SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Importanti novità per il servizio taxi. La Giunta Gaspari ha infatti rimodulato le tariffe per alcune categorie di utenti e ha istituito nuove piazzole di sosta. Queste ultime sono state individuate in via Milanesi (nei pressi di Piazza Giorgini), in piazza Trieste (nei pressi della Palazzina Azzurra), nella zona dell’Ospedale civile Madonna del Soccorso, in Piazza Salvo D’Acquisto (rotonda di Porto d’Ascoli) e alla stazione ferroviaria di Porto d’Ascoli. Le cinque nuove aree si aggiungono a quelle storiche posizionate dinanzi alla stazione ferroviaria del centro e in piazza Nardone.

Quanto alle tariffe si registra una riduzione del 50% per utenti con meno di venticinque anni o con più di sessantacinque e per i portatori di handicap nelle dodici ore che vanno dalle 8 alle 20 limitatamente a percorsi all’interno del Comune di San Benedetto del Tronto. Riduzione anche per le tratte di collegamento degli istituti di cura con la stazione ferroviaria: la tariffa minima passa da 10 euro a 7,50.

Sono state disciplinate anche le tariffe per e da gli aeroporti di Ancona, Pescara e Roma Fiumicino determinate rispettivamente in 105, 95 e 250 euro più IVA. Inoltre la delibera specifica che nel caso in cui le piazzole aggiuntive non fossero presidiate da taxi, il servizio sarà svolto a chiamata dal primo turno presso la stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto, con onere aggiuntivo di 3 euro a titolo di rimborso carburante a carico del cliente.

“Con questi due atti approvati anche grazie a un accordo con le associazioni di categoria – sottolinea l’assessore alla Mobilità Luca Spadoni – siamo riusciti non solo a soddisfare l’esigenza degli operatori di avere una maggiore diffusione del servizio sull’intero territorio comunale, ma anche ad offrire ad alcune categorie di utenti più sensibili riduzioni tariffarie. Auspichiamo che l’adeguamento delle nuove tariffe incentivi l’uso di mezzi di trasporto collettivi, nella prospettiva perseguita dall’amministrazione comunale di disincentivare il più possibile l’utilizzo dell’automobile privata in favore di strumenti più ‘intelligenti’ di mobilità sostenibile”.