SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Campagne informative, istanze di autotutela, banchetti di adesione che ha raccolto circa quattrocento adesioni fino a una lettera di diffida sottoscritta da ben settemila firme. Sono i numeri forniti dai rappresentanti di Ambiente e Salute nel Piceno insieme ad alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle San Benedetto nel corso dell’assemblea pubblica che si è svolta nella serata di lunedì 8 alla sala Don Marino della parrocchia Cristo Re dove si è fatto il punto riguardo alle iniziative portate avanti negli ultimi anni per contrastare l’ipotesi di realizzazione dell’impianto.

Il dibattito va ora oltre i confini piceni. Massimo Bartolozzi e Adriano Mei fanno sapere infatti che si svolgerà una convention programmata per il prossimo 20 ottobre alla Fiera della Pesca ad Ancona a cui prenderanno parte i numerosi comitati provenienti da diverse città marchigiane che si sono costituiti per battersi contro dei progetti diversi nella forma, come una centrale di stoccaggio, un elettrodotto o il noto rigassificatore di Falconara, ma uguali nel ledere i diritti sanciti dalla Costituzione in materia di diritto alla salute, alla sicurezza e alla tutela del paesaggio.

“Tante sono state le iniziative che abbiamo intrapreso – dichiara Adriano Mei di Ambiente e Salute nel Piceno – la rete di comitati che si è costituita pone agli amministratori dei semplici quesiti, cioè quelli di dimostrare l’utilità del progetto e di provare che i diritti dei cittadini vengano rispettati. Più volte si è menzionato che il turismo della città verrebbe compromesso da questo impianto, ebbene alla manifestazione anche la Coldiretti dirà la sua attraverso una relazione circa gli effetti devastanti sull’agricoltura dell’intera regione. Ci auguriamo – prosegue Mei – che il Consiglio Comunale accetti di stare al nostro fianco attraverso una delibera”.

All’appello di Adriano Mei fa poi seguito quello dei presidenti di quartiere presenti anche loro all’incontro. Elio Core, a capo della delegazione di Porto D’Ascoli centro, rimarca su una situazione che si fa di giorno in giorno sempre più seria dal momento che nella zona di confine tra Marche e Abruzzo dovrebbe sorgere la centrale a biomasse. “È necessario organizzarsi – dichiara Core – per arrivare uniti alla manifestazione del 20 ottobre. Di questo passo il nostro territorio diventerà una polveriera sia in termini di inquinamento che a livello di consumo energetico”.

“Tante sono le cose che sono state dette riguardo a questa vicenda – prosegue l’esponente del Movimento 5 Stelle Peppe Giorgini – molte delle quali non vere a cominciare dalla candela che brucia gas. Che siamo amministratori o tecnici, è falso chi sostiene che non è sempre in funzione. L’idea è quella di rendere le Marche l’hub energetico più grande d’Europa e nel nostro caso parliamo di un impianto interamente costruito nel sottosuolo cittadino, sarebbe il primo caso unico al mondo. Non abbiamo bisogno di tutto questo gas – prosegue Giorgini – visto che le compagnie energetiche pagano delle penali per il gas non ritirato dalla rete”.

Ma chi più di tutti alza la voce è Pietro D’Angelo. L’ex presidente della Riserva Sentina oltre a congratularsi per l’ottima campagna di sensibilizzazione, plaude alla decisione di Ambiente e Salute nel Piceno nel chiedere all’Amministrazione di pronunciarsi attraverso la delibera. “Si tratta di un modo – aggiunge D’Angelo – per dire alla Regione che la città è contraria e per dimostrare ai cittadini di come si muovono i loro rappresentanti, se si adoperano riguardo alla salute e alla sicurezza oppure no. Un grande esponente della politica locale – conclude l’ex presidente – è già venuto all’Agraria dicendo che l’impianto s’ha da fare. Apprezzo la sua presa di posizione. È intollerabile però che il Comune non si sia espresso”.