SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Mancano le scelte di fondo. L’ospedale non sarà più organizzato in reparti, bensì per intensità di cura. Cosa significa in concreto?”. Lo dice Giovanni Gaspari, presidente della Conferenza dei Sindaci, che ha incontrato sabato il comitato ristretto degli altri primi cittadini – formato da Lucciarini, Bruni, Amici e Pallottini – per la discussione sul Piano Industriale dell’Area Vasta 5.
I confronti continueranno anche nella prossima settimana e si concluderanno a metà luglio con la convocazione della Conferenza che stilerà il comunicato ufficiale sulle posizioni adottate.Incontri che proseguiranno anche questa settimana per poi chiudersi a metà luglio quando verrà convocata la Conferenza dei sindaci dell’Area vasta cinque che stilerà una relazione conclusiva con la posizione emersa da queste consultazioni.
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Gaspari si ricordi di queste situazioni cittadine prima di scrivere mielose lettere di ringraziamenti a Spacca!!!! Forse per lui l’appartenenza la partito conta più dell’appartenenza alla città!
Ma che significa che l’ospedale di San Benedetto del Tronto sarà organizzato per intensità di cura? Premesso che io di Giovanni Gaspari, Sindaco di san Benedetto del Tronto e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Area vasta, non mi fido. In città ci sono già vari studi medici privati e aumenteranno ancora se la sanità pubblica non offre servizi. Giovanni Gaspari sta operando in silenzio, come è nello stile classico dei poltici democristiani degli anni sessanta. Si fanno comunicazioni pubbliche quando gli accordi e della liberalizzazione e privatizzazione della sanità pubblica sono stati fatti. Per come sta la situazione si deve… Leggi il resto »
ma facciamo una bella raccolta di firme per farlo chiudere!!Sono sempre straconvinto che,se si mette insieme tutti i repartidi tutte e due gli ospedali del piceno non se ne riesce a farne mezzo di un ottimo reparto!!!!!
Sindaco, per ” intensità di cura ” si intende formalmente il livello di cura richiesto dal singolo caso che consegue ad una valutazione di instabilità clinica (associata a determinate alterazioni di parametri fisiologici) e di complessità assistenziale (medica e infermieristica). Associata a questa misura c’è il “livello di cura assegnato” LEA che è, invece, definito dalla tecnologia disponibile, dalle competenze presenti e dal tipo, quantita’ e qualita’ del personale assegnato. Il problema grande, attualmente, è che abbiamo le competenze a livello regionale tutte sotto lo stessa direttiva (Azienda Unica Regionale), ma non abbiamo tecnologia disponibile, perché è stata quasi tutta… Leggi il resto »
Certo poche briciole ma anche queste stanno a quanto pare riducendosi. Ottimi i distingo di “masha parisciani” ma vi è anche da chiedere (E, con forza!) che poiché l’Addizionale Irpef regionale è aumenta dallo 0,90% al 1,23 dell’imponibile sia esso di pensione o di stipendio, penso che al di là che si serva nord e poi sarebbe da verificare se non si serve il sud si abbassa l’aliquota citata. Naturalmente per i principi di non rivedere le articolazioni delle addizionali che comunque servono per i servizi avremo alla fine una pessima sanità, e tutto a vantaggio dei privati. (Felice Di… Leggi il resto »
Certo Felice…. un’altra potenza che assorbe quella tecnologia e quelle risorse preziose per la sanità pubblica è proprio il privato…..privato convenzionato…….che da privato, viene rimborsato con soldi pubblici, per prestazioni pubbliche dirottate a loro per mancanza di supporto nel pubblico stesso…….Il labirinto di Dedalo…..
Ma se il sistema formativo professionale universitario e non è ancora organizzato attorno al sapere (lo specialista cardiologo che sa poco o niente di urologia, il pediatra che non è pratico di geriatra, ecc) come possiamo pensare di cambiare l’approccio se non iniziamo prima dalla forma mentis dell’approccio? Che il nostro sistema sanitario nazionale debba necessariamente cambiare profondamente credo non ci siano dubbi, vista anche la voragine economica che l’infezione ha generato nel corso degli anni, ma pensare di risolvere, nell’immediato, i problemi dell’ospedale di San Benedetto del Tronto dicendo che la sua modernizzazione si compirà passando ad un più… Leggi il resto »