SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Nonostante la bufera di venerdì, si e’ svolto un importante incontro tra politici, funzionari e alcuni rappresentanti della marineria sambenedettese per una diagnosi approfondita della situazione del porto”. Lo dice il deputato ascolano dell’Udc, Amedeo Ciccanti.
“Dopo un confronto ad Ancona lunedì scorso – spiega – con i vertici del Provveditorato opere marittime da parte di una delegazione di pescatori, armatori e imprenditori della cantieristica, si e’ fatto un sopralluogo proprio nel momento piu’ critico delle situazioni meteorologiche”.
La delegazione guidata da Ciccanti, che da alcuni mesi sta seguendo lo stato di pericolosità nel quale navigano le imbarcazioni, dopo l’incontro con la Capitaneria lo scorso luglio, ha concentrato la sua attenzione sugli uffici ministeriali titolari degli interventi di manutenzione e di ristrutturazione dell’area portuale di competenza statale. “La questione prioritaria e’ l’emergenza dragaggio. L’ultimo intervento risale al 2008 e il canale di ingresso al porto si e’ di nuovo insabbiato, non consentendo piu’ l’ingresso di barche con un superiore a due metri e mezzo, come prevede un’ordinanza della Capitaneria, perche’ oltre tale grandezza si rischia l’insabbiamento con pericolo per la sicurezza di persone e cose. Tale limitazione interdice l’uso del porto a buona parte dei pescherecci di San Benedetto e ad altre importanti imbarcazioni che non possono fruire delle cantieristica locale, nonostante il potenziamento dello scalo di alaggio in costruzione, che rischia di essere inutilizzato. Purtroppo, nonostante la segnalazione di pericolo della Capitaneria, il Provveditorato opere marittime di Ancona non dispone di risorse finanziarie per un intervento risolutore. Si tratta quindi di allertare il Ministero per un intervento di somma urgenza. Da tale constatazione e’ partita l’idea di sollecitare il Ministero con una lettera della marineria sambenedettese, sulla quale impegnare i parlamentari marchigiani per sollecitare la destinazione di risorse utili per il dragaggio”.
Sono inoltre stati affrontati i temi degli ormeggi e dell’illuminazione del porto. Sono previsti altri incontri per risolvere il problema del dragaggio, del quale potrebbero beneficiare tutti gli stabilimenti balneari e il turismo sambenedettese il prossimo anno, in quanto la sabbia salubre potrebbe essere utilizzata per il ripascimento delle spiagge con un incremento di offerta turistica.
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L’onorevole Ciccanti vuole forse arci credere che il problema dell’insabbiamento del canale d’ingresso del porto verrà risolto con la faraonica realizzazione del terzo braccio? Vogliono forse farci credere che manca la pecunia per dragare il porto ma le casse sono piene nel caso in cui lo volessimo ampliare? Ma dalle nostre parti quando si parla del porto siamo capaci di fare la moltiplicazione degli Euro e dei Pesci? Nel frattempo, cercando di risolvere questo rebus “parabolico”, mi si è rotto anche il pall…ottoliere.