SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come nel “Nessun Dorma”, la notoria romanza per tenori ispirata dalla Turandot di Puccini, nella quale il personaggio Calaf veglia nella notte di Pechino attendendo il sorgere del sole per conquistare l’amore della Principessa di Ghiaccio, la cittadinanza sambenedettese in questo periodo di stasi in cui il progetto della Gas Plus pare caduto nel limbo decisionale, veglia sulle giornate di apparente silenzio sulla questione della costruzione dell’impianto di stoccaggio, attendendo eventuali sviluppi.

“Eppur si muove” direbbe Galilei, quantomeno movimentazioni dal fronte dei comitati sembrano esserci. In particolare “Ambiente e Salute”, generatosi da una spontaneità popolare, il cui obiettivo primario è rappresentato dall’autotutela dei cittadini nei confronti di eventuali risvolti negativi che la messa in funzione dell’impianto potrebbe causare.

Un punto si cui si discute da tempo, e che adesso pare rappresenti un focus tra i più rilevanti nella garanzia di un intervento controllato e a miglior copertura, è stavolta volto verso un processo di finanziamento riparatorio, qualora servisse, nella forma della fideiussione. Ambiente e Salute, in tal senso, espone la sua posizione.

Tuona l’avvocato Corrado Canafoglia: “Ci chiediamo quanto valga la casa di un cittadino di San Benedetto, quanto valgano le loro aziende e la salute dei loro figli, quanto valga l’ambiente. Ogni minimo rischio va calcolato. Gli enti non dovrebbero correre dietro alle aziende o a chi gli procura i soldi, ci dovrebbe essere una fideiussione per poter reperire liquidità e far fronte a priori ad ogni problema futuro. Non sarebbe giusto aumentare la benzina o l’Imu per coprire spese che nasceranno sul momento. E’ la Cee che impone tale modo di operare”.

“Su un rapporto di Sogi si fa un riferimento ai problemi reali che ci possono essere con un impianto del genere – dice Adriano Mei – Non ci sono compagnie assicurative che coprono interamente i danni che si potrebbero verificare al territorio o alle persone. Ci chiediamo perché in questo caso non sia stato richiesto questo aspetto”.