TERAMO – “Ingroia condannato a morte”. E’ l’agghiacciante scritta comparsa sul muro in prossimità della sala polifunzionale della Provincia di Teramo che domani mattina alle 9,30 ospiterà il procuratore aggiunto della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. Il magistrato questa sera arriverà a Martinsicuro per la presentazione del suo libro “Nel labirinto degli dei: storie di mafia e antimafia”.

Un’altra scritta dello stesso tenore minatorio (“Morte per Ingroia comunista”) è stata ritrovata anche sul muro di un altro palazzo a Teramo, e i due gesti sono stati affiancati da una lettera recapitata a Leo Nodari di Società Civile (l’associazione che ha organizzato i due incontri del magistrato nel teramano) a firma di Fronte Nazionale e Forza Nuova. Alla luce di quanto avvenuto, Questura e Prefettura hanno disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza già previste.

Nella missiva, che si scaglia contro il Governo  Monti, la classe politica nazionale e locale e “i giudici servi del sistema repressivo”, si afferma che “il giudice Antono Ingroia è stato condannato a morte dal tribunale popolare e con lui gli utili idioti del sistema come il grillino Leo Nodari”.

Sull’episodio sta indagando la Digos, mentre Forza Nuova si smarca da quanto accaduto, attraverso una nota del coordinatore regionale Marco Forconi: “Una lettera dai contenuti deliranti, priva di alcun senso logico e che mira, senza ombra di dubbio, a gettare fango su un movimento attualmente impegnato in competizioni elettorali amministrative con concrete possibilità di successo. Forza Nuova Abruzzo prende seccamente le distanze da questo gesto folle e si riserva di adire per vie legali, con una denuncia verso ignoti, al fine di vedere tutelato il proprio nome e quello di tutti i dirigenti, tesserati e militanti appartenenti al movimento e dei candidati attualmente impegnati in consultazioni elettorali”.