Samb. L’espressione el presidente della Samb, Roberto Pignotti a fine gara, e il comportamento dei giocatori in campo sono il quadro della definizione della parola `stoico’, il comportamento cioè di “Chi dimostra o denota grande coraggio e fermezza nell’affrontare e nel sopportare dolori fisici e morali”.

Coraggio e fermezza che sono state la sintesi delle parole del presidente rossoblu in sala stampa “Un arbitro così sarebbe da radiare, mi squalificassero, facessero quello che vogliono ma, secondo me, il direttore di gara di Torino era premeditato, lo si è visto da come si è comportato prima della partita. Non gli andava bene niente sembrava che sapesse già quello che sarebbe poi accaduto e ci ha chiesto precauzioni assurde: insomma mi èsembrato che avesse paura ancor prima che la partita cominciasse”. Parole dure come quelle del tecnico Palladini “Mi squalificassero un anno o due, non me frega niente, magari smetto”. Come grande è  stato il coraggio dei giocatori in campo che hanno lottato fino all’estremo delle proprie sopportando dolori fisici (espulsioni) e morali ai quali hanno ceduto soltanto nei momenti decisivi (rigori) quando avrebbero avuto bisogno di tirare il fiato, dopo una battaglia vinta (pareggio) che passerà alla storia.

Quello che ho appena scritto è l’editoriale che potete trovare nel settimanale in edicola che stavolta, oltre a foto molto interessanti contiene il poster ricordo dei magnifici undici di ieri che ho titolato così: UOMINI E TIFO DA INCORNICIARE. Mentre scrivevo l’editoriale ero fermamente convinto che le aspettative di Palladini e Pignotti (uno o due anni di squalifica) erano concrete. Tutti abbiamo visto l’allenatore e il presidente inveire fino al limite dello strattonamento contro il signor Marco Serra di Torino. Se ce ne siamo accorti noi dalla tribuna figuriamoci lui che era a contatto con loro. Motivo per cui le appena due giornate di squalifica al Mister e le quattro a Nicolosi (cosa gli avrà detto?) mi sembrano irreali. Così tanto che, fossi in loro, mi auto denuncerei agli organi giudiziari calcistici per chiedere loro spiegazioni. Le quali non potrebbero essere, vista l’evidenza, diverse da queste “avete già pagato tanto sul campo che un’ulteriore punizione sarebbe stata esagerata“. A quel punto farei chiedere da un buon avvocato la ripetizione della gara. Un’utopia? Lo è stato molto di più quello che è accaduto in campo e la conseguente decisione della commissione disciplinare.

E’ pur vero che la categoria si chiama “Dilettanti”. Prima ne usciamo e meglio è.