Dal settimanale di Riviera Oggi numero 912 del  26 marzo 2012

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il pubblico impiego è ormai l’unica sicurezza per chi si affaccia al mondo del lavoro. Nel periodo di crisi in cui viviamo, dove qualsiasi contratto è diventato precario, il lavoro statale rimane uno dei pochi a tempo indeterminato e senza sorprese.

Anche per quanto riguarda l’articolo 18, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, se in un primo momento sembrava volesse estendere la modifica a tutti, poi è stato chiaro che i dipendenti pubblici non rientrassero nelle nuove norme di licenziamento. Pochi sono coloro che oggi rinuncerebbero al posto fisso (anche se qualcuno lo definisce monotono), che si può considerare a tutti gli effetti come la versione 2012 della biblica manna dal cielo. Assodato che, a parte casi estremi, il pubblico impiego rimane a vita, la domanda nasce spontanea, quanto guadagna un lavoratore statale?

Partiamo questa settimana, dal Comune di San Benedetto. Fra dipendenti semplici, fino ad arrivare ai dirigenti, ecco cosa abbiamo trovato.

La retribuzione globale mensile dei lavoratori si basa sul Contratto nazionale ed è composta da: un minimo tabellare, in relazione al livello spettante; aumenti periodici di anzianità maturati (stabiliti dall’articolo 22); eventuali aumenti di merito o superminimi; indennità di contingenza; indennità di funzione per i quadri.

Non fanno parte della retribuzione, i rimborsi spese e le indennità di carattere risarcitorio.

La prima figura che troviamo è una A1 (ex III livello) che percepisce 17.806,75 euro all’anno (parliamo di cifre lorde e comprese di tredicesima) e riguarda gli operai generici. Se esiste una qualche specializzazione e il dipendente è ad esempio un muratore si passa alla figura B1 (ex IV livello), lo stipendio si aggira intorno a 18.821,92 euro. Le figure B3.3 e C1 (ex livelli V, VI), buste paga da 19.897,15 e 21.233,42 euro e riguardano nell’ordine i dipendenti comunali degli uffici fino ad arrivare agli istrutturi amministratori o contabili. Il D1 e il D3.3 corrispondono alla figura dirigenziale (ex VII e VII livello), ci si accede tramite concorso e con laurea e non è più possibili l’avanzamento verticale all’interno dell’ente. Qui gli stipendi si aggirano intorno ai 23.102,56 e 26.564,07 euro.

Ecco la tabella trovata sul sito del Comune che rende visibili le retribuzioni annue lorde al primo gennaio 2012: Segretario Generale 85.104,19; Vice Segretario Generale e Affari ed organi istituzionali 85.527,18; Polizia Municipale, non riportato; Innovazioni e Servizi al cittadino 85.162,39; Gestione delle Risorse, 73.606; Cultura, sport, turismo, scuola e giovani, 73.606; Progettazione e Manutenzione Opere pubbliche, 73.606; Sviluppo e qualità del territorio e dell’economia locale, 73.606.00; Servizio alla Persona, non riportato; Ambito sociale territoriale numero 21, 59.548,76.

Adesso se il semplice dipendente potrebbe con qualche ora di straordinario, magari dovuto ai turni elettorali arrivare a 500/600 euro in più all’anno, approssimativamente quantificabili, il discorso cambia per i dirigenti. Sul sito del Comune, in nome della trasparenza sono indicati gli stipendi base al lordo, vengono citati gli scatti di anzianità, quelli per un miglioramento della posizione e gli assegni personali, ma non gli indennizzi, gli incentivi e le percentuali che i dirigenti, prendono a prestazione effettuata, come ad esempio il diritto di segreteria del Segretario Generale del Comune.

Abbiamo comunque riportato l’elenco base, anche se per avvicinarci di più alla realtà e alla vera trasparenza forse sarebbe il caso di rendere pubblici i Cud anziché una tabella.