SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le ordinanze ai danni di Caffè Mentana, BarCode e Ippogrifo resteranno valide fino al termine di questa settimana. “Dalla prossima si vedrà”, spiega il legale del Mentana, Edoardo Guidi che, venerdì mattina ha incontrato il sindaco Gaspari in Municipio, accompagnato da Alessandro Marini. “Verrà valutata la situazione, per venire incontro alle esigenze dei residenti, ma anche dei locali, che devono mandare avanti l’attività”.

La speranza è quindi quella di convincere il primo cittadino a tornare sui suoi passi: “Chiudere alle 24 equivale al non far lavorare per niente gli esercizi”, prosegue Guidi, che a quanto pare sarebbe riuscito ad ammorbidire la posizione di Gaspari: “Ci ha garantito che cercherà di gestire il problema con flessibilità, affinchè gli orari siano più adeguati e non quelli che si leggono nel provvedimento”.

“Tutto si può fare, purchè avvenga nel rispetto delle regole”, sarebbe stato il monito del sindaco, intento allo stesso tempo a discutere sull’eventualità di istituire in via Mentana e zone limitrofe i controlli della Polizia Municipale, in aggiunta alla vigilanza privata finanziata dalle stesse strutture: “La movida deve essere civile e la civiltà sta agli avventori. Noi stiamo facendo il possibile”.

Soddisfatto del faccia a faccia Alessandro Marini: “L’incontro è stato cordiale. Per quel che mi riguarda ho comunicato la nostra necessità di lavorare e che riteniamo inaccettabile che si mandino a casa tutti i ragazzi che lavorano nei bar per colpa di loro coetanei che non stanno stare al mondo. Siamo i primi a condannare qualche idiota che non sapendo stare al proprio posto va facendo il vandalo in giro”.

Un nuovo confronto tra Gaspari e tutti gli altri locali interessati si terrà la settimana prossima. Nel frattempo, su Facebook i clienti di BarCode e Caffè Mentana solidarizzano e promettono di rimanere nella via “incriminata” anche a chiusura avvenuta. L’apice della protesta – assolutamente civile – avverrà sabato notte: “Sarà nostra premura farlo restare un dissenso educato, senza schiamazzi e strombazzamenti. La movida che amo è quella che rispetta le esigenze, legittime, degli altri”, conclude Marini.