SAN BENEDETTO. Cose dell’altro mondo anche se, a ben vedere, son solo 50 i km che separano la doppia vita di Napolano. La mattina giocatore del Teramo, in serata “bandiera” rossoblù. Il giocatore ha ammesso le voci rimbalzate quest’oggi su diversi siti internet, creando una situazione non esattamente idilliaca verso compagni, società e -soprattutto- tifosi.

Napolano ha fatto presentazione, foto sociale e primo allenamento in casacca biancorossa, salvo poi tornare in fretta e furia a San Benedetto per firmare il prolungamento con la società rossoblù.

E’ stato molto serio, tra noi c’era la parola e l’abbiamo rispettata entrambi” queste le parole di Di Giuseppe alla presentazione. Non serissimo, col senno di poi. Napolano dopo l’allenamento non si è presentato alla cena ma è tornato a San Benedetto dove, con un colpo di penna, ha sciacquato via tutte le belle parole dette in mattinata sulla sua nuova avventura al Teramo.

La Sambenedettese, in un comunicato ufficiale, ha constatato “la spiacevole vicenda” affermando che, sebbene ci fossero i presupposti per rescindere il rapporto col giocatore, “le motivazioni e le sincere scuse anche pubbliche del calciatore” hanno convinto la dirigenza a rinnovargli la fiducia.

Spadoni in una recente intervista aveva affermato che sarebbero rimasti solo i giocatori convinti a restare, c’è da chiedersi quale siano le sensazioni del giocatore in questo momento. Nella conferenza stampa a Teramo aveva raccontato di aver “trovato subito l’accordo con la società biancorossa”, mentre per la Samb, a ben vedere, non è andata esattamente così.

La società, nella nota ufficiale, afferma di essere “certa che il calciatore ripaghera’ sul campo, come nella scorsa stagione, l’attaccamento ed il rispetto verso la nostra gloriosa maglia rossoblù”.

Sarà il tempo a parlare. Certamente, Napolano non ne esce bene.