MARTINSICURO – Anche a Martinsicuro è possibile firmare per il referendum abrogativo dell’indennità parziale ai parlamentari. Il cosiddetto referendum “anticasta”, per intenderci. Basterà recarsi, entro il 30 luglio, presso la segreteria (1° piano) tra le 9.30 e le 13.30 per lasciare la propria firma. Al raggiungimento delle 500.000 firme, a livello nazionale, si potrà attivare una consultazione referendaria e gli italiani saranno chiamati a decidere se tagliare parzialmente l’indennità dei nostri parlamentari.
“Un’operazione oscurata dai media per ovvie ragioni” dice il comitato organizzatore, chiamato Unione Popolare, che ha coniato per l’occasione uno slogan ad effetto “firmo per tagliare gli stipendi d’oro ai parlamentari”. In effetti, l’operazione è stata poco pubblicizzata lungo lo stivale, anche se, ad onor del vero, è molto più contenuta di quello che si voglia far credere. Difatti, sotto la scure finirà solo la diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, con un risparmio stimato intorno ai 50 mln di euro all’anno.
“Verranno tagliati i 3.500 euro mensili che ogni parlamentare riceve per il soggiorno a Roma – dice Maria di Prato del comitato organizzatore – la cosa ridicola è che a incassare questa somma sono anche quegli eletti che nella capitale ci vivono.”
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