SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel Consiglio Comunale delle turbolenze solo annunciate, l’unico motivo di lite ha riguardato giorno e all’orario scelti per la convocazione dell’assise. Una data imposta dall’ultimo giorno utile per l’approvazione del riequilibrio di bilancio, fissato appunto al 30 settembre.

“Una scelta anomala, in quindici anni non mi ricordo di un Consiglio alla domenica”, ha denunciato l’azzurro Luca Vignoli, che ha definito la decisione dell’amministrazione comunale “una mezza porcheria”.

Un’irritazione condivisa con Pasqualino Piunti, che nei giorni scorsi aveva spinto per un appuntamento mattutino. “Il civico consesso si sarebbe potuto tenere alle 9, o alle 10. Se non si poteva eludere la giornata festiva, almeno si poteva consentire alla cittadinanza di sfruttare un orario più abbordabile. L’inizio alle 22 ha impedito che ci fosse una discussione fruttuosa”. Poi scherza: “Quando voteremo il Bilancio saremo già al primo di ottobre”.

La mini-polemica non è passata inosservata alle orecchie di Gaspari, che nel corso del suo intervento ha scavato negli archivi dei Consigli Comunali sambenedettesi. “La gente partecipa a prescindere da tutto. E comunque non è la prima volta che un’assise si convoca di domenica”. Il precedente risale al 12 dicembre 2004. “Al governo della città c’era il centrodestra. Piunti era vicesindaco, Vignoli assessore. La differenza tra ieri e oggi? All’epoca vi mancò il numero legale, mentre stasera la maggioranza si è dimostrata ancora una volta compatta”. Epilogo simpatico con la controreplica di Vignoli: “Li fissavamo apposta di domenica per farli andare deserti e rimandarli alla seconda convocazione. Il sindaco ha buona memoria. Se mi torna in mente quell’esperienza mi viene da piangere. Ma nemmeno voi scherzate…”.