SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I giudizi negativi all’interno della maggioranza si sprecano. Eppure, per Gaspari un Registro per il riconoscimento delle coppie di fatto non troverebbe, ad oggi, ostacoli in Consiglio Comunale. “Se il problema fossero stati i numeri, avremmo discusso dell’argomento da tempo. Al contrario, credo sia giusto creare un clima di serenità per confrontarsi”.

Il provvedimento, sposato da Comuni come Milano e L’Aquila, verrà concordato con il Presidente del Consiglio, Marco Calvaresi: “Entrambi – prosegue il sindaco – siamo rispettosi di un sentimento alto e nobile che è l’amore. I diritti civili sono sacrosanti”.

Nessuna preoccupazione e nessun passo indietro dunque. Anzi, la volontà di stimolare il Parlamento ad esprimersi in materia. Un registro approvato dalle amministrazioni comunali ha una mera funzione simbolica e non normativa. “Il problema è la riserva mentale di certe persone”, ammonisce Gaspari. “Se io parlo di Registro, il 99% della gente immagina che io mi riferisca alle coppie omosessuali. Ci sono tante coppie etero che ne gioverebbero. Per qualcuno però è diventata un’ossessione”.

Dei no decisi erano giunti in primis dal centrista Domenico Pellei (ripreso e redarguito da Calvaresi), ma anche da Vinicio Liberati, Giulietta Capriotti e Gianluca Pasqualini del Pd e da Roberto Bovara, capogruppo della civica del sindaco Città Aperta. C’è poi il dipietrista Giancarlo Vesperini, che ha siglato la sua contrarietà con un silenzio ad oltranza.

“A riguardo – conclude il primo cittadino – ci sono posizioni diverse, variegate, trasversali. Ribadisco che appena vi saranno le condizioni il dibattito si sposterà in Consiglio”.