MARTINSICURO –  Centosessantasette voti. Un distacco non troppo marcato, ma che ha fatto la differenza con Massimo Vagnoni ed ha sancito la vittoria di Paolo Camaioni a Martinsicuro. Una battaglia a tre, tra Buonaspeme, Camaioni e Vagnoni, vissuta sul filo di lana, con una reciproca rincorsa che ha tenuto fino al tardo pomeriggio con il fiato sospeso. Poi il distacco di Città Attiva si fa sempre più lungo, fino a diventare incolmabile, con i cittattivisti che avviano i festeggiamenti in piazza Cavour non appena realizzano che la vittoria è ormai in tasca.
“Questo risultato è il frutto di un lavoro che parte da lontano, realizzato da una squadra di amici leali e competenti – ha affermato Camaioni con la voce rotta dall’emozione – Quando si lavora bene i risultati arrivano. I pochi punti di differenza rendono onore ai nostri avversari per l’ottimo lavoro svolto e per come ci si è spesi nella campagna elettorale”.

Città Attiva, dopo l’exploit del 2007 in cui si rivelò la seconda lista più votata, nonostante si affacciasse per la prima volta sul panorama politico locale (realizzando 2540 voti), si è riaffermata anche nel 2012 senza che i cinque anni trascorsi all’opposizione ne intaccassero lo smalto. Data per sfavorita rispetto alle due liste di centrodestra (2516 voti) e centrosinistra (2316 voti), le ha poi surclassate a sorpresa con i 2683 voti conseguiti.

Camaioni, con al collo un tricolore, ha fatto il suo ingresso in Comune  accompagnato da un corteo festoso. Ad attenderlo anche i tre avversari, che lo hanno salutato e si sono complimentati: prima Francesco Tommolini (la Lega Nord ha conseguito 204 voti) , poi Massimo Vagnoni e infine in sala consiliare Andrea Buonaspeme.

Le amministrative 2012 sono state dunque caratterizzate da una lista civica che si è imposta sui partiti e da un astensionismo marcato (ha votato il 65,01% degli aventi diritto contro il 71,96% del 2007). La preferenza per una lista civica e la diminuita partecipazione al voto sono i segnali di un malcontento diffuso sempre più radicato tra i cittadini, su cui la politica si deve interrogare e deve lavorare se vuole riappropriarsi della fiducia persa.

“L’amarezza per l’esito delle elezioni è tanta – ha affermato Massimo Vagnoni – ma è una realtà su cui dobbiamo riflettere, al di là dei dati numerici”.

“Il nostro progetto forse era troppo ambizioso ed innovativo – è stato il commento di Buonaspeme – e dunque deve farsi conoscere meglio. Abbiamo bisogno di pedalare ancora. Saremo un’opposizione attenta ed intransigente, per il bene del paese”.

 

(le tabelle con i voti di preferenza in allegato)