SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Udc scende in campo nella vicenda Consorzio. “Ma non c’è niente di politico”. Il partito infatti, oltre a prendere le difese dell’allora presidente Marco Calvaresi, attuale presidente del Consiglio e approvato all’Udc, intende sostenere anche l’attuale numero uno, Stefano Greco: “Il nostro intervento non riguarda le vicende personali del nostro esponente, bensì vogliamo mettere a fuoco il rapporto tra ente pubblico e privato, dove quest’ultimo, a nostro avviso, ha beneficiato di una sentenza del Lodo Arbitrale che riteniamo ingiusta e dannosa per gli interessi pubblici”.

L’onorevole Amedeo Ciccanti ribadisce quindi la posizione in favore del Consorzio Turistico, “che fa bene a voler resistere in sede di Appello”. Per il deputato ascolano, le frizioni nate tra Greco e Calvaresi risultano comprensibili “in quanto non si conoscevano precisamente i termini della questione. Oggi l’abbiamo approfondita e siamo, al contrario, un corpo unico”.

Cosa sostiene l’Udc, col sostegno di documenti ufficiali? Che il contratto stipulato tra Soft&Light e Consorzio Riviera delle Palme fosse di natura aleatoria, nel quale la famigerata mostra su Michelangelo sarebbe stata finanziata integralmente da enti che avrebbero contribuito sino ad un tetto di 96 mila euro. “Il pagamento del corrispettivo dovuto sarebbe stato effettuato tramite bonifico bancario al momento che i predetti enti avessero corrisposto le loro quote. Quindi – spiega Ciccanti – potevano incassare 96 mila euro, oppure zero”. In difesa di Calvaresi vi sarebbe inoltre la lettera nella quale l’attuale Presidente del Consiglio Comunale ricordava le condizioni del contratto originario. “Calvaresi non impegnò mai l’ente e pure Greco ha preso coscienza della bontà di Marco”, aggiunge Ciccanti.

“Ringrazio il mio partito – dichiara il diretto interessato – io sono sempre stato tranquillo. Sapevo e so cosa firmai”.