SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’onorevole Luciano Agostini insieme agli altri deputati del Pd Sandro Brandolini, Gabriele Albonetti e Alessandro Bratti in un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro per gli Affari europei e al Ministro per gli Affari regionali, Turismo e Sport, chiedono quali saranno le azioni che intenderanno intraprendere i Ministri interrogati in sede di Commissione europea al fine di salvaguardare gli attuali soggetti concessionari di stabilimenti balneari.
Nell’interrogazione si chiede se ci saranno delle misure di tutela per gli stessi all’interno del bando di gara per l’assegnazione delle concessioni e quale sia l’intendimento del Governo su un eventuale diritto reale da concedere agli attuali concessionari per quanto riguarda le aree su cui insistono i manufatti da loro realizzati.
Viene inoltre auspicata l’attivazione di un tavolo tecnico per individuare il percorso giuridico-amministrativo più adeguato per tutelare le peculiarità delle imprese turistico-balneari italiane nel rispetto della Direttiva Bolkestein. Tutto questo ricordando l’importanza del turismo balneare, uno dei punti di forza dell’economia del nostro paese, tanto da essere compreso nel programma nazionale di riforma all’interno della strategia Ue 2020.
Un settore che non ha mai subito grandi flessioni, neanche in momenti di crisi come questo, e che è costituito nella quasi totalità da imprese di tipo familiare che operano nell’ambito di piccole concessioni e che negli anni hanno effettuato consistenti investimenti per offrire sempre migliori servizi al turista, in questo contribuendo ad innalzare l’immagine di tutto il comparto turistico.
Lascia un commento
Perchè non convochiamo noi un tavolo di dibattito con politici e concessionari sul significato di bene pubblico e non sempre degli stessi?
Della serie “batti e corri”, in gergo sportivo americano (baseball), tradotto in “prova un po’, come va va”, tanto per cercare di “fare punti”.
Ma se la direttiva servizi europea è del 2006 (e poi non è che fosse stata emanata in un giorno, se ne parlò per anni prima di essere promulgata), ricordarsi oggi di modificarla non è solo un po’ tardino ma ASSOLUTAMENTE INUTILE.