NERETO – L’Unione dei Comuni mette a disposizione per l’Università di Teramo due sedi in al Vibrata in cui sistemare la Facoltà di Scienze Turistiche. E’ la proposta del presidente Alberto Pompizi ai vertici dell’Ateneo.

“Di recente dalla stampa ho appreso che il Comune di Giulianova spende circa 300 mila euro  l’anno  per l’affitto dell’Istituto Gualandi, dove è attualmente la sede della Facoltà di Scienze Turistiche – evidenzia Alberto Pompizi -, e quindi, si è pensato ad una  soluzione di risparmio, con l’offerta di sedi in Val Vibrata fruibili a costo zero. Si tratta di sedi prestigiose come quella del Centro fieristico di Sant’Egidio e del centro di Ripoli del Comune di Corropoli. Entrambe le strutture  offrono spazi  adeguati e confortevoli, da utilizzare in maniera gratuita per ospitare  le attività didattiche  dell’Università”.

Il presidente della Città Territorio, che sta seguendo la delicata situazione che starebbe attraversando l’Ateneo a causa di un calo di iscrizioni, esprime la volontà di “partecipare ai lavori del tavolo tecnico” a cui hanno preso parte recentemente esponenti di vari partiti politici.

“Vista la difficoltà economica in cui versa l’Ateneo – aggiunge Pompizi – ci pare molto vantaggiosa  l’offerta proposta di sedi gratuite reperibili nella nostra zona per  ospitare Scienze Turistiche. Del resto, l’ubicazione di tale facoltà nella Vibrata sembra ottimale e mirata, perchè l’attività del turismo locale rappresenta un punto di forza del settore nell’economia abruzzese. Invitiamo dunque il Rettore a dare uno sguardo su tutta  la provincia di Teramo per trovare soluzioni meno onerose.  E, nello stesso tempo, invitiamo il sindaco  Brucchi ad invitare anche l’Unione di Comuni della  Val Vibrata alla prossima riunione del tavolo per l’Università, che potrebbe tenersi anche circa alla metà di luglio proprio nella sede istituzione dell’Unione di Nereto”.

La proposta di Pompizi della sede di Scienze Turistiche in Val Vibrata non è però piaciuta ai Giovani Democratici della provincia di Teramo. “L’interessamento del Presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata per le sorti dell’Università di Teramo – afferma il segretario provinciale Matteo Sabini – ed in particolare per il corso di laurea in “scienze del turismo e dell’organizzazione delle manifestazioni sportive”, è apprezzabile: peccato se ne ricordi troppo tardi. Oppure ha dimenticato la delibera di giunta n. 34, approvata in data 11 maggio 2011, nella quale l’Unione ha stipulato una convenzione con la Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino per la costituzione del Sistema Turistico Locale. Il presidente Pompizi inquesti giorni reclama il corso di Scienze del Turismo dell’Università di Teramo in Val Vibrata quando, appena un anno fa, ne ha ignorato l’esistenza.”.

Il segretario dei Giovani Democratici si focalizza poi sulla questione dei servizi che dovrebbero essere garantiti parallelamente all’istituzione delle sedi per le lezioni: “La dislocazione dei corsi per le lezioni sul territorio – spiega Sabini – nonè una mera questione di “sedi”, in quanto attorno ad esse vanno costruiti dei servizi (trasporti, mensa, alloggi, ecc) che devono essere almeno dello stesso livello di quelli usufruiti dagli studenti della sede centrale. Per quanto prestigio un corso di un’università possa portare alla Val Vibrata, non è possibile costituire una “cattedrale del deserto” per una questione di lustro senza i servizi necessari: ciò porterebbe ad un peggioramento della condizione degli studenti e, in definitiva, ad un ulteriore danno nei confronti dell’Ateneo”.