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MASSIGNANO – Nessuna novità: soltanto conferme. La Samb Calcio si è congedata dalla stagione calcistica 2011-12 con una cena tenuta al ristorante Villa Aniana di Massignano giovedì 31 maggio, dove dieci mesi fa la truppa rossoblu iniziò il ritiro pre-campionato. E le conferme, nelle parole del presidente Roberto Pignotti e soprattutto in quelle del vice Claudio Bartolomei, riguardano il passato più che il futuro.

Se da un lato si ringraziano i giocatori e tutto lo staff per il bel campionato appena concluso e non si esclude un ampliamento societario (“Ma resteremo in silenzio fino al 30 giugno mentre il 4 luglio terremo una conferenza stampa dove esporremo il punto della situazione”), dall’altro i grandi accusati restano due: Sergio Spina, che “ci deve dare dei soldi”, e soprattutto l’amministrazione comunale, per la quale Bartolomei riserva parole molto dure.

Sul resto ci soffermeremo domani con documentazione video.

“Al Comune diamo 33 biglietti omaggio per lo stadio, stasera qui non c’è nessuno, sono enormemente dispiaciuto per questa assenza nonostante il nostro invito – dice il vicepresidente rossoblu, che poi riceve la comunicazione del direttore generale Spadoni: l’assessore allo Sport Marco Curzi è a Roma ma manda un saluto alla squadra, mentre il sindaco Gaspari e il vice Fanini “non sono presenti nonostante l’invito”.

L’assenza dell’amministrazione è un peso “perché anche loro devono pagare 54 mila euro” ma soprattutto “per il problema della gestione del campo, problema grave perché se nei prossimi tre mesi non sarà risolto noi saremo costretti davvero a spostarci a Centobuchi. Abbiamo cercato appoggio dal Comune ma non c’è, neanche stasera c’è, e dispiace come vedere che alcune imprese sponsor non sono presenti, sarebbe stato un bel modo per condividere delle idee”.

Riguardo l’ampliamento societario, Bartolomei ha assicurato “che se lo stadio fosse a norma ci sarebbe la fila per investire nel calcio a San Benedetto, con un impianto del genere e un pubblico del genere, con 6 mila tifosi per la Serie D”. Il vicepresidente ha ribadito “che stiamo cercando di dialogare con alcuni soggetti per tentare di dare forza al nostro progetto, non sappiamo se ripartiremo dalla Serie D o se saremo ripescati, ma in D il nostro obiettivo sarà quello di vincere il campionato”. Per fare questo serve “organizzazione, io pensavo di lasciare la Samb dopo tre anni e averla riportata nel professionismo, così ancora non è stato e sono ancora qui, per strutturare meglio la società”.

C’è un però: chi vuole comprare la Samb (o anche entrare?) deve sapere che “vale 750 mila euro: 150 mila per l’ottenimento del titolo sportivo, 100 mila di capitale sociale, 500 mila per il denaro sborsato per la messa a norma dello stadio”.
Fatto, quest’ultimo, che Bartolomei “vorrei e sto già affrontando parlando con le aziende che hanno effettuato i lavori, chiedendo loro di addivenire ad un concordato che abbatta il credito dal 30 al 60%”.
Altre informazioni verranno riportate nella giornata di domani.