GROTTAMMARE – Lo storico Olivieri ci fornisce anche una serie di rari ed interessanti documenti che pubblichiamo per dar manforte alle sue idee. Alcuni di essi sono quasi introvabili.

In questo articolo spiega perché, secondo lui, alcune nozioni popolari sulla Sacra non sono consone con la storicità dei fatti. I documenti a noi forniti sono stati trasmessi tramite supporto digitale, le scansioni non sono quindi state effettuate dalla nostra redazione.

La lettera di Backer, vescovo di Grottammare, il quale si pone il problema della mancanza di un atto che ufficialmente accerti la storicità della Sacra. Il Papa Pio XII conferma l’evento ed emette una bolla. Il Vaticano riconosce la verità storica dalla Sacra. Click qui.

Nel 1973 Paolo XI, per eliminare tutte quelle Sacre false e non storicamente documentate, crea una commissione per effettuare un ripulisti. La Sacra di Grottammare viene riconfermata. Click qui.

Alcuni, per delegittimare la storia della Sacra, hanno insinuato che a Grottammare nel 12° secolo non vi era alcun porto. Ecco un contratto stipulato nel 1299 tra il comune di Fermo (all’epoca amministratore del porto) e un signore di Genova nel quale si concorda il restauro dello stesso, dovuto al sotterramento naturale della conca di San Martino. A rigor di logica ne scaturisce quindi l’esistenza del porto antecedentemente al suo restauro. Click qui.

Abate Leoni nel 1810 scrive un libro che fornisce la conferma storica del passaggio di Alessandro III da Ancona verso sud localizzato temporalmente verso la fine di ottobre, per poi ripartire e rientrare a Roma. Pochi giorni dopo, sbarco a Grottammare. Click qui.

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