MARTINSICURO – “Dateci tempo”. L’amministrazione Camaioni risponde al Partito Democratico sullo stato di degrado del territorio, e sostiene che tre mesi sono pochi per mettere in atto tutte le iniziative che sono in programma. Bacchetta i consiglieri di opposizione definendoli ironicamente “giovani reporter” e lascia intendere che, prima di esternare critiche sull’operato dell’attuale amministrazione, sarebbe necessario lasciarle il tempo necessario per risolvere i problemi.
Città Attiva sostiene che, quando era tra i banchi della minoranza, ha iniziato a fare foto del territorio “dopo ben due anni di opposizione”.
“A differenza di questi giovani reporter – prosegue la nota – abbiamo lasciato un po’ di tempo ai nostri predecessori prima di emettere giudizi trancianti. I nostri giovani del Pd (anche in questo caso, purtroppo, solo anagraficamente), invece, con la bulimia tipica della loro formazione politica, dopo soli 3 mesi, sfornano interrogazioni in cui sentenziano sul fatto che nulla si stia facendo per la pulizia del territorio, oltre alle foto che immortalano posti scelti ad arte tra quelli che dovranno essere oggetto di intervento secondo un programma ben definito.
Per un attimo – prosegue la nota – abbiamo avuto la tentazione di fornire loro il programma di lavoro della squadra esterna, in modo da dare l’opportunità di fotografare i vari luoghi poco prima del loro ripristino, ma poi abbiamo desistito e preferiamo invitarli, prima di parlare a sproposito, ad informarsi sulle forze a disposizione dell’Ente per effettuare le varie manutenzioni e su come queste abbiano ben chiaro quale debba essere l’ordine degli interventi”.
In merito ai due problemi sollevati dalla consigliera Simona Antonini, ed inerenti il bivacco degli extracomunitari sulla spiaggia a Villa Rosa sud, l’amministrazione Camaioni risponde che “mai come nell’estate che sta per chiudersi vi è stato tanto impegno sul fronte della sicurezza e del dialogo costruttivo con le Forze dell’ordine” e che “ci sono state operazioni di sgombero ma non esistono strumenti legali che possano impedire a questi uomini di tornare, generando così una situazione che qualcuno (in mala fede) vuol far passare come non gestita”.
Sulla prostituzione che viene praticata nella stessa zona, “invitiamo a valutare le difficoltà che affrontano le Forze dell’Ordine rispetto ad una legislazione nazionale che lascia margini davvero esigui alle Istituzioni Locali per risolvere definitivamente il problema”.
Città Attiva invita inoltre la consigliera Antonini a partecipare all’incontro, previsto a breve, organizzato dall’amministrazione comunale con l’associazione On the Road, e in cui si parlerà di prostituzione e di tratta degli esseri umani.
Per quanto riguarda invece la manutenzione del territorio nella zona 167 di Villa Rosa, la nota precisa che l’erba è stata tagliata il 17 giugno (con l’iniziativa “PuliAmo la mia città”) e il 18 luglio dagli operai del Comune. Un altro taglio è previsto per questa settimana.
Sul degrado nell’area antistante il cimitero di Villa Rosa, “siamo intervenuti subito dopo la segnalazione dei nostri (che ringraziamo), andando a rimuovere tutto il pattume depositato in quella sede da autentici fuorilegge che speriamo presto di poter disabituare a questi comportamenti”.
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Bivacco degli extracomunitari zona V.Rosa sud: il sindaco ha dichiarato che non esistono strumenti legali. Bene, questa è la Teoria, ma in Pratica lo spazio dove gli stessi alloggiano potrebbe essere chiuso mediante una recinzione in ferro di tipo economico e comunque adatta a quel tipo di ambiente, esattamente sotto il ponte di legno. Infatti, per tutta la stagione, non solo questa, piazzano le tende proprio a ridosso del torrente Vibrata: sfruttano il riparo del ponte, appunto. Quanto costa? credo il prezzo del cemento e del ferro. Ci sarebbe da valutare il deterioramento per i rischi esondazioni certo, ma suppongo… Leggi il resto »
Capitolo prostituzione. Prevenzione/controlli Villa Rosa sud. Forze dell’ordine e strumenti normativi. …è assodato che l’intervento delle FF.OO. per combattere questo secolare fenomeno è limitata, poichè la prostituzione non è reato, mentre il suo sfruttamento si ma è difficilmente configurabile (le varie retate ed arresti comunque frequenti non riescono a debellare il fenomeno: penso al “cane che continua a girarsi vorticosamente per mordersi la coda”). Infine, anche l’ingresso di alcuni paesi dell’est Europa (vi sono dati del Min. Interno incontestabili sulla prostituzione) nell’area UE, hanno reso ancora più dura l’attività delle forze di polizia, in quanto lo strumento della identificazione di… Leggi il resto »