’ stata messa in evidenza dalle parti sociali l’esigenza di poter contare su un unico soggetto attuatore del Piano, che del resto ha bisogno di una governance per essere realizzato e di avere dei finanziamenti, certi e spendibili,  da dedicare alle azioni previste – ha affermato il presidente Valter Catarra al termine della riunione – noi raccogliamo la sfida del presidente Chiodi sulla progettualità, tanto che la Provincia ha già messo del suo 100 mila euro per la cantierabilità dei progetti. Ma continuo a pensare che una dotazione per il Patto sia necessaria anche in vista delle richieste che vogliamo fare al Governo, insieme alla Regione Marche, per farci finanziare l’Accordo quadro Vibrata-Tronto. Il tavolo quindi procede con la linea che si è data e, recependo quanto mi è stato chiesto, convecherò un incontro con tutti i rappresentanti teramani al Governo della Regione”.

Alla presentazione del Piano, oggi, oltre ai sindaci della Vibrata rappresentati dal presidente dell’Unione, Umberto D’Annuntiis, erano presenti anche gli assessori Eva Guardiani – Lavoro e Formazione – e l’assessore alle Attività produttive, Ezio Vannucci, che ha lanciato un appello “all’unità d’intenti e di territorio: è una partita che dobbiamo continuare a giocarci”. A “costruire” il Piano, sulla base di un modello che ha investito oltre le parti sociali anche le singole aziende dei diversi settori ascoltati, è stato Abruzzo Sviluppo, questa mattina rappresentati dal presidente Nello Rapini, da Sergio Natalia e da Gianluigi Di Martino.

“Come Provincia – aveva dichiarato il presidente Catarra in apertura – ci siamo mossi con l’obiettivo di avere uno strumento in grado disupportare il sistema locale sui mercati nazionali ed esteri, e di esercitare un’azione di lobby, trasparente ed efficace, sulla Regione e sul Governo per ottenere sostegno finanziario e lo abbiamo fatto seguendo un doppio binario: da una parte l’accordo di programma regionale che dovrà dare operatività al Piano e, sul piano nazionale, puntando al riconoscimento dell’area di valenza interregionale Val Vibrata-Valle del Tronto, sulla quale esiste già uno specifico Protocollo d’intesa firmato al Ministero dello Sviluppo Economico nel 2008 e due delibere regionali  del 2011 che designano il distretto come area di crisi industriale complessa”.