ACQUAVIVA PICENA – I Carabinieri di Acquaviva hanno scoperto un capanno che custodiva circa 30 quintali di materiale elettrico, un furgone Fiat Ducato e parti di ricambi per auto.
La merce è risultata tutta di provenienza illecita. I cavi elettrici, contenente rame, è il risultato di un furto avvenuto a Monsampolo presso un cantiere edile così come il resto, rubato in una officina di auto ricambi di Porto d’Ascoli.
I militari dell’arma hanno denunciato a piede libero per ricettazione un rumeno 38enne residente ad Ascoli Piceno risultato essere l’affittuario del capannone. Il furgone e le parti di ricambio sono state restituite ai leggittimi proprietari ed anche parte del rame mentre proseguono le indagini per scoprire la provenienza del rame restante.
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Non se ne può proprio più di questa storia del rame.
La legge dovrebbe obbligare chi acquista il rame usato a richiedere a chi lo consegna un formulario con specificata la provenienza certificata: quantità, tipologia (tubi riscaldam., fili elettrici, ecc), cantiere di provenienza, numero di protocollo del permesso di costruzione, ditte lavoratrici, ecc.
Ora vorrei sapere cosa succederà a questo rumeno 38enne…
C’è veramente una speculazione incredibile sul rame da parte di tutti, perchè poi il prezzo di tubi, fili, grondaie, ecc. cresce di continuo