COLONNELLA – Un lungo corteo si è snodato questa mattina, domenica 16 settembre, lungo la provinciale 1 della Bonifica del Tronto per dire “No” alle centrali a biomasse. Centinaia di persone, con cartelli e slogan, hanno manifestato la propria contrarietà all’impianto da 6 megawatt in progetto a Vallecupa, in una marcia composta che si è protratta per oltre due chilometri: da piazza Novelli, in contrada San Giovanni, fino allo stabile dell’ex Italiana Manifatture, dove dovrebbe sorgere la centrale. Presenti alla manifestazione anche il Partito Democratico con Fabrizio Di Bonaventura (circolo della Val Vibrata), Giuseppe Capriotti (Martinsicuro), il consigliere regionale Claudio Ruffini, i sindaci di Controguerra, Mauro Scarpantonio, e di Torano Nuovo, Dino Pepe, il vicesindaco di Spinetoli, Giuliano Girolami, il comitato cittadino Aria Nostra.
Presente anche l’onorevole dell’Idv Augusto Di Stanislao, che, a seguito del polverone sollevatosi per la centrale a biomasse di Ancarano, ha indubbiamente catalizzato l’attenzione.
Poco propenso a rispondere alle nostre domande sulla vicenda, e nello specifico sulla proprietà di quote societarie della suocera nella Eva Energia Verde Abruzzo srl (che ha ottenuto nel febbraio 2008 l’autorizzazione unica per la realizzazione di una centrale a biomasse a legna e olio da 5 megawatt), ha affermato lapidario che “non esiste alcuna proprietà di quote nella società”, minacciando azioni legali. Sulla mancata protesta nel 2008 per il rilascio dell’autorizzazione dell’impianto di Ancarano, quando era consigliere regionale, ha tagliato corto: “Si trattava di un progetto diverso, e non siamo qui per parlare di quella vicenda, di cui mi occuperò in seguito. Per il momento mi interessa vincere la battaglia di Colonnella”.
Di Stanislao ha percorso in prima fila l’intero tratto di strada fino all’Italiana Manifatture dove si è riunito il corteo dopo la lunga passeggiata e dove l’esponente dell’Idv e capogruppo di “Insieme per Colonnella” ha preso la parola: “Non mi interessano le polemiche – ha esordito –, le lascio a chi le fa. Io sono qui per una battaglia di civiltà che è di tutti i colonnellesi. E’ stata aperta una pagina nera nella storia amministrativa di Colonnella e invito dunque i cittadini a togliere la fiducia al sindaco e ai consiglieri, mandandoli a casa. Hanno provocato – ha aggiunto – un danno mortale alla salute della popolazione, e io mi batterò per evitare che qualcuno porti la morte in questa collettività”. Di Stanislao quindi ha attaccato l’amministrazione Pollastrelli per non aver partecipato alla manifestazione: “Se sono contrari alla centrale – ha concluso – perché non sono qui insieme ai cittadini a manifestare?”
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