Zenga: 6. Impiegato solo una volta (nella trasferta vittoriosa contro il Vis Pesaro), non ha fatto rimpiangere Di Vincenzo. Pronto.

Di Vincenzo: 7. Nei momenti chiave, ha sempre risposto con sicurezza: e giovane e per lui il futuro (più o meno prossimo) sarà fra i professionisti.

Mengo: 7. Gli anni passano ma lui, nonostante qualche scricchiolio, resta quello di sempre. Tiene alta la guardia e nei momenti difficili è sempre lui a metterci la faccia. Leader.

Nicolosi: 7. Non sbaglia una gara. Attacca e difende con la stessa disinvoltura e, quando non c’è, si sente la sua mancanza. Pendolare.

Bordi: 7. Fa una grande stagione, facendosi apprezzare sia un fase difensiva che in fase di appoggio. Caratterialmente deve ancora crescere perché (troppo) spesso cade nelle provocazioni altrui. Fumantino.

Ianni: 6,5. Ha il difficile compito di sostituire Mengo e Marini, ma spazza ogni dubbio con una serie di ottime prestazioni. Presente ma sarà una sicurezza per l’anno prossimo.

Marini: 7,5. La grande difesa della Samb passa attraverso di lui.Mai una disattenzione, pericoloso in attacco, protagonista di molti dei momenti chiave della stagione. Macigno.

Oretti: 6,5. Alterna grandi prestazioni ad alcune opache ma, nel complesso, fa  bene. Negli equilibri della squadra, diventa fondamentale.

Carteri: 8. Basta vederlo giocare per capire quanto sia importante: è dai suoi piedi che parte ogni azione che valga la pena di ricordare. Dopo la vittoria ai playoff contro l’Isernia gli viene “rimproverato” di non segnare mai, lui risponde con il grandissimo gol contro l’Ancona. Di un’altra categoria.

Carpani: 7,5. Ad inizio campionato è stato spesso altalenante, ma Palladini ha insistito su di lui e la scelta ha pagato. Fa un grande lavoro tattico e, con i suoi inserimenti, diventa importantissimo anche in fase conclusiva. E non dimentichiamo il gol capolavoro contro l’Ancona. Rivelazione.

Cuccù 6. Parte da titolare, poi “l’esplosione” di Carpani lo fa retrocedere a riserva. Ha una buona chance contro il Legnago, ma viene espuilso con eccesso di severità dell’arbitro.

Rulli ng. Poche presenze, tanti infortuni muscolari. Peccato.

Tidiane ng. Anche per lui poche presenze ma probabilmente potrà tornare utile l’anno prossimo.

Zazzetta 6,5. Uno di quelli che si fa trovare sempre pronto, e in qualsiasi ruolo, o quasi. Nel finale di stagione trova meno spazio che in precedenza, ma su di lui ci si può contare.

Puglia 7. Per tutta la prima fase della stagione è l’uomo giusto al momento giusto. Entra, segna o fa segnare. Un po’ più appannato nel finale.

Di Vicino: 7,5. Fatica nella prima parte del campionato, poi si riprende alla grande. Spesso sembra farsi carico, emotivamente e sportivamente, di tutta la squadra. Difficile trovare uno con la sua tecnica in questa categoria, ancora più difficile vederlo correre così tanto per la squadra. Il suo gol a tempo scaduto contro il Legnago rimarrà nel cuore dei tifosi per sempre.

Napolano: 8. Fondamentale nello sviluppo del gioco e in fase realizzativa, capace di grandissimi gol e grandissimi assist. Regala perle a destra e a manca, ma deve essere più continuo. Non fosse stato per la sua lunga assenza a causa dell’espulsione di Civitanova, forse il campionato avrebbe avuto un esito diverso.

Pazzi: 7,5. Inizia il campionato alla grande e dimostra di aver messo alle spalle i problemi fisici. Ha una fase di appannamento nella fase centrale, a causa anche di qualche squalifica. Ma è calciatore di provata sicurezza in questa categoria.

Donzelli 6. Ha poche opportunità per mettersi in mostra: ne spreca una contro la Renato Curi, poi si riscatta

Voinea: 7. Non ha il senso del gol di Pazzi, né la tecnica di Napolano e Di Vicino, ma ha un gran cuore. Può migliorare (e migliorerà), ma già in questo campionato ha dato un gran contributo con forza e umiltà. Se non ci credete, andate a rivedere quel recupero su Baggio all’85’ di Samb-Legnago. Il gol di Di Vicino è partito da lì.

 

In questo campionato la mano di Palladini si è vista, eccome. A seguito della sconfitta in casa con il Teramo rivede le sue convinzioni estive ed inizia a costruire il suo capolavoro. Un grande lavoro tecnico (tutti hanno dato il meglio), tattico (la Samb gioca con il tridente offensivo ma subisce pochissimo), mentale (i ragazzi non hanno mai mollato). Ha eguagliato il record di vittorie consecutive, può raggiungere la Samb che fu di Rumignani (ma anche sua) come numero di partite senza sconfitte. Ha creato una squadra imbattibile, ha superato le aspettative.

Tifosi: 10. Se lo dice pure il presidente dell’Ascoli Benigni…