CUPRA MARITTIMA – Lunedì 16 luglio, a partire dalle ore 9.30 presso il Parco Archeologico, gli amministratori, la società Arcus, i responsabili del progetto di scavo e valorizzazione, riceveranno le autorità locali per illustrare loro quanto è stato realizzato.

Il Parco Archeologico di Cupra Marittima sta finalmente diventando realtà e l’amministrazione Comunale vuole condividere con le istituzioni locali e i cittadini gli obiettivi raggiunti in questi anni.

Ha affermato l’assessore alla cultura Luciano Bruni: «Si tratta di uno straordinario piano di sviluppo per un’intera area del proprio territorio dall’eccezionale valenza storica, archeologica, paesaggistica e turistica».

«Cupra – prosegue Bruni – ha la fortuna di ospitare uno dei Parchi Archeologici istituiti dalla Regione Marche che al suo interno comprende l’acropoli, il foro, la basilica, il Tempio della Dea Cupra e altre notevoli emergenze archeologiche come il Ninfeo, San Basso alla Civita, una necropoli, altri templi e strutture urbane e suburbane, le mura Mignini, il porto storico.

Dato il grande interesse suscitato, il Parco ha ottenuto un finanziamento dalla Società Arcus Spa per la nuova campagna di scavi che è tuttora in atto. Le nostre collaborazioni, in questa campagna di scavo sono con l’ Università di Macerata e Padova, intese che vorremmo mantenere ed allargare con altri atenei italiani ed europei anche per gli anni futuri. Con la supervisione della Professoressa Elena Di Filippo Balestrazzi infatti, sono diversi i progetti di valorizzazione del luogo».

Ha aggiunto Bruni: «Una volta terminato, il Parco Archeologico sarà facilmente raggiungibile poiché il Comune ha progettato sulla costa un approdo marittimo turistico, mentre l’autostrada dovrebbe prevedere un Punto blu, immediatamente sul Parco.

La zona inoltre è adiacente alla SS 16 e alla strada provinciale per Carassi, Montefiore e Ripatransone. Gli investimenti da parte del Comune riguardano inoltre la ristrutturazione di una casa interna al parco, una recinzione dello stesso e di strade di accesso alla zona. La casa colonica diventerà un ostello per la gioventù, e avrà al suo interno anche la reception del Parco, laboratorio e una sala riunioni».

«Nei pressi del Parco – conclude l’assessore – è prevista anche l’imminente nascita di un nuovo Polo Scolastico, e abbiamo volumetrie per approntare un nuovo museo, di un centro di formazione professionale di restauro, nonché di Summer School estive di archeologia, e di un Centro Studi delle zone cultuali del medio adriatico in età antica.

Non di ultima importanza è la vicinanza della Mostra Mondiale di Malacologia che attrae 60.000 visitatori l’anno». Insomma il territorio ha tutte le carte in regola per poter diventare un centro culturale di grande valore e di ampio respiro, soprattutto se si mettono a sistema tutte le forze coinvolte, riuscendo a valorizzare al massimo tutte le caratteristiche che rendono l’area unica nel suo genere.