TERAMO – Il Governo Monti taglia le risorse per la tutela delle aree protette e gli ambientalisti organizzano una manifestazione di protesta a Roma giovedì 25 ottobre.

“I tagli feroci ai bilanci delle aree protette – afferma Mario Marano Viola, responsabile di Mountain Wilderness Abruzzo – non consentiranno più di garantire la tutela del territorio e la conservazione della natura come nel passato. Mentre l’intera Europa del Nord punta sull’ambiente e sulla tutela del territorio per uscire dalla crisi economica, l’Italia decide di chiudere i Parchi.

La tutela del nostro territorio più bello e la tutela della biodiversità italiana non sono una priorità di questo governo, e i partiti che appoggiano l’attuale governo non sembrano dare un gran peso alla questione.

Da sempre le dotazioni organiche delle aree protette nazionali sono state molto inferiori alle necessità. Attualmente – spiega Viola – senza contare queste due ultime riduzioni, il personale complessivo dei 24 Parchi Nazionali è di appena 750 unità; addirittura alcuni Parchi dispongono di un numero di dipendenti che va da 6 a 20 unità”.

“Tutta la conservazione della natura più importante e più bella del nostro paese è in mano ai Parchi – aggiunge Massimo Fraticelli, consigliere nazionale di Mountain Wilderness – i progetti più innovativi, l’uso dei fondi europei, la sperimentazione di  progettazione partecipata , la  tutela di specie bandiera (orso, lupo, stambecco, camoscio, etc.) sono  tutte azioni svolte dai  Parchi. Che ne sarà di ciò?”

Per protestare contro i tagli indiscriminati della rete, giovedì 25 ottobre dalle 11 alle 17, è stato organizzato un presidio di fronte al Ministero dell’Ambiente.

Anche l’Abruzzo potrebbe subire pesanti ripercussioni con le riduzioni del personale previste dal Governo Monti e MW invita pertanto la Regione ad intervenire in maniera concreta: “Il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga – prosegue Viola – il Parco della Majella e lo storico Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise potrebbero ricevere il colpo di grazia se è vero, come è vero, che la Regione Abruzzo basa tutta la sua nuova campagna turistica proprio sul territorio e sulle aree protette. Di fatto il nuovo “claim” promozionale è denominato non a caso “Naturalmente tuo”.

La Regione Abruzzo non può rimanere inerme e pertanto chiediamo al Presidente Chiodi e all’assessore Mauro Di Dalmazio di farsi sentire a Roma. In particolare chiediamo a quest’ultimo, visto il suo ruolo nazionale nelle politiche turistiche del Paese, di coinvolgere entro tempi brevi tutti gli assessori  al Turismo delle altre regioni italiane e ridiscutere l’intero progetto di tagli.

Il  sistema abruzzese delle aree protette ha fatto conoscere l’Abruzzo nel mondo con il suo 30% di territorio tutelato! Questo sistema è il futuro dell’Abruzzo: i Parchi rappresentano  il  nostro più importante capitale e devono essere difesi sempre e comunque per consegnare alle generazioni future una biodiversità unica e irripetibile. Per tutelare questo “capitale”, il nostro “petrolio verde”, occorre oggi garantire al personale dei parchi stabilità e sicurezza e allargare la pianta organica di ogni parco allo scopo di dare occupazione a centinaia di giovani e in particolare assicurare ai nati nelle aree protette di poter restare e diventare protagonisti del riscatto economico”.