SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il mondo della notte può spostarsi al Porto, a patto però che si rispettino pure lì le regole della civile convivenza. Facile imporlo a parole, un po’ meno semplice garantirlo nei fatti.
Perplesso, non a caso, appare il Comandante della Capitaneria di Porto, Massimo Castaldo. “Nessuno ha ancora parlato con noi dell’eventualità – spiega a Rivieraoggi.it – in ogni caso il Porto è il luogo di lavoro per eccellenza. Questa identità è stata sempre salvaguardata e così dovrà essere anche in futuro”.
La zona si riempirebbe di auto e persone, con tutte le conseguenze del caso in termini di sicurezza. Castaldo tentenna e la sua recente decisione di non consentire lo svolgimento dei Super Summer Games nell’area in questione vale più di mille parole. “Non so in quali condizioni fisiche i ragazzi si aggirerebbero per il porto ad una certa ora. La tematica è assai delicata e va valutata in modo approfondito”.
Fare chiarezza quindi, farla al più presto. Mentre i locali di Via Mentana si apprestano ad affrontare l’ultima settimana di punizione, che scadrà ufficialmente il prossimo 2 settembre, la città si interroga sul futuro della movida. Trasferirla al Porto? “Volendo si può, fin da subito”, comunicò Gaspari nel corso di un incontro con i Giovani Democratici.
Un’esternazione che è stata apripista di animate discussioni e prese di posizione. Fabio Urbinati, nelle vesti di assessore alla Pesca, ha immediatamente difeso la categoria: “E’ stato sempre chiaro che l’attività prevalente dell’area portuale rimarrà quella della pesca e il suo indotto. Il nuovo piano portuale su questo aspetto parla chiaro e non lascia dubbi a diverse interpretazioni. Sarà possibile insediare da quelle parti anche altri tipi di attività commerciali comprese quelle di somministrazione, ma quelle che favoriranno la valorizzazioni di prodotti ittici locali saranno prevalenti. Ma sia chiaro che né noi, né l’autorità marittima permetterà mai che il porto diventi una zona franca”. Dunque, mai e poi mai muri scambiati per orinatoi, libera circolazione bloccata e disturbo della quiete pubblica. Nel concreto quello che è accaduto in Via Mentana e strade limitrofe, per colpa di alcuni avventori.
Normale allora preoccuparsi e porre il veto, come Paolo Canducci, corso immediatamente in soccorso del collega. “Il Piano del Porto non è e non sarà mai il Piano della Movida”, ha tuonato l’assessore all’Urbanistica. “E’ umiliante per tanti lavoratori del settore della pesca ed è un’offesa all’intelligenza di chi lavora con serietà, passione ed impegno al progetto pensare di ridurlo ad una soluzione ai problemi generati da bar e discoteche. L’insediamento di pubblici esercizi in quella zona è dunque un aspetto importante ma non è il principale”.
Eppure la soluzione portuale era parsa fin dal principio quella prioritaria. Già dall’estate del 2010, quando nel mirino, anziché Bar Code e Caffè Mentana, vi erano finiti gli chalet del lungomare, con ordinanze anti-decibel stilate addirittura alla vigilia di ferragosto.
A tal proposito, il 4 settembre 2010 il sindaco Gaspari dichiarò: “Bisogna rispettare le regole della civile convivenza. Ci sono zone e zone e penso che l’area portuale possa essere una di quelle giuste”.
Concetto ribadito nei mesi successivi, quando l’argomento in questione finì direttamente nel programma elettorale: “Il Porto – si leggeva – deve diventare il cuore pulsante dell’economia sambenedettese. In particolare dev’essere in grado di ospitare, così come accade nelle grandi città italiane ed europee quell’imprenditoria giovanile e dinamica. Il tutto passa attraverso un intervento pianificatorio della zona nord del Porto: quindi un nuovo Piano Regolatore del Porto, con una nuova riperimetrazione di questo ambito. Questo consentirà il recupero industriale di quei capannoni abbandonati a causa di un vincolo che li lega esclusivamente ad attività relative alla pesca: con il cambio di destinazione, infatti, potranno essere utilizzati proprio per quelle attività commerciali che richiedono una collocazione lontana dalle zone residenziali. Queste attività si troverebbero in una zona non lontana dal centro, facilmente raggiungibile, e contestualmente potrebbero osservare anche orari di apertura più permissivi, senza dar fastidio a chi vuol riposare”.
Lascia un commento
Ma è normale che al porto è pericoloso! Avete mai visto come sono “fatti” (alcool o peggio, droga) al mattino dopo la movida? Che qualcuno possa finire in mare,da soli o in auto, non sarebbe una sorpresa! Fatela in zona Stadio, non ci sono abitazioni.
A mio avviso, la problematica in essere può essere risolta solo se le proposte vengano accettate e condivise da un vasto consenso della cittadinanza. Se non si avrà ciò, il problema “movida”, che è un’aspetto importante della ns industria del “turismo”, non si risolverà, ed ogni anno a venire avremo i soliti problemi. Dopo le macerie della seconda guerra mondiale, i nostri nonni ed i ns padri, spinti dal “vero” bisogno hanno saputo costruire con fatica, sangue, sudore e rabbia , la sicurezza economica ed il benessere che fino a qualche tempo fà abbiamo goduto a piene mani. Sfruttando sapientemente… Leggi il resto »
La popolazione sambenedettese ha votato democraticamente (quindi ha ampiamente condiviso) delle persone per prendere le decisione giuste, se poi queste decisioni sono ordinanze e chiusure anticipate, sono comunque legittimate da un voto.
Ultimo paragrafo ineccepibile. C’è però da dire che anche le critiche mosse da Urbinati e Canducci hanno le loro solide basi. San Benedetto è un esempio atipico di città marittima per tutti. Ho parlato proprio l’altra sera (3 AM) con una 23enne milanese venuta quì in vacanza con i propri amici, e alla mia domanda “ma che siete venuti a fare qui?” mi ha risposto “vabbè dai, alla fine la vita c’è”. Nonostante tutto. Pensiamo a quanti turisti in più potremmo avere istituendo in una parte della città una zona adibita a “movida”. Quanti imprenditori investirebbero, quanti nuovi posti di… Leggi il resto »
Ottimo articolo
Bene bene bene, finalmente si inizia a parlare con serietà di Pianificazione Urbanistica, tema cruciale per questa città. Noto con piacere che chi svolge il proprio lavoro seriamente capisce la serietà del problema e non si limita a fare sparate a casaccio non condivise con nessun portatore d’interessi (appunto con Capitaneria ed Assessori competenti, come dichiarato dal Comandante Castaldo).In definitiva un ottimo segnale. Ma nessuno alzerà un dito, tutti stretti alla propria poltrona, anche i compagni di maggioranza (IDV) che presumibilmente esternano la propria “opportunistica” contrarietà alla fin dei conti non faranno mancare il supporto al Sindaco (basta vedere le… Leggi il resto »
io non capisco perchè in tutte le più grandi città portuali d’europa, siano riusciti a convogliare la movida nell’ambito portuale, mentre qui da noi sembra veramente che dobbiamo fare il ponte di Messina. E’ naturale che ci deve essere prima una riqualificazione urbanistica, ma questa deve essere pensata oltre che al suo uso primario attuale, anche ad un’espansione, che non è solo “movida”, ma dovrebbe essere qualcosa di più, qualcosa che vada a dare un valore aggiunto al turismo, creando prospettive di vacanza anche a persone con età diversa da quella che oggi frequenta la nostra riviera. Perchè precludere assieme… Leggi il resto »
Con le verifiche per ogni caso, concordo pienamente con il suo PS
Per me, già il fatto che si inizia a discutere in maniera seria di Pianificazione urbanistica è un grandissimo risultato. Personalmente credo nella zona di via Dari ci sia bisogno di una riqualificazione importante, e si potrebbe cogliere l’occasione di ripensare questa riqualificazione nell’ottica della movida. Adesso non so se quella via sia inclusa nel Piano Portuale però credo che possa avere alcuni vantaggi strategici: presenza di notevoli edifici abbandonati (fabbrica del ghiaccio) con volumetrie interessanti, vicinanza con altri locali già esistenti e prossima al corso di San Benedetto, zona con bassa densità abitativa. Ovviamente la questione andrebbe approfondita coerentemente… Leggi il resto »
scusa potresti elencarne qualcuno di questi porti europei trasformati in banchine del divertimento?non dimentichiamo che c è un detto che dice:quando il mare è in tempesta ogni porto è buono. un porto è riportato sulle carte nautiche ,un porto serve all entrata e l uscita di mezzi navali!! puo arrivare un mezzo militare,puo entrare un panfilo in transito in difficoltà,possono servire i pompieri sul porto per delle improvvise emergenze…io mi meraviglio nel leggere che la capitaneria tentenna un po……….?????? e perche tentenna? chi la fa tentennare? la capitaneria lo sa bene come si deve esprimere sopra una proposta del genere!!… Leggi il resto »
Il Porto Olimpico di Barcellona per esempio.
Sig Ricci, sono doverose delle precisazioni al suo intervento, poichè non è stato scritto assolutamente di voler far diventare il porto un luna park, anzi quello che si auspica è una riqualificazione dell’area portuale, che non deve snaturare la primaria funzione di esso, ma se fatta con cognizione, puo recuperare quelle zone ormai in totale disuso e abbandono, e trasformarle magari in centri di aggregazione, e perchè no con la nascita di locali anche notturni oltre magari a ristoranti e negozi specifici di abbigliamento e attrezzatura. Poi mi scusi cosa c’entra il detto: quando il mare è in tempesta ogni… Leggi il resto »
Gentile Sig. Ricci, proprio per le perplessità da lei evidenziate è necessario un approfondimento della questione basato su studi e non dichiarazioni frettolose ed avventate. La Soluzione porto sicuramente è molto suggestiva ma va analizzata e contestualizzata con il modello di sviluppo che la città intende intraprendere. Purtroppo in città c’è ci parla sempre a sproposito: quando si chiedono spiegazione, bene che vada, non risponde altrimenti ti insulta, invece quando c’è da analizzare una problematica e trovare delle situazioni parla a vanvera la punto tale che i suoi stessi compagni di maggioranza devono mettere le pezze a questi scivoloni. L’urbanistica… Leggi il resto »
vedete carissimi, io il porto l ho visto crescere,nel senso che quando ero bambino io, era la metà..immaginabile? ringrazio l invito a farmi qualche viaggetto,ma la mia aspirazione è poter tornare un giorno a vivere nella mia cara SBT,poiche in viaggio gia ci sono.ravvivare il porto,vorrebbe dire leggendo tra le righe, farci dei parcheggi,aprirci dei locali,magari da ballo,da sballo, e da rimpallo(per fare rima)ma se lo guardate bene il porto di sbt,perlomeno l area portuale è gia stata disegnata da anni per divenire cosi,e cambiare ancora un po.ora se ci si vuole trasferire un urbanistica per dare sfiato all incontenibilità… Leggi il resto »
Dieci considerazioni… prolisse, purtroppo. 1) L’uso del termine “movida” è indice della mancanza di idee proprie che caratterizza l’Italia di oggi. 2) Sbt non è Barcellona prima di tutto perché i Sbtesi non sono come i Barcellonesi; per diventare qualcosa di simile c’è bisogno di investimenti sulla evoluzione socio-culturale, di tempo e di pazienza. 3) In via di principio, l’iniziativa economica di giovani che aprono locali e fanno investimenti va incoraggiata e non condannata. 4) Di quello che succede in via mentana non sono responsabili diretti i titolari dei locali, ma si tratta comunque di un fenomeno intollerabile. 5) La… Leggi il resto »
Salve sig/sig.ra fbcs, per quanto mi riguarda il discorso via Mentana, pur essendo di attualità, non deve ogni volta trovare riscontro in quello che è un’argomento che non riguarda solo le attività di Via Mentana, ma potrebbe riguardare anche e me lo auguro, nuovi imprenditori che vedono modi e luoghi dove investire a San Benedetto in quello che è un mercato che ancora, pare, regga alla crisi cioè quello dell’intrattenimento. In linea di massima sono daccordo su tutto quello che ha scritto, concordo con lei che la crescita non si limita solo ad aprire due localetti al “PORTO”, per risolvere… Leggi il resto »
Peccato l’amministrazione non la pensi così…
Sig. Gabriele il suo intervento è quanto meno condivisibile, sono daccordo su quanto detto da lei, ma quello che volevo dire è che la crescita piuttosto che la riqualificazione di una determinata zona, puo avvenire anche con l’inserimento (inteliggentemente programmato) di attività che prescindono dal principale scopo di nascita; io mi sento abbastanza fiducioso della new generations, che puo secondo me portare freschezza e nuove idee, magari gia adottate da altri, ma modificate a doc per la nostra realtà, quanto meno me lo auspico. Come già detto da qualcuno, la riqualificazione urbanistica deve essere programmata e deve comprendere tutta l’area… Leggi il resto »
concordo a pieno, aggiungo che sbt tra l altro non ha bisogno di crescere,ma di messe a punto,poiche negli ultimi 30 anni non ha fatto altro che crescere.è gia dove potenzialmente poteva arrivare. adesso sarebbe tempo di cesellare,modellare,lucidarla va!! qualcuno è stato deriso perche parlava delle buche nelle strade,gli asfalti…? non ho mai visto in tutta la mia vita a sbt rifare concretamente un asfalto stradale. (è costosissimo veramente e puo richiedere mesi di lavoro ) attenzione: io mi riferisco allo smantellamento completo, non alla copertura superficiale con uno strato pietoso,fatto di sassolini e olio nero eh! in altri comuni… Leggi il resto »
San Benedetto è forse cresciuta demograficamente, ma certamente non è cresciuta nel panorama nazionale… anzi abbiamo perso molte posizioni in ogni settore anche nel solo panorama regionale. Questo mi è sufficiente per dire che le politiche passate sono state sbagliate. Non abbiamo politiche di sviluppo (che non vuol dire necessariamente crescita ma anche riposizionamento e riqualificazioni), non abbiamo una programmazione dell’urbanistica… Siamo in una condizione da terzo mondo, in Italia certe cose non si sono mai viste dal dopoguerra ad oggi! Un classe dirigente che quando va bene prende decisioni a naso non è degna di guidare 50.000 abitanti! Il… Leggi il resto »
non volevo scoraggiarvi, sognerei anch io una città piu brillante,piu snella, piu alla portata di tutti e con tutti.senza troppe buracrazie, divieti,o lungaggini … se penso che usciva l acqua arrugginita dalle docce in spiaggia anche nel 1973 74 con ripetizioni negli anni 80 e 90, se ripenso che gonfiavamo il canotto alla prima alluvione d agosto in quegli anni per giocare ai naviganti su acqua piovana, attraversando via piemonte, e ognuno se lo faceva in altri quartieri. uguale come le alluvioni di adesso…sotto questo aspetto, e qualcosaltro ancora,la città non ha fatto un passo in avanti…però è cresciuta dal… Leggi il resto »
In Germania come sono le regole sull’ intrattenimento all’ aperto nei centri abitati?
di solito sono feste, o eventi estivi con degli orari prefissati, rispettati al secondo. es: stop musica 11 e 30 11 e 31 non suona piu nessuno. in ogni caso non si va oltre la mezzanotte e mezza… casi rari una 2 all anno a città, fino all una di notte. (rarità) se c è musica in un loale con regolare permesso fino a a mezzanotte e si prova a continuare sforando di 5 minuti,dopo un quarto d ora arriva la polizia intimando al gestore ( con molta discrezione e senza disturbare) di non voler tornare una seconda volta,se torna,… Leggi il resto »
Danke!
Salve a tutti, mi presento, non sono sambenedettese di nascita ma ho casa per le vacanze estive e non a sbt da 11, ne ho 25 perciò sono a sanbendetto tutte le estati dall’ eta di 14 anni, all epoca sanbenedetto era tutt altra cosa.. Sono pugliese, e ogni anno quando qualcuno sente la mia provenienza mi chiede:”cosa ci fai qui? da voi il mare è piu bello”, certo certo come dar torto, noi abbiamo lo splendido gargano con posti mozzafiato e il Salento che negli ultimi ani sta surclassando la romagna, specialmente per l’ estate appena passata… scusare il… Leggi il resto »
Mi sembra un bel post con spunti molto interessanti. Ti dò pienamente ragione quando parli di movida intendendo american bar, ristoranti esclusivi, porto con yacth, manifestazioni (ricordo anch’io con piacere miss italia), concerti, artisti, ma non quando assimili al concetto di movida i baretti fracassoni del centro dove si beve solo in mezzo alla strada, e che sarebbero frequentati solo da gente locale perché i turisti non sanno come trovarli… I turisti che conosco io evitano accuratamente anche di avvicinarsi, e lo scotto sociale presenta un saldo totalmente negativo. Comunque, avanti con la movida come dici tu, senza guardare a… Leggi il resto »
Grazie,
spero qualcun altro apprezzi il tuo commento.
spero anche io che qualcuno apprezzi il mio commento, è già che ci sono 2 risposte mi fa molto piacere.. .. per i baretti “fracassoni” è giusto che ci siano anche loro, non ci vuole solo una movida d elitè, ma anche un intrattenimento meno etichettato, per il “fracasso” bastano i giusti controlli come ci sono le svariate pattuglie in corrispondenza dell inizio del lungomare mare nord il venerdi sera per controlli, o l’ ottimo controllo del territorio “che costringe anche me “Non abituato” ad usare le cinture di sicurezza” le cose se fatte bene e controllate funzionano, l’ importante… Leggi il resto »
Scusate ma qualcuno ha citato l’Arena Sirena.. Io vorrei ricordare che nelle magiche estate del 1981/82 furono ospiti, NELLO STESSO PERIODO .oltre a quelli citati anche i Rockets, Gianna Nannini, Ivan Graziani, Ron, (molti di questi li intervistai per Radio Ponte Marconi e L’Altra Radio..) e chi ricorda il concerto di CLAUDIO BAGLIONI al BALLARIN ??? Perchè non si sono mai fatti spazi di questo tipo dedicati ai concerti ?? Ora i tempi sono diversi, ed i ragazzi di allora sono i padri di oggi, ma le aspettative non sono sempre le stesse? Cambiano i cantanti e le mode ma….