TERAMO – Le donne dell’Udc si sono mobilitate per sensibilizzare sulla doppia preferenza di genere, la legge regionale che permetterebbe all’elettore di esprimere due preferenze, nei confronti di un uomo e di una donna della stessa lista.

Sul tema il Dipartimento Pari Opportunità Udc della provincia di Teramo (rappresentato dalla presidente  Marilena Andreani e da Rosa Fiorello) ha organizzato nei giorni scorsi un incontro a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni ed esponenti politici.

“Si tratta della prima iniziativa del genere organizzata in  provincia di Teramo – ha affermato Marilena Andreani – . I relatori hanno espresso il loro parere a sostegno di qualsiasi iniziativa possa favorire la realizzazione di una “democrazia compiuta e paritaria”.

L’assessore alle politiche sociali del Comune di Giulianova Nausica Cameli ha portato i saluti della città. In apertura la relazione dell’avvocato Antonio Di Menna, capogruppo Udc al Consiglio Regionale, ha illustrato l’iter legislativo della legge di riforma elettorale che è attualmente in discussione in Regione, esprimendo il suo chiaro consenso all’inserimento della doppia preferenza di genere.

Che tale provvedimento non debba costituire “una riserva indiana per le donne” è stata l’opinione espressa dall’On. Rodolfo De Laurentis, che ha sottolineato come “il cambiamento debba essere prima di tutto culturale, in direzione della nascita di un nuovo soggetto politico basato sulla collaborazione e la complementarietà tra uomini e donne ma soprattutto sulla selezione di candidate scelte per la loro competenza”.

Ampia e articolata la relazione della presidente del gruppo Udc in Regione Emilia Romagna, Silvia Noè, che ha esposto i numeri di una crisi economica e occupazionale che sta colpendo in primo luogo le donne. Sebbene la proposta della doppia preferenza di genere non sia la migliore possibile (sperimentata in Campania nel 2010 ha consentito l’elezione del 20% di donne che successivamente hanno lasciato l’incarico per fare le deputate) è pur sempre l’unico strumento per aprire degli spazi a chi vuole fare politica per assumersi delle responsabilità nelle scelte strategiche di governo del paese. Citando la sentenza della Corte Costituzionale favorevole al provvedimento campano, ha fugato ogni dubbio circa la percorribilità dell’iniziativa abruzzese che va nella stessa direzione. Si sono susseguiti gli interventi di Annamaria Cianci, responsabile regionale delle Pari Opportunità dell’Udc, di Desiree Del Giovine, presidente della Commissione Pari Opportunità di Teramo, della dott.ssa Villacroce, presidente regionale della Commissione Pari Opportunità e delle consigliere regionali Marinella Sclocco del Pd, e  Federica Chiavaroli del Pdl,  che hanno dimostrato come sia in atto un’azione congiunta e trasversale su tale proposta che riscuote il favore anche del presidente Gianni Chiodi e dei vertici dell’Udc.

In conclusione l’On. Armando Dionisi, commissario dell’Udc, ha spiegato che anche il Parlamento è orientato favorevolmente vista l’approvazione recente della proposta di legge, con 372 voti a favore, 21 contrari e 48 astenuti, si tratterà di vedere come sarà accolta all’interno di ciascun Consiglio Regionale.