SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riempire la Palazzina Azzurra all’una e mezza di notte? Roba da Vittorio Sgarbi, ospite d’eccezione nella notte tra venerdì e sabato de “La notte dell’Arte e della Bellezza”, evento collaterale all’interno della nuova edizione de “L’Antico e le Palme”.
Tra installazioni di opere contemporanee, provenienti dalla Biennale di Venezia ed esposte in luoghi insoliti della città come Viale Moretti, Via Pasqualetti e la Galleria Calabresi, Sgarbi rappresenta l’attrazione ulteriore.
Gli assessori Sorge e Urbinati lo attendono, Vittorio ritarda di oltre un’ora. Il critico d’arte è immerso nel “confuso centro balneare”, come lo definisce lui. Un giro fra i mercatini, un occhio alle esposizioni e una tappa al bar Florian per una granita rigeneratrice.
Poi finalmente il contatto con l’amministrazione comunale e Gaspari. Baci, abbracci e battute (“il sindaco mi è apparso come un clochard”) per un incontro nemmeno troppo programmato. “La mia partecipazione è legata alla mia presenza questa sera a Penna San Giovanni, mi hanno catapultato qui”, scherza.
A notte fonda, quando già qualcuno è spazientito, ecco l’approdo in Palazzina. Sgarbi – affiancato da Walter Scotucci – presenta il suo libro, “Lo stato dell’arte”, un catalogo che pone l’attenzione sulla creatività giovanile del nostro Paese e su centocinquanta artisti diplomati nelle accademie italiane negli ultimi dieci anni, ma puntualmente esclusi dalle regole della critica artistica. Parlando di loro, Sgarbi esplode: “L’arte non è solo per quel gruppetto di specialisti. Io voglio far saltare il loro fortino. C’è un’arte sotterranea da non denigrare, non esiste solo la provocazione”.
Tuttavia, Sgarbi è anche sinonimo di fuori programma. Se ne susseguono molteplici. Dal “capra”, che gli urlano ironicamente alcuni ragazzi dall’esterno della struttura (“capra tu”, è l’immediata replica), alla campagna contro le bruttezze italiche: “Il nostro è un Paese meraviglioso, il più bello che ci sia. Dobbiamo curare ciò che abbiamo”. Nel mirino dell’ex sindaco di Salemi finiscono nuovamente le pale eoliche: “Una perversione orrida che colpisce la bellezza”. Mentre lo ribadisce, passa un treno, un altro, un altro ancora. Sgarbi non riesce a passarci sopra: “Un treno che passa per il centro di San Benedetto è l’esempio di ennesima barbarie”.
Lascia un commento
Si dai Vittorio…spostiamo la ferrovia adriatica! O “meglio” interriamola…!
Sgarbi ha fatto notare una cosa scontata che ahime` e` sfuggita in tanti anni a chi ha governato questa citta`, ossia la possibilita` di porre nelle zone del centro e in zone densamente abitate dei pannelli antirumore.
Curriculum Vitae di Vittorio Sgarbi: Condanna per diffamazione contro Caselli e Orlando (prescritta in Cassazione), Condanna per assenteismo e produzione di documenti falsi, Condanna per diffamazione aggravata contro Caselli e il pool di Milano, Condanna civile per ingiurie contro Marco Travaglio, Condanna per diffamazione contro Roberto Reggi, Condanna per diffamazione contro Raffaele Tito, Condanna per ingiuria contro Gianfranco Amendola, Condanna per diffamazione contro Ilda Boccassini (confermata in Cassazione). Il 23 marzo 2012 il Consiglio dei Ministri scioglie per infiltrazioni mafiose l’amministrazione comunale di Salemi guidata da Vittorio Sgarbi. A me pare che sia incivile far passare lui nel centro della… Leggi il resto »
I politici che hanno accolto Vittorio Sgarbi e ci si fanno fotografare sono degni e perfetti rappresentanti dei cittadini che all’una e mezza di notte hanno riempito la Palazzina Azzurra per vederlo e ascoltarlo.
Avrebbero dormito nei sacchi a pelo, pur di farsi fotografare assieme al più grande rappresentante della cultura italiana. Credo che ormai non ci sia più nulla da fare.
Io mi arrendo e confido nel cambio generazionale.
Perfetto! Aggiungo che se i commenti finissero qui sarebbe ancora meglio. L’indifferenza uccide anche i morti viventi.
http://www.youtube.com/watch?v=zsKXXgftFGY
IL MO PENSIERO Va a un ragazzo siciliano che chiese in una conferenza stampa di rendergli conto delle affermazione contro Caselli e il pool anti Mafia. Il ragazzo e’ morto dopo tragicamente per cause di lavoro.
Una barbarie non far passare il sig. Sgarbi a Marino del Tronto, con quel curriculum.
Ora dopo Sgarbi non resta che invitare Scilipoti sui temi della Sanità?
Con un curriculum del genere, in Italia, si viene praticamente unti con la senatura a vita.
ma poi alla fine, la laurea se l’è mai presa?…perchè va bene dire che il pezzo di carta non fa la differenza ma questo è sostenibile solo da chi quel pezzo di carta se l’è preso e può lavorare sulla comparazione, sennò siamo nel campo della volpe e l’uva…..
Sabrina che dici? Il tuo commento non è comprensibile, spiegati meglio.
Da questa provocazione di Sgarbi non può che nascere una riflessione. Come mai questa e le precedenti amministrazioni non hanno mai pensato di far installare pannelli antirumore nei luoghi densamente frequentati e/o abitati in cui passa la ferrovia?
il soggetto in questione non è in grado di riflettere! … è stata sola una reazione isterica provocata dal passaggio di un treno.
lo doveva dire Sgarbi che la ferrovia va arretrata, la cosa che mi dispiace di più è che questa è una tesi che personalmente sostengo da decenni, ma trovarmi in cosi “brutta compagnia” è la cosa che avrei evitato molto ma molto volentieri.
Leggo commenti spesso intelligenti ed ovviamente contrastanti sia su questo che su molteplici altri temi. Mi complimenti col direttore che al di la di ogni condivisione di pensiero da voce al cittadino e ne evidenzia la preparazione e le esasperazioni.
Io personalmente ormai penso solo che questo nostro Paese sia da abbandonare e chi può e’ meglio che se ne vada. Non c’è via di scampo. Siamo un Paese in metastasi ed e’ bene prenderne atto.
Purtroppo.
sono pienamente d’accordo con toni61….purtroppo…….
Direttore sono già due articoli che Lei non mi pubblica, eppure mi sembra di non aver offeso nessuno, ho solo scritto quanto corrisponde a verità, o quanto meno è un mio pensiero a cui altri potrebbero contestare o confermare, eventualmente potrebbe chiedermi spiegazioni in merito o quanto meno spiegarmi del perché non viene pubblicato il mio commento, sono certo che che Lei avrà modo di darmi spiegazioni soddisfacenti e anche in maniera celere, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti e la ringrazio per la sua collaborazione.
Perché la pubblicazione di commenti anonimi ha restrizioni (quali e perché l’ho scritto più volte) che chi si firma non ha. E’ per un senso di collaborazione che le chiedo. Grazie.
Come sempre il commento di Daniele Primavera è corretto e ben circostanziato. BRAVO
La ferrovia adriatica è stata inaugurata il 18 maggio 1863. San Benedetto del Tronto in quel tempo contava poco più di 6.000 abitanti è l’idea di centro del paese era certamente più spostata verso la zona alta dell’incasato. Siamo stati noi a sviluppare la nostra città intorno alla ferrovia ma a quanto pare, come troppo spesso accade, lo abbiamo dimenticato (Riego Gambini)