SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Un grave danno per il turismo”: non usano mezze misure Loredana Speca e Umberto Virgili (ex presidente quartiere Marina di Sotto) per descrivere l’impatto dato dall’ampliamento dei parcheggi a pagamento sulla fascia litoranea.

Imprenditori turistici, titolari del Residence Cristina, in via Volta, commentano questi primi giorni della “invenzione” della Giunta Gaspari in maniera molto negativa: “Ce la siamo ritrovata all’improvviso, senza organizzazione: eppure questo inverno quando ricevevamo le prenotazioni ci tenevamo anche a far sapere, che, seppur senza un parcheggio a disposizione, avevamo la sosta libera sulla strada. Così ora siamo esposti a brutte figure, e non per colpa nostra. Non un bel biglietto di presentazione”.

Oltretutto, afferma Loredana, “abbiamo già il caso, in un albergo vicino a noi, di un turista appena arrivato che ha lasciato l’automobile in strada, si è recato dentro l’hotel e, dopo pochi minuti, uscito, ecco una bella multa da 39 euro”. Fatto aggravato dalla poca visibilità garantita dalla segnaletica verticale nel tratto di via Volta posto a sud dell’incrocio con via Virgilio: “Ci sono solo due pali con le indicazioni per la sosta, a molta distanza tra loro”.

Umberto Virgili ricostruisce l’iter che ha portato la giunta a stabilire di aumentare sia il costo del parcheggio, che a raddoppiare il numero dei parcheggi a pagamento: infatti la tariffa oraria è aumentata da 50 centesimi a 75 centesimi (mentre la tariffa oraria da 5 a 7,5 euro), mentre e i parcheggi non riguardano soltanto il lungomare ma anche la via parallela e tutte le traverse (circa il doppio dei parcheggi a pagamento): “Vero, si rischiava che questa zona, tra via Virgilio e il quartiere Europa, fosse l’unica dove i parcheggi restassero liberi, e a quel punto capisco che abbiano deciso di farli pagare”. Tuttavia Loredana e Umberto fanno notare che “avevamo avuto garanzie da Giulio Spadoni, assessore alla Viabilità, che i parcheggi non sarebbero stati aumentati, ma così non è stato”. C’è anche un piccolo “giallo”: quello relativo ai residenti che avrebbero richiesto l’istituzione dei parcheggi: “Vero, sono state consegnate alla giunta 10-15 firme della nostra zona, ma è vero che pochi giorni fa ne ho raccolte, in un solo giorno, ben 50 contrarie, e potrei prenderne altrettante in poche ore, se volessi” spiega Loredana.

“Vorrei dire al sindaco e agli assessori che in questa zona la maggior parte delle strutture turistiche non possiede un parcheggio, per cui, la prima cosa che dobbiamo dire al nostro cliente, è di pagare il parcheggio, magari dopo 5 o 6 ore di automobile: non è il modo migliore di accoglierlo” continua la titolare del Residence Cristina, che aggiunge: “Senza parlare della penalizzazione del turismo pendolare, con il parcheggio dello stadio chiuso e l’assenza di un bus navetta”.

E se si avvicina un turista della provincia di Mantova che dice “anche da noi ci sono i parcheggi a pagamento, ma affianco a quelli bianchi, così il turismo lo distruggono” allora, forse, qualcosa non va.