Berlusconi. Provo ad interpretare il pensiero del leader indiscusso del Pdl. lo faccio come una scommessa, senza la pretesa di coglierci. Secondo me l’ex premier ha un chiodo fisso, quello di diventare Presidente della Repubblica. Possibilmente con più poteri ma anche con quelli virtuali di oggi, insomma vuole coronare tutti i traguardi finora raggiunti nella sua esistenza, con la carica italiana più onorifica.
Con i suoi psicologi sta ora studiando le strategie giuste per tagliare l’ultimo prestigioso traguardo. Essendo vicino agli ottanta. Il primo passo è stato depistante e da politico militante: “Via l’Imu e meno tasse per tutti“. Chi può non approvare? Nessuno. E poi: “Mi piace Renzi, vorrei che fosse lui il nostro avversario“, e ancora la solita frase fatta “Non voglio dare l’Italia in mano alla sinistra“.
Dimenticando che lui stesso e la sinistra si sono dimostrati talmente incapaci da dover lasciare l’Italia ad un governo, i cui componenti non sono stati eletti dal popolo. Un motivo più che valido che non giustifica una loro nuova candidatura ma questo è un altro discorso. Torno a Berlusca.
L’altro segnale di quella che è la sua meta sta nella frase “Non mi rimetto in gioco fin quando non saprò quale sarà la nuova Legge elettorale“. Lo dice come se lui fosse ininfluente nella decisione che scaturirà da politici che si sono arresi alla loro inefficienza dando l’Italia in mano a Monti. Ne scaturirà una Legge che limiterà le loro sacrosante esclusioni da Parlamento e Senato.
Ritorno a Berlusca. Il quadro lo chiudo così: per quando nel 2013 si dovrà eleggere il successore di Napolitano, il patron dell’AC Milan sta lavorando per realizzare una situazione molto favorevole ai suoi desiderata. Chiunque, tra Pd e Pdl vincerà (se succederà il merito maggiore sarà degli assenteisti costretti a non andare alle urne per mancanza di alternative ma a lui cosa importa?) per poter iniziare a governare dovrà per forza di cose accettare qualche compromesso.
Entrambi gli schieramenti, una volta raggiunti i propri obiettivi, per toglierselo di mezzo (seppur per motivi diversi) concorderebbero sulla soluzione più semplice, quella secondo me auspicata da Silvio Berlusconi; quella vera e non quella falsa con la quale in questi giorni vuol far capire che ha intenzione di rimettersi in gioco, in quello attivo. Da presidente della Repubblica invece potrebbe continuare a lanciare slogan e battute velenose (vedi quella su Renzi) che tanto gli piacciono. Insomma picconate alla Cossiga. E visse felice e contento.
Il tempo confermerà o no i miei pensieri-sensazioni ma è chiaro che non mi auguro nessuna delle evenienze che ho delineato in questo mio DisAppunto. L’unica cosa che mi auguro è che nessuno degli attuali parlamentari venga rieletto per tornare nei posti che hanno dovuto lasciare per palese incapacità a ricoprire ruoli così importanti. Quest’ultima è una mia ferma convinzione e non un pensiero più o meno opinabile.
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Credo che a questo punto l’Italia sia capace anche di eleggere B. Presidente della repubblica, i nostri “politici” possono essere capaci di tutto!
Berlusconi – si sa – è uno che si ama o si odia. E anche quelli che non arrivano a questi eccessi, sono ben netti nel loro giudizio. Non ci sono sfumature né possibili mediazioni. Perché B. è un uomo di parte, uno che ha sempre un nemico da combattere e degli amici da sostenere (il suo primo amico è se stesso). Già solo per questo, proporlo (in realtà, non lo propone nessuno, si propone da solo) come Presidente della Repubblica significa continuare a mettere gli uni contro gli altri e noi abbiamo bisogno di tutto tranne che di una… Leggi il resto »
Chi vince le elezioni decide chi è il nuovo Presidente della Repubblica (dalla quarta votazione, esso viene eletto a maggioranza assoluta, non essendo più necessari i 2/3 dei votanti), il quale, come sanno tutti i veri conoscitori del diritto pubblico, non è solo una figura rappresentativa, ma ha poteri di enorme rilievo che toccano tutti e tre gli ordinamenti in cui si suddivide il sistema democratico (legislativo, esecutivo, giudiziario). L’Italia non è, contrariamente a quanto si pensa, una repubblica parlamentare, ma semi-presidenziale (all’esame di diritto pubblico, fu questa la risposta che diede il professore ad un basito studente cacciato dall’esame… Leggi il resto »
Dopo che abbiamo avuto un Presidente della Repubblica come SCALFARO, peggior politico del dopoguerra, penso che in Italia chiunque possa pretendere di farlo.
Credo che in Italia vi siano persone che la notte se non si sogna Berlusconi dorme male ed una di queste persone sia Lei Direttore.
Ma stia tranquillo e viva sereno che la vita è molto acida soprattutto a causa del degrado lasciato dalla prima repubblica dove il PCI DC e PSI ne hanno fatto di cotte e di crude lasciandoci un debito di 4000 md di vecchie lire.
E noi continuiamo a sognarci la notte Berlusconi………..
Io Berlusconi, Bersani, Casini, Alfano, Di Pietro, Fini e compagnia bella non solo non li sogno ma non li penso proprio. Lei di quello che scrivo dovrebbe “prendere” tutto e valutare con attenzione, non soltanto quello che le fa comodo. Poi le critiche, caro “critico”, sono valide se fatte in trasparenza altrimenti diventano speculazioni.
Spero di essere andato via dall’Italia prima di poter vedere se Lei aveva ragione o torto…..
Le strategie politiche profuse nell’articolo principale e nei successivi commenti , forse, correggetemi se sbaglio, non tengono conto del le “sberle” che lo stesso Berlusconi ha preso in occasione dei referendum e nelle ultime elezioni . Bocciature che non riguardano solo il PDL ma che evidenziano, in via generale, una netta spaccatura tra tutto il mondo politico ed il popolo elettore . Nel merito del personaggio politico in questione e, al di fuori da ogni barricata politica, che fortunatamente non esiste più, Berlusconi passerà alla storia come colui che invece di reagire alla crisi economica, forse per colpa anche dell’Europa… Leggi il resto »