SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sui cartellini gialli e rossi in arrivo il sindaco non ha fatto nomi, anche se si potrebbero facilmente immaginare. Nonostante ciò, in rete, molti giovani hanno intrapreso una campagna in difesa del Caffè Mentana, situato insieme al Bar Code nell’omonima via, presa in esame proprio da Gaspari come uno dei fulcri della grana legata ai decibel.
Giù le mani dalla movida quindi. E l’avvertimento diventa concreto con una raccolta firme che ha già toccato le 250 adesioni. Un numero in costante crescita, che dovrebbe diventare abbondante nei prossimi giorni, quando il primo cittadino incontrerà gli esercenti della notte.
Totalmente opposta è invece la presa di posizione di ben ottantasette cittadini sambenedettesi residenti in prossimità del lungomare nord che, nelle scorse ore, hanno inviato un esposto alle autorità competenti “affinchè vengano ripristinate le sane regole della civile convivenza”. Una rabbia sfogata in un comunicato senz’appello: “Siamo esasperati da quegli chalet che di notte si trasformano in mega discoteche e bolge infernali”. Dunque l’affondo: “Hanno trasformato le notti di questo quartiere residenziale in un luogo stressante e invivibile; addirittura mettono a rischio la nostra salute e lo stesso ordine pubblico. C’è un limite a tutto, ci sono le leggi dello Stato, ma ormai qui le autorità sembra che abbiano abdicato; nessuno ci tutela”.
“Questo – proseguono – è il risultato di anni di permissiva compiacenza di chi dovrebbe governare verso coloro che in malafede si ergono a paladini di un finto turismo e che in realtà producono solo un evidente degrado a danno della comunità traendo esclusivo profitto personale”.
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Non si può difendere un locale dove si mette a rischio l’equilibrio di vivibilità e sicurezza urbana!!Gli schiamazzi notturni legati alla frequentazione di questi bar (aggiungo “la bodequita ” di Via Abruzzi)che si protraggono fino all’alba, non hanno nulla a che fare con la movida; qui c’è rumorosità aggregata a coportamenti alterati e maleducati per usare un eufemismo: Può una città civile come S.B.T. diventare di notte ostaggio di queste persone?
si che lo può, sono anni che S.B.T. non è più una città civile. (con il beneplacito delle autorità)
Cara LauraT, purtroppo il discorso e’ molto più articolato e complesso… San Benedetto e’ sempre più ostaggio del degrado e del più completo disinteresse… E non solo per colpa di alcuni locali pubblici, dato che ormai abbiamo problematiche più generali di pulizia, vivibilità e sicurezza sociale… Oggi pomeriggio, solo per dare qualche esempio, cumuli di rifiuti fuori dai contenitori in Piazza San Giovanni Battista e Via Calatafimi, questuanti vari che si sono impadroniti perfino del sagrato della Cattedrale, moto smarmittate a tutta velocità per le vie dei centro… In compenso in tutto il centro non ho visto un vigile, un… Leggi il resto »
Sinceramente non riesco a capire per quale motivo per l’inciviltà e la maleducazione di alcuni debbano rimetterci tutti. Se io titolare di un attività turistica rispetto la legge (la musica entro gli orari e i decibel consentiti dalla legge, la somministrazione di bevande alcoliche, la pulizia e il decoro delle zone attinenti al mio locale ecc) per quale motivo LOGICO E RAZIONALE debbo chiudere? Se nelle attività controllate si riscontrassero infrazioni DELLA LEGGE sarebbe giusto multarle o farle chiudere, sempre tutto quanto PREVISTO DALLA LEGGE. La responsabilità oggettiva è una cosa che non si può affrontare, una cosa che non… Leggi il resto »
Giustissimo Alessio. Come previsto dalla Legge.
….Ma la legge è interpretabile….
….Ma la legge si deve SAPERE aplliccare….
….Ma la legge non aiuta a far muovere il denaro…
….Ma la legge la si deve conoscere…..
….Ma la legge…. E’ in italia… E in italia non si applica la legge…. Si applicano le conoscenze, il “diamoci una mano”, Si applica il si, ma…
E San Benedetto, purtroppo è in italia.
idee? Ma questi politici secondo sono stati eletti per le idee? Se la pensi così mi dispiace comunicarti che in campagna elettorale non sono state presentate idee!!!! Ed ora che l’amministrazione è in carica non ci sono nemmeno progetti…. Di che parliamo ancora?
“Gli schiamazzi notturni legati alla frequentazione di questi bar (aggiungo “la bodequita ” di Via Abruzzi)che si protraggono fino all’alba, non hanno nulla a che fare con la movida”
Mi permetto di dissentire, poichè io non ho mai sentito parlare di “movida silenziosa”. Il problema è a monte: la vogliamo o non la vogliamo la movida a San Benedetto? Perchè mi pare di capire che pretendiamo di essere una città con delle attrattive per i giovani ma allo stesso tempo ce ne lamentiamo…
sono d’accordo con lei. San Benedetto se vuole attrarre persone caratterizzandosi come polo di intrattenimento, deve accettare compromessi. L’unica cosa su cui vigilerei di più è l’alcool ai minori.
E’ amorale e foriero di schiamazzi.
In via mentana soprattutto
Da frequentatori dei locali in questione posso dirti che il target non propriamente turistico in senso stretto. E’ semplicemente uno dei pochi luoghi di aggregazione e di ritrovo presenti in città per giovani. Secondo me per risolvere il problema è da analizzare perchè le persone vanno lì: secondo voi è solo per il limitato costo delle consumazioni? Per quello che posso vedere io invece è perchè ormai quella via è diventato un luogo per ritrovare vecchie conoscenze viste che ormai tra studenti fuori sede, ragazzi che lavorano fuori l’unico modo per ritrovarsi nel week-end quando si torna a casa è… Leggi il resto »
Fai confusione tra movida e schiamazzi molesti. La movida non è silenziosa, ma si svolge in aree idonee lontano dalle abitazioni, e ha contenuti musicali e culturali. Quello che avviene a SBT, in particolare a via Mentana (tutto l’anno), non è niente del genere: c’è solo ubriachezza molesta, vomito, urina, vandalismi gratuiti e altre cosette. Si pensi a identificare una zona per la movida e a proporre alternative a basso costo, culturali, musicali, sportive, rispetto all’alcool fine a se stesso che oggi impera in modo degradante e certamente non è un plus per l’offerta turistica, anzi i turisti ne sono… Leggi il resto »
Mi scusi ma.. Quali turisti? Ripeto, è proprio questo il punto secondo me. Che turismo vogliamo incentivare a San Benedetto? Giovani o famiglie/anziani? Perchè mi pare che si voglia troppo senza stringere nulla. Inoltre quali sarebbero le aree idonee alla movida secondo lei? A San Benedetto non c’è una zona, e dico una, (porto a parte, passatemi il gioco di parole, e anche lì i residenti hanno da ridire, come nel caso del 45) che non sia densamente abitata. Dove la vogliamo spostare la movida? Fuori? Prevedo un suicidio economico.
Quindi secondo lei ci sono turisti (reali o potenziali) che verrebbero a SBT per la bellezza e il divertimento di ubriacarsi in via Mentana.
Io ne conosco molti invece che sono schifati da quello che vedono, e che non torneranno a SBT perché non riescono a dormire, e non sono vecchi ottantenni ma persone normali a cui danno fastidio le scene di degrado urbano che avvengono sotto gli occhi di tutti a due passi dal salotto buono del centro.
Dimenticavo, la “movida” non nasce oggi ma esiste da sempre; dove si faceva pochi anni fa? Per citarne alcuni: Tuculca, Why not, Atlantide, Silver Moon, Edel weiss, Misus, Puerta del Sol, BB (qualcuno è ancora operativo a tutt’oggi). Erano location abbastanza isolate, anche se qualcuno si lamentava già allora, ma soprattutto non stazionavano centinaia di persone ubriache in strada tutta la notte, sotto le abitazioni. Oggi la zona porto e la zona collinare appaiono le più idonee per proporre una idea di movida, che comunque deve essere ripensata e controllata perché non può basarsi quasi solo sull’ubriacarsi e fare atti… Leggi il resto »
la gente che si lamenta per gli schiamazzi dovrebbe viaggiare un po’ di più.
Ma come si fa a dare addosso a chi difende solo la vivibilita’ della propria abitazione?
Ma siete uomini o caporali?