SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo alcuni anni di migrazione in centro, la Festa del Patrono è tornata tra le vecchie mura e con le cinquemila presenze nei tre giorni, è stato subito un successo. Un successo che il comitato di quartiere attribuisce senza ombra di dubbio agli abitanti del Paese Alto, sempre disponibili quando c’è da impegnarsi per valorizzare il centro storico.

Hanno collaborato tutte le fasce di età, dai più piccoli fino agli ultranovantenni. Festa in cui si respirava un clima familiare tanto che gli stessi Lando e Dino (i due comici intervenuti nell’ultima serata) a microfoni spenti hanno dichiarato di essere rimasti colpiti dall’umanità che si percepiva.

Ma ciò che risaltava di più agli occhi di tutti erano le magliette rosse indossate dai giovani dell’oratorio e dell’azione cattolica parrocchiale. Una scommessa vincente quella di affidare loro non solo il servizio della sagra, ma anche l’organizzazione delle “Olimpiadi di Sudenti” vinte dal comitato di quartiere Sant’ Antonio, il torneo di ping pong e biliardino, la caccia al tesoro fotografica con i nonni vinta da Marco Antonelli. Altra iniziativa  è stata il torneo di calcio per i piccolissimi che ha coinvolto tutte le squadre della Riviera, vinto dalla Samb.

Tutte iniziative che hanno portato gente nelle vie del Paese Alto anche nelle fasce orarie pomeridiane che di solito sono sempre poco frequentate. I visitatori hanno così potuto godere della vista di San Benedetto dall’alto della Torre, degli scavi romani dentro l’ex scuola con la presenza di un’archeologa e dell’affollatissima visita guidata al Palazzo Bice Piacentini a cura di Vincenzo Rossi.

Grande successo anche per la mostra d’arte all’aperto da parte dell’associazione Arte e 20 che durante i tre giorni della festa ha realizzato una tela regalata poi al comitato di quartiere, ma soprattutto un meritato successo lo ha avuto la mostra fotografica organizzata dal periodico gratuito “Il punto sulla Riviera” che ha avuto la brillante idea di indire un concorso nelle settimane precedenti la festa potendo così esporre cento foto del vecchio “incasato”. Non sono mancati gli intrattenimenti per i bambini grazie ai ragazzi dell’associazione Artisti Vaganti che hanno invaso festosamente le piazze del Paese Alto.

Di progetti in cantiere ce ne sono tanti e uno degli impegni che il comitato desidera assumersi, è quello di riuscire a coinvolgere tutta la cittadinanza per le future feste del Patrono perché è la festa della Città e non solo del Paese Alto.