SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La notizia era nell’aria e, dopo alcuni giorni di incertezza, è arrivata la conferma. Riccardo Cuccù non fa più parte della rosa della Samb. La decisione (maturata dopo il mancato impiego contro l’Agnone) non è cambiata e, nonostante le dichiarazioni concilianti di Palladini (“Qualora volesse tornare lo accetterò volentieri, senza rancore e senza polemica”), il giocatore ha preferito andarsene.
Da parte della società, che pure perde un buon giovane (classe ’93) in un reparto dove la coperta è molto corta (dopo Scartozzi, Traini e Carpani ci sono solo lui e -in caso di conferma- Luisi), l’atteggiamento non cambia. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile.
Nella conferenza stampa di domenica Bartolomei aveva avvertito Cuccù, ricordandogli che “la Samb non è un pullman dove si sale e si scende a piacimento” e che “le scelte dell’allenatore vanno rispettate”.
Ed è proprio a causa delle scelte di Palladini che Cuccù ha deciso di partire, anche se -come ha detto l’allenatore stesso- si è “parte di una squadra, non si gioca per il football club Palladini”.
Una scelta (apparentemente?) sbagliata, sia dal lato professionale (in questa Samb Cuccù avrebbe trovato sicuramente spazio) che da quello umano. Il ragazzo troverà sicuramente un’altra squadra, ma difficilmente eviterà situazioni simili. Nel calcio l’allenatore deve fare delle scelte, giuste o sbagliate che siano. I giocatori, come dice lo stesso Palladini, “devono solo rimboccarsi le maniche e mettere in difficoltà l’allenatore”.
O si lotta per un posto in squadra, o si va via. Si può lottare e perdere ma se si scappa, si scappa sempre.
twitter @angeloapisani
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Mi sembra un’ottima scelta lasciare andare via un 93, molto bene … Valorizziamo invece gente pagata “profumatamente” !!! Sempre la vecchia, solita politica della società nei confronti del settore giovanile. Continuate così, proseguite sempre su questa strada, porterà sicuramente lontano …
Non mi sembra che il giocatore sia stato cacciato, ma se ne è andato di sua spontanea volontà e sembrerebbe anche in modo poco intelligente, bisogna ricordare a Cuccù che giocare in serie D con la Samb non è come giocare con altre squadre della stessa categoria, è indubbio che qui si respira aria di professionismo, quindi non dico che debba per forza accettare la situazione di vice Carpani, ma doveva parlare con la società e trovare insieme ad essa un altra sistemazione, se te ne vai sbattendo la porta perché pensi che a 19 anni puoi interfere sulle scelte… Leggi il resto »
se a 19 anni non giochi è meglio che cambi sport o vai a giocare da natra parte…che vu spettà.
Perfettamente d’accordo con berry, anche se non averlo fatto giocare ad Agnone – con cinque titolari fuori uso – non è stata una grande dimostrazione di fiducia. Ho l’impressione che, in questa scelta capricciosa, ci sia lo zampino di uno di quei tanti genitori di giovani calciatori che pretendono di fare la formazione. Fatto è, comunque, che adesso a centrocampo siamo ancora più sguarniti e considerato che, negli ultimi anni, degli under scelti c’è n’erano in media dieci mediocri (e uso un eufemismo) per uno bravo, sono molto preoccupato.
lo sanno loro quello che ci sta sotto……..
La Samb non ha bisogno di bambini frignanti che spalleggiati da genitori facoltosi pretendono di giocare ed essere protagonisti ed alla prima occasione scappano. La gloriosa maglia rossoblù va sudata con sacrifico e sudore. Abbiamo bisogno di uomini veri, le signorine che stiano a casa…
ma che vo sapè? che ci vo sta sotto?
ci sta un posto, è di carpani. carpani è piu forte. stop.
non ti sta bè la panchina?? ciao e arrivederci…..
Boccolini (che proprio un pivellino per la categoria non è) ne aveva pronosticato l’esplosione quest’anno . Credo che la qualità ci sia , piuttosto che un sostituto da valorizzare per conto terzi , andava trattenuto lui : Cio vuole capacità anche nel trattare umanamente con quest che sono poco più che ragazzini .