SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Scusi Riccardo Mazzola – ho chiesto al termine della conferenza stampa di lunedì sera, mentre il figlio di Ferruccio stringeva le mani ai giornalisti in segno di saluto – ma lei non fa i nomi di chi vorrebbe comprare alla Samb e ci dice di non mettere il bastone tra le ruote. E va bene. Ma i tifosi vorranno sapere sicuramente il nome, non può chiedere a noi di garantire questo segreto”.
Risposta: “Entro due o tre giorni saprete tutto, basta pazientare un poco”.

Eppure, e i tantissimi commenti al nostro articolo lo confermano, l’assenza di nomi è proprio l’elemento che non convince la tifoseria. Perché tanta reticenza nel momento in cui l’accordo sembra possa essere raggiunto? Basterebbe poco e la tifoseria sarebbe pronta ad accogliere calorosamente i nuovi (potenziali) proprietari, sempre con Pignotti e Bartolomei nel ruolo di garanti con quote minoritarie. Il punto è che addirittura in città circolano voci che vedono nella famiglia Della Valle la “longa mano” dell’operazione. Servirebbe una smentita per evitare di gettare fumo negli occhi.

Quanto alla presenza di Gianni Jacoponi e della moglie Patrizia Ferrara alla conferenza stampa, Mazzola, ad inizio dell’incontro, ha spiegato che si tratta di imprenditori interessati ad entrare nel 55% del nuovo gruppo, anche se Jacoponi, poi, ha frenato l’ipotesi, spiegando che da parte dei proprietari del BB e della Terrazza vi è l’idea di appoggiare la Samb nell’ambito delle proprie possibilità.

Una volta chiariti questi punti, se davvero il gruppo rappresentato da Mazzola azzererà i debiti Rdp e quindi darà il via ad uno stadio a norma da 15 mila spettatori e aiuterà la Samb a salire di categoria, sicuramente questa piazza sarà ricompensare con entusiasmo unico.