SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La politica deve stare fuori dalla sanità, ma credo che il suo  obiettivo sia quello di garantire pari dignità ai cittadini. Questo è quello che sta tentando di fare il Partito Democratico di San Benedetto. Spero che almeno in questo Donati sia d’accordo”. Velenosa e puntuale arriva la replica del segretario comunale Pd, Felice Gregori, all’assessore regionale dell’Italia dei Valori, che aveva apertamente criticato Paolo Perazzoli per i continui giudizi negativi espressi nei confronti del direttore dell’Area Vasta 5, Giovanni Stroppa.

“Perché piuttosto non si impegna a mantenere una minima parte delle sue promesse, a partire dalla proposta che ha fatto in pompa magna  prima delle elezioni di far istituire con delibera n.805  l’azienda ospedaliera Ospedali riuniti Marche Sud? Oggi rilancia parlando dell’ospedale unico, cercando di far dimenticare le precedenti dichiarazioni”.

Gregori non usa mezze parole ed entra letteralmente a gamba tesa su quello che, fino a prova contraria, rappresenta un alleato di coalizione. Pertanto continua con i quesiti: “Perché non si impegna a far attuare la delibera della Giunta regionale n.271 del 2010 Progetto strategico di interesse regionale Neurochirurgia in Area vasta n.5?  Perché non ricorda fatti recenti come la disposizione di chiusura della pediatria per il periodo estivo, decisione scellerata che è stata parzialmente ritirata – i posti letto infatti sono stati dimezzati – solo dopo la manifestazione degli amministratori di tutte le aree politiche davanti al Madonna del Soccorso? Voglio ricordare all’assessore Donati che la riorganizzazione del servizio sanitario regionale, pur nella condizione pesante  ma oggettiva di minori risorse, doveva essere occasione di riequilibrio nel territorio regionale. Stiamo aspettando che  alle tante parole, seguano i fatti”.

A dar sostegno agli attacchi di Gregori, arriva pure la replica stizzita del diretto interessato. “La sanità diventa tema politico se la lista d’attesa in Chirurgia raggiunge le 700 unità e se ben mille sono gli interventi richiesti tra Chirurgia e Otorinolaringoiatria”, sbotta Perazzoli. “Donati un anno fa appariva contrario all’Ospedale Unico, oggi no. Riguardo alla Pet invece, i soldi in arrivo riguarderanno i locali, mentre il finanziamento alla Pet risulta revocato”. Su Stroppa infine, non cambia il ritornello: “Bisognerà fare una valutazione di merito sul suo operato”.